16 novembre 2023

Bob Geldof: "Odio The Wall"

Il cantante irlandese, protagonista del film basato sul disco dei Pink Floyd, parla del rapporto conflittuale con la pellicola

Bob Geldof ha parlato del suo ruolo come protagonista di "The Wall" dei Pink Floyd, definendosi 'imbarazzato' dall'interpretazione.

Il leader dei Boomtown Rats e motore del Live Aid ha raccontato del suo rapporto conflittuale con la pellicola basata sulla rock opera dei Pink Floyd nel corso di una sessione di Q&A.

L'artista irlandese ha poi voluto esprimere il suo punto di vista sulla differenza tra musicisti e attori.

Bob Geldof nel ruolo di Pink

Nel corso della storia del rock sono molti gli artisti che hanno intrapreso strade alternative divagando in mondi vicini ma diversi, come quello del cinema.

Flea, ad esempio, è apparso in numerose pellicole, su tutte nella serie "Ritorno Al Futuro". Elvis Presley ha realizzato una vera e propria carriera parallela sui set di Hollywood. David Bowie ha legato il suo volto a numerose pellicole, da "L'uomo caduto sulla luna" all'iconico Labyrinth e, addirittura, anche "Il mio West" di Pieraccioni. E ancora Sting o, banalmente, l'esempio più moderno e calzante, Jared Leto.

Ci sono casi, poi, come quello di Bob Geldof che, da musicista, è passato sì sul grande schermo ma sempre per partecipare al progetto di una band.

Stiamo, ovviamente, parlando del film di The Wall dei Pink Floyd uscito nel 1982 per la regia di Alan Parker e incentrato sull'omonimo concept album del 1979. In quell'occasione, il leader dei Boomtown Rats interpretò il protagonista, la rockstar Pink.

Intervenuto in una sessione di Q&A all'EnergaCamerimage Film Festival, in Polonia, Geldof ha detto di non amare particolarmente la sua performance in The Wall.

Un problema che, spiega, gli ha permesso di vedere il film per intero solo un paio di volte da quando è uscito, più di 40 anni fa.

"Non mi piace, penso di essere tremendo. Ho visto il film due volte e tutto ciò che brovo è imbarazzo", ha raccontato la star irlandese che, ha aggiunto, è stato in grado di completare le riprese solo grazie al supporto del direttore della fotografia.

"Ero imbarazzato ogni giorno da quanto facevo schifo. Non mi piace guardarmi, non mi piace sentirmi e nemmeno ascoltarmi. L'ultima cosa che vorrei fare è vedere il mio volto sulla facciata di un edificio".


Bob Geldof: "Odio The Wall"

Perché i musicisti non sono grandi attori ? 

Ma perché Bob Geldof ha accettato di partecipare ad un progetto del genere se non era convinto del suo ruolo da attore?

La risposta è la più semplice e scontata di tutte: per soldi.

L'unico motivo per cui il musicista decise di accettare il ruolo da protagonista in The Wall è stata l'aspettativa di un bell'ingaggio che, dice, è stata parzialmente disattesa.

Stando a quanto rivelato da Geldof, infatti, i Pink Floyd erano 'degli hippies terribili nel gestire i soldi' e non gli hanno garantito certo uno stipendio esorbitante.

Oltre ad un discorso strettamente veniale, aggiunge Geldof, è innegabile che un progetto come quello di The Wall arrivò in un momento di stanca dei Boomtown Rats, garantendogli nuovi stimoli e nuove sfide.

Parlando del rapporto tra musicisti e grande schermo, Geldof ha poi proposto una sua teoria che spiegherebbe perché, spesso, i musicisti non sono grandi attori o fanno fatica ad effettuare il salto tra i due mondi.

"David Bowie non è un grande attore. Come non lo è Sting e, decisamente non lo sono io", ha detto Geldof. "Frank Sinatra lo era, così come Elvis Presley. In Jailhouse Rock and King Creole puoi vedere che c'è un tizio che sa recitare, lì. Quindi, perché Elvis e Frank sapevano farlo e Bowie e Dylan no?".

La risposta è di tipo cantautoriale, secondo Geldof: "Il motivo è che Sting, Dylan, Bowie e Bob Geldof scrivono le loro canzoni. Sinatra ed Elvis non lo facevano, interpretavano ciò che qualcun altro aveva scritto. Il loro lavoro era ricercare la psiclogia in una canzone, il mio è quello di proiettare me stesso sul palco. Canto le canzoni che sono nella mia testa".