24 novembre 2023

Bowie e lo spirito di New York in The Jean Genie

Il 24 novembre 1972 David Bowie descriveva il fascino e gli eccessi di New York in The Jean Genie, il primo singolo da Aladdin Sane

Il 24 novembre 1972 David Bowie pubblicava 'The Jean Genie', singolo che anticipava l'uscita dell'album "Aladdin Sane".

Circa un anno prima, l'artista inglese si trovava a New York per il primo tour americano, in supporto a The Man Who Sold the World. Lì, una sera, incontrò per la prima volta Iggy Pop in una delle venue più celebri della città, il Max Kansas's City.

Il frontman degli Stooges, in un periodo di crisi, colpì immediatamente Bowie che cominciò a supportarlo, prendendo a sua volta ispirazione dal rocker di Detroit.

Di cosa parla The Jean Genie ?

Proprio la figura di Iggy finì, in qualche modo, tra i solchi di "Aladdin Sane", un album più volte descritto come incentrato sulla versione americana di Ziggy Stardust.

L'inizio di tutto è, in qualche modo, da ricercarsi proprio in 'The Jean Genie', considerata da Bowie la sua prima 'canzone newyorkese'.

Il titolo del brano è un riferimento al poeta e scrittore francese Jean Genet ma la figura descritta nel brano sembra essere il frutto di più influenze.

Come fatto spesso nel corso della sua carriera, Bowie prende input da più parti per creare un'unica opera d'arte. C'è sicuramente Iggy tra i versi del brano, così come Cyrinda Foxe, sono loro le maggiori influenze che andarono a comporre l'immaginario di 'The Jean Genie'.

L'attrice statunitense, parte del giro di Andy Warhol, fu anzi la musa ispiratrice del brano e protagonista del video diretto da Mick Rock in cui balla durante l'esibizione di Bowie e gli Spiders From Mars. Ed è probabilmente proprio alla Foxe, vista la somiglianza con la star morta dieci anni prima, che si riferiscono i versi 'Taking 'bout Monroe'.


Bowie e lo spirito di New York in The Jean Genie

New York in una canzone

Il celebre riff di 'The Jean Genie' prese forma durante una jam session fatta dagli Spiders From Mars sul bus mentre si trovavano nel bel mezzo del tour americano in supporto a Ziggy Stardust.

La ruggente chitarra di Mick Ronson diede il via e il brano venne poi completato da Bowie quando si trovava a New York, in una sorta di omaggio alla stessa Foxe, e registrato agli RCA Studios in meno di due ore.

"La scrissi per farla divertire quando ero nel suo appartamento. Che ragazza sexy!", dirà Bowie.  Una ragazza che diventerà poi la compagna di David Johansen dei New York Dolls e, successivamente di Steven Tyler degli Aerosmith.

'Siede come un uomo ma sorride come un rettile', canta invece Bowie, mentre sgrana gli occhi al cospetto del padrino del punk e della sua spavalderia fatta di urla e gesti oltraggiosi.

La decadenza e lo sberleffo, la libertà di fare qualsiasi cosa senza freni come Iggy, magnetico nel suo essere incontrollabile e selvaggio, ma anche come tanti ragazzi che vivevano la strada.

Il fascino dell'attrice e la vita spericolata di Iggy sono l'intreccio portante di 'The Jean Genie', il dedalo di immagini che delineano figure quasi mitologiche.

Un brano che permise a Bowie di sentirsi parte di una comunità, dipingendo immagini in grado di comprendere al suo interno le anime di una città, quella New York viziata, viziosa, perduta ed eppure così irresistibile cantata dai New York Dolls dall'ultimo angolo del triangolo nato quella sera al Max's Kansas City, Lou Reed.