23 novembre 2017

Brian Johnson: "Malcolm Young era incredibile"

Lo storico cantante degli AC/DC racconta in una lunga intervista a Rolling Stone USA i suoi ricordi del chitarrista scomparso pochi giorni fa

Brian Johnson, cantante degli AC/DC fino al 2016 quando ha smesso per problemi di udito, ha concesso la prima intervista in due anni all'edizione americana di Rolling Stone. L'occasione è ovviamente la morte di Malcolm Young, chitarrista della band australiana scomparso sabato scorso, che in un lunghissimo ricordo, vi riportiamo qua alcuni estratti, viene raccontato come di un personaggio davvero unico

"E' stato un brutto weekend. Malcolm era un catalizzatore, è stato lui ad essere andato da Angus e dire 'Fai il matto con quella chitarra'. Malcolm ha insegnato a tutti noi come essere in una band. Uno dei nostri super fan una volta è venuto ad un concerto e la security non voleva farlo entrare. Eravamo in Germania e aveva fatto l'autostop fino a lì, quindi Malcolm prese 500 sterline dalla tasca e gli disse 'Mi dispiace, non posso farti entrare, ma perché non prendi un volo di ritorno? Era un tesoro. Ricorderò per sempre il mio provino per gli AC/DC nel 1980. Avevano chiesto ai cantanti di entrare e fare un paio di canzoni. Il tizio più piccolo nella stanza si incamminò verso di me, tirò fuori una bottiglia di Newcastle Brown Ale, perché è il luogo dal quale vengo, dicendomi 'Ecco amico, fa come se fossi a casa tua.' Era Malcolm. Dopo aver cantato andai via pensando che non mi avrebbero mai preso, non ero nessuno. Dissi 'Hey, faccio un paio di canzoni e poi devo tornare a casa' almeno avrei potuto raccontare ai miei amici di aver cantato con gli AC/DC. Dopo un mese ricevo una telefonata, era Malcolm che diceva: 'Vorresti venire qua?Sai, abbiamo un album da fare. La prima volta che sono andato in Australia mi ha presentato la sua famiglia e poi è venuto a conoscere la mia a Newcastle solo per dire' Ciao, sono Malcolm e questa è la band'. Era una persona piena di attenzioni". 

Non mancano gli aneddoti relativi alle registrazioni come quando durante le registrazioni di "Back In Black" erano alle Bahamas: "Il primpo giorno Malcolm mi diede una cassetta e un taccuino dicendomi 'Ok, questi sono i primi demo. Dacci un po'di testi. Il titolo è 'Shook Me All Night Long'. Gli dico che è un titolo fottutamente lungo e lui: 'Amico, prenditi il tuo tempo. Siediti e vedi cosa viene fuori'. Lui era così, non ti chiedeva le cose per il giorno dopo e per fortuna tirai fuori tutta la canzone perché non vorresti deludere uno come lui. Stavamo riascoltando una traccia, Mal arriva, si siede un attimo e dice 'Cos'era quel rumore?' e noi 'Che rumore? Di che stai parlando?' e lui 'C'era un rumore lì, fammela riascoltare' e tutti noi continuavamo a non sentire assolutamente nulla. Separammo tutte le tracce una ad una fino a quando non rimase solo la grancassa e tutto ciò che riuscivi a sentire era un click e mi chiedevo che cazzo fosse. Togliemmo il telo dalla grancassa e c'era un piccolo granchio che era rimasto dentro per due giorni, si era trovato un bel rifugio confortevole mentre Phil la martellava com un fabbro. Guardammo Malcolm e gli dicemmo 'Come diamine facevi a saperlo?' era incredibile".


Brian Johnson AC/DC


AC/DC - Highway to Hell (from Live at River Plate)

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