26 marzo 2024

Bruce Dickinson: "Chi vuole pagare più di 1000 dollari per vedere gli U2?"

Il frontman degli Iron Maiden ha commentato il rincaro dei prezzi dei biglietti e la crisi del mercato dei live

Bruce Dickinson ha voluto commentare lo stato della musica e le difficoltà affrontate sia dagli artisti che dal pubblico che si trova costretto a sborsare cifre considerevoli per assistere a qualsiasi concerto

Il frontman degli Iron Maiden è tornato a inizio mese con "The Mandrake Project", il primo lavoro solista in quasi 20 anni.

Dickinson sarà in concerto in Italia a luglio con due date con Radiofreccia come radio partner, il 5 luglio a Rock In Roma e il 6 luglio come headliner della prima giornata di Metal Park a Romano D'Ezzelino, in provincia di Vicenza.

Bruce Dickinson non sarà mai un DJ

Con il passare degli anni andare a vedere qualsiasi artista dal vivo è diventato affare sempre più dispendioso ed esclusivo per i fan che, ormai, si trovano a dover sborsare anche per artisti minori cifre che solo pochi anni fa avrebbero garantito l'accesso agli show più prestigiosi.

Una crisi frutto di diverse problematiche, dalla crisi del mercato discografico a causa dello streaming allo stop forzato del COVID che ha fatto fare un ulteriore balzo in avanti ai costi di produzione.

Sulla questione si è espresso Bruce Dickinson parlando al messicano ATMosferas Magazine di come il mercato musicale sia cambiato negli ultimi decenni.

"Se sei un artista, si è contratta e ristretta in termini di soldi che guadagni grazie alla tua arte. A meno che tu non sia un fenomeno dei social media o un DJ che arriva con una chiavetta USB e viene pagato cinque volte il cachet di una band, che deve poi dividerlo per otto mentre lui finge di fare qualcosa e torna a casa con una quantità enorme di soldi. In questo senso il mondo è andato a rotoli e non c'è molto che si possa fare a riguardo, bisogna solo conviverci", ha esordito Dickinson.

La leggenda del metal ci tiene poi a rassicurare i suoi fan sulla prospettiva di vederlo in consolle per poter guadagnare più soldi. "Non ho alcun desiderio di diventare un DJ. Son un cantante, un musicista, ho delle band e altri musicisti e credo che tutti debbano guadagnare quando lavorano con me. Quindi la cosa migliore che possa fare è cercare di rendere felici tutti, che tutti possano guadagnarsi da vivere suonando grande musica dal vivo".



L'impatto negativo dei servizi di streaming

Un altro dei grandi temi del mercato discografico è, ovviamente, l'impatto negativo avuto dallo streaming sull'industria che, per forza di cose, si è adattato ad un nuovo modello di business che secondo Dickinson finisce per scontentare tutti.

"Per quanto riguarda la vendita dei dischi, credo ci vadano tutti a perdere. Ci sono servizi di streaming come Spotify e gli altri che, sostanzialmente, derubano gli artisti pagandoli quasi nulla per la loro musica e, nonostante tutto, sono comunque in perdita. Quindi loro non ci guadagnano e i musicisti perdono soldi. Le nuove band fanno fatica ma ci provano lo stesso perché sono guidati dalla passione. Quindi se i servizi di streaming potessero pagare decentemente gli artisti, e questo significherebbe probabilmente che gli utenti dovrebbero pagare di più e non sono sicuro lo farebbero, forse ci sarebbero meno utenti ma sarebbero tutti appassionati che amano veramente la musica, non solo occasionali che si abbonano perché è economico.


Bruce Dickinson: "Chi vuole pagare più di 1000 dollari per vedere gli U2?"
PHOTO CREDIT: Elena Di Vincenzo

I folli prezzi dei biglietti

Parlando di economia dell'industria della musica, uno dei grandi temi degli ultimi anni è sicuramente quello dei live.
Nel corso degli anni - anche in virtù dei mancati introiti provenienti dalla vendita dei dischi - i mezzi principali di sostentamento per un artista sono diventati il merchandising e i biglietti dei concerti.
Inevitabilmente il prezzo per assistere ad uno show di qualsiasi artista, indipendentemente dalla popolarità, è cresciuto rispetto al passato raggiungendo anche cifre proibitive a causa dell'aumento di costi di produzione e i tour annullati post lockdown.

Interrogato sulla questione, Bruce Dickinson ha detto: "In primis dipende dal tipo di pubblico e di show. Non voglio fare troppi nomi ma c'è gente che ti fa pagare tipo 1200 dollari, come gli U2 a Las Vegas, penso che quello fosse il prezzo. Io personalmente non ho interesse a sborsare una cifra del genere, al limite un centinaio di dollari. Ma ciò che è importante è tenere il giusto tipo di biglietti al prezzo giusto".

Entrando nel dettaglio, il frontman dei Maiden spiega il concetto dietro al suo discorso che già aveva espresso dopo il live al Power Trip Festival: "Intendo che tutti pensano che i biglietti sotto al palco debbano essere i più costosi. In realtà no, io credo debbano essere i più convenienti perché è lì che troverai i veri fan, persone che non possono permettere di spendere tanti soldi ma che davvero hanno bisogno di essere in prima fila: quelle che mantengono vive questa musica. Poi ci sono magari quelli che sono veri fan ma, non so, magari vogliono andarci con la famiglia, non stare a sudare nella calca e avranno dei biglietti con un prezzo diverso in tribuna. Capisco che i promoter lottino per non perdere soldi, perché fanno parte di tutto l'ecosistema e senza di loro non ci sarebbero show. Devono guadagnarci ed è un equilibrio precario da mantenere ma, in generale, i prezzi dei biglietti sono diventati esagerati e, secondo me, alcuni prezzi pagati dalla gente sono davvero folli. Noi abbiamo cercato di tenerli sempre in un range di normalità".

Il ritorno di Bruce Dickinson in Italia

In attesa di tornare a vedere gli Iron Maiden dal vivo in Italia, come veri fan, dopo il passaggio della scorsa estate al The Return Of The Gods Festival, Bruce Dickinson tornerà in Italia il prossimo luglio.
Il frontman dei Maiden presenterà il suo nuovo album solista, "The Mandrake Project" in uscita a marzo, con due date, entrambe con Radiofreccia radio partner.

BRUCE DICKINSON sarà in concerto in Italia a luglio 2024 e si esibirà venerdì 5 luglio a Rock In Roma (Ippodromo delle Capannelle) e sabato 6 luglio a Metal Park (Romano D’Ezzellino, Vicenza) come headliner della prima giornata del festival.
Michael Monroe sarà lo special guest a Rock In Roma e si esibirà anche a Metal Park.