Eddie Vedder ha regalato delle chitarre ad alcuni giovani musicisti
Il frontman dei Pearl Jam si è trasformato in Babbo Natale per fare un regalo ad alcuni giovani musicisti hawaiani
Eddie Vedder ha regalato tre chitarre ad alcuni giovani studenti hawaiani.
Il frontman dei Pearl Jam, ormai hawaiano di adozione, ha deciso di sorprendere alcuni giovani musicisti che sono soliti frequentare Coconut Grove Music, uno dei negozi di strumenti locali.
Un bel gesto, quello di Vedder, che ha permesso a tre giovani aspiranti rocker che hanno potuto vivere un Natale davvero speciale.
Non sorprende certo che un personaggio come Vedder abbia voluto regalare un momento di gioia ai tre ragazzi. La voce dei Pearl Jam è da sempre molto impegnato in attività di beneficenza e di supporto a svariate cause, da quelle strettamente musicali a quelle relative all'ambiente.
Con la Vitalogy Foundation, inoltre, i Pearl Jam supportano da anni organizzazioni locali che si concentrano principalmente su ambiente, senza tetto e comunità indigene.
Eddie Vedder o Babbo Natale?
Eddie Vedder ha deciso di scrivere la sua piccola storia di Natale per chiudere il 2023. Con, davanti a sé, un 2024 da dedicare interamente ai suoi Pearl Jam, la rockstar americana ha voluto fare un regalo alla comunità hawaiana che ormai da tempo lo ospita.
Vedder ha infatti una casa ad Ohau, terza isola della Hawaii per grandezza che ospita anche la capitale Honolulu, ed è molto legato alla gente del posto.
A riportare la vicenda è stato Harry Koizumi, insegnante di musica di Coconut Grove Music, negozio di strumenti che effettua anche corsi per imparare a suonare nella parte est dell'isola.
Condividendo una foto scattata con il frontman dei Pearl Jam - che per l'occasione indossava anche un classico berretto da Babbo Natale - Koizumi ha rivelato il regalo fatto da Vedder ad alcuni studenti.
"Mi ha chiesto se potevo aiutarlo a scegliere alcune chitarre elettriche adatte a dei musicisti giovani", ha scritto l'insegnante di Coconut Grove Music. "Poi ha acquistato tre chitarre e mi ha chiesto se avevo tre studenti tra i più giovani che avrebbero potuto averne bisogno per trovare la giusta ispirazione".
Koizumi si è subito attivato per contattare le madri di alcuni giovani aspiranti musicisti particolarmente bisognosi, scoprendo che tutti i genitori erano fan dei Pearl Jam.
Quale colonna sonora migliore se non la musica di Vedder per rivelare ai propri figli la sorpresa riservata per loro da Babbo Eddie ? Dopo aver fatto recapitare gli strumenti ai tre ragazzini, che intanto hanno scritto dei biglietti di ringraziamento per il musicista, Vedder è tornato in negozio portando dei personali appunti per ognuna delle future rockstar.
"Che bella benedizione e che meravigliosa esperienza essere coinvolto nel ruolo di aiutante di Babbo Natale!", ha concluso Koizumi.
Il nuovo album dei Pearl Jam
Intanto i Pearl Jam hanno quasi completato i lavori per il nuovo album. Il successore di "Gigaton", ultimo disco del 2020, è quasi completato e vedrà la luce, probabilmente, nel primo semestre del 2024.
Intervistato pochi mesi fa, Mike McCready ha detto: "Ci sono un paio di cose da sistemare e non credo che faremo uscire qualcosa di nuovo entro la fine dell'anno ma è quasi completato. Andrew Watt ha portato un'energia, una gioventù e un grande orecchio all'interno della band, qualcosa di cui avevamo bisogno".
Appena trentenne, Watt è il produttore più in voga al mondo, con già alle spalle Grammy Awards e dischi con popstar come Dua Lipa, Justin Bieber e Post Malone e giganti del rock del calibro di Ozzy Osbourne, Iggy Pop, lo stesso Eddie Vedder, e Rolling Stones che a lui si sono affidati per il nuovo "Hackney Diamonds".
"Ci ha preso un po' a calci nel culo, continuava a dirci di 'andiamo, andiamo, andiamo', è la persona più iperattiva che conosca, a parte me", ha detto a proposito di Watt. "Inoltre è un fan enorme della nostra band e un grande chitarrista".
Parlando dell'impatto avuto da Watt, che dichiaratamente più volte ha parlato dei Pearl Jam come della sua band preferita, McCready ha aggiunto: "E' difficile per un esterno entrare nel nostro mondo, perché abbiamo sempre fatto le cose in un certo modo. Siamo aperti a cose nuove ma, allo stesso tempo, chiusi nel nostro mondo perché siamo in giro da 30 anni e conosciamo le nostre dinamiche molto bene. Qualche volta, però, abbiamo bisogno di essere stimolati e messi in discussione e lui lo ha fatto alla grande. La batteria di Matt Cameron, in particolare, è la migliore che abbia mai sentito da molto tempo. Andrew lo ha spinto a suonare nel modo che preferiva".