07 dicembre 2020

Il rock, linguaggio universale: i Metallica tra mongolo e LIS

Due cover dei Metallica, pubblicate recentemente, stupiscono per l’uso di lingue non convenzionali: il mongolo e la Lingua Internazionale dei Segni

Che il rock sia un linguaggio universale si è sempre saputo, soprattutto se i suoi rappresentanti sono una delle band che hanno fatto la storia di questo genere come i Metallica

Altrettanto nota è la passione di molti gruppi per le cover, come una sorta di omaggio a quelli che ritengono essere i loro diretti maestri o ispiratori.

È proprio su questo filone che si innestano le cover realizzate recentemente di due pezzi dei Metallica.

A stupire, però, sono soprattutto le lingue in cui queste sono realizzate: il mongolo e la LIS, la Lingua Internazionale dei Segni.

"Sad But True" in versione folk mongola

Gli Hu, fenomeni del rock mongolo, hanno pubblicato recentemente una cover di “Sad But True” dei Metallica, con tanto di videoclip in abbinata.

L’ascesa degli Hu a band di calibro mondiale è stata impressionante e ha contribuito in modo sostanziale a far conoscere la musica tradizionale mongola all’interno del mondo rock e metal.

Con video musicali che hanno collezionato decine di milioni di visualizzazioni - ricordiamo quello di 'Wolf Totem' con Jacoby Shaddix dei Papa Roach - il potenziale degli Hu sembra davvero illimitato e questa non è che l’ennesima riprova.

La trama del video che accompagna la loro versione di "Sad But True" è incentrata sulla spasmodica ricerca dell'oro da parte di un giovane, che affronta così diversi momenti di trasformazione.

Alla fine della narrazione il giovane trova il minuscolo germoglio di una pianta, che innaffia con le proprie mani simboleggiando il nutrimento di una nuova forma di vita mentre un inferno apocalittico infuria intorno a loro.

A conclusione del videoclip troviamo poi una dichiarazione della band: "I Metallica hanno avuto un’influenza enorme e sono stati di grande ispirazione per noi sia come fan che come musicisti".

Gli Hu poi continuano: "Ammiriamo la loro carriera quarantennale fatta di inarrestabili tour e la musica unica e senza tempo che hanno creato. È un grande onore mostrare loro il nostro rispetto e la nostra gratitudine registrando una versione di “Sad But True” nella nostra lingua e nello stile degli Hu”.



La cover di “Enter Sandman” per il film "Sound of Metal"

Nel corso degli anni sono state realizzate moltissime cover di “Enter Sandman” dei Metallica, ma la più recente, realizzata per il film “Sound of Metal”, si candida per essere una delle più particolari.

Il pezzo, dal taglio maggiormente elettronico rispetto all’originale, vede la partecipazione di Travis Barker dei Blink-182, della batterista e cantante Elise Truow e di Carey Watkins che si uniscono a Paul Raci, interprete e specialista della lingua dei segni americana.

La collaborazione è stata realizzata per il nuovo film “Sound of Metal”, attualmente disponibile su Amazon Prime, in cui vediamo l’attore Riz Ahmed nei panni di un batterista punk metal che inizia a soffrire di ipoacusia, cioè una perdita progressiva dell’udito, e fatica ad affrontare la nuova realtà in cui si ritrova a vivere.

"Sono onorata di far parte di questa rivisitazione dell'epica “Enter Sandman” dei Metallica per celebrare l'uscita di #SoundOfMetal", ha commentato Truow sui social.

La collaborazione e il pezzo hanno ottenuto persino l’approvazione dei Metallica stessi, che hanno postato sui loro canili social il video della copertina con un link per avere maggiori informazioni sul film.



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