26 dicembre 2023

Joe Satriani: il mio momento cringe con Eddie Van Halen

Come il momento magico in cui finalmente incontri il tuo idolo, può trasformarsi in un incubo. "Van Halen mi chiese di ascoltare il mio pezzo più sfortunato"

Nei primi anni '90, Joe Satriani é tra i chitarristi più in vista del momento, uno dei migliori interpreti del nuovo sound e linguaggio introdotti dal genio della chitarra, Eddie Van Halen. Così, quando Eddie si presenta a sorpresa in studio da registrazione da Satriani, l'emozione di incontrare per la prima volta il suo mentore è una gioia a metà. Satriani non riesce a fare musicalmente la figura che avrebbe sperato davanti al maestro, guastando la magia del momento.


Joe Satriani è uno chitarristi rock più rilevanti degli ultimi decenni. Nonostante le collaborazioni eclatanti a fianco di artisti come Mick Jagger o i Deep Purple, la sua fama è dovuto soprattutto all’influenza che ha esercitato sulla scena strumentale dove è considerato forse il nome più autorevole assieme a Steve Vai e Yngwie Malmsteen della generazione esplosa sulla scia del successo e delle innovazioni di Eddie Van Halen. Di Satriani - conosciuto anche per i suoi leggendari trascorsi di insegnante di chitarra di nomi come Steve Vai, Kirk Hammet (Metallica) o Larry LaLonde (Primus) - abbiamo parlato recentemente, visto che il chitarrista è stato coinvolto dagli ex membri dei Van Halen ( il cantante Sammy Hagar e bassista Michael Anthony) per formare una super band con Jason Bonham (figlio del leggendario John dei Led Zeppelin). Questo formidabile quartetto sarà nei prossimi mesi protagonista del "The Best of All Worlds” una sorta di tour tributo ai Van Halen che celebrerà soprattutto la parte di repertorio della band con Sammy Hagar alla voce.

Joe Satriani: il mio momento cringe con Eddie Van Halen

Un incontro sfortunato

Per questo, è legittimo che al momento, tutta la comunità di appassionati sia curiosa e affascinata su come la chitarra di un maestro come Satriani saprà interpretare e omaggiare un repertorio come quello di Eddie Van Halen che per tanti è considerato semplicemente irriproducibile per complessità tecnica, sfumature ritmiche, sonore ed espressive. Così, quindi, ha destato un certo interesse la recente dichiarazione di Satriani che ha ricordato l’unica - e sfortunata - occasione in cui lui e Eddie Van Halen si sono incontrati. Come detto, Van Halen fu il musicista che diede vita al nuovo approccio alla chitarra moderna di cui Satriani fu tra i più fortunati testimoni. Così, nonostante la possibilità di incontrare un musicista per lui tanto significativo come Van Halen fosse straordinaria, questa fu guastata dal fatto che l’incontro avvenne in un momento quasi imbarazzante per Joe Satriani.


 

Un pasticcio a 12 corde

“Nel 1992 ero Los Angeles, in uno studio di registrazione chiamato Record One. Ero alla fine di una serie di registrazioni per quello che sarebbe diventato il mio quarto album, THE EXTREMIST, prodotto da Andy Johns. Quella mattina, avevo deciso di dedicarmi ad un brano che - proprio perché non particolarmente fortunato - avevo lasciato per ultimo. Il pezzo si chiamava “Speed Of Light” ed erano quasi due anni e mezzo che mi faceva dannare perché non riuscirò a trovare il giusto equilibrio tra ritmica, accordi e la melodia che era debordante e soffocava tutto. Quella mattina, avevamo fatto degli esperimenti cercando di rinforzare la parte ritmica e degli accordi incidendo diverse chitarre acustiche a 12 corde…il risultato era tutt’altro che esaltante: ora era diventato tutto uno scampanellare stridente di cantini (le corde più acute della chitarra NDR).


 

Birra e sigaretta

Così, proprio in quella che - comunque - mi sarei ricordato come una giornata tutta da dimenticare fu incredibile che ad un tratto, verso le 11, senza alcun preavviso si presentò in studio Eddie Van Halen: ero scioccato! Eddie si accese una sigaretta, agguantò una birra e subito iniziò ad incalzarmi su cosa stessi registrando, cosa stessi lavorando, pregandomi di fargli ascoltare cosa stavo combinando. Io stavo impazzendo: era meraviglioso avere Eddie lì ma quello era l’ultimo brano che avrei mai voluto fargli ascoltare! Ciò nonostante, dovetti cedere: io e Eddie ci sedemmo in regia e feci partire il brano. Fortunatamente lui si rivelò un ascoltatore rispettoso, costruttivo. E si limitò a fare pochi commenti anche perché era evidente che l’arrangiamento era ancora stridente…durò tutto molto poco e sfortunatamente, dopo quell'occasione, non ho più rivisto o incontrato Eddie. Quel momento un po’ cringe fu la proverbiale goccia che fa traboccare il vaso perché Joe Satriani decise di cassare “Speed Of Light” dalla scaletta di THE EXTREMIST (1992) per rispolverarlo e pubblicarlo solo un anno dopo, nell’album TIME MACHINE (1993).