09 novembre 2023

Kirk Hammett parla della dedizione dei Metallica

Il chitarrista dei Metallica ha raccontato di quanto la dedizione e il perfezionismo della band abbia portato a quarant'anni di successi

Cosa serve per poter far parte di una band di successo e restare sulla cresta dell'onda per oltre quarant'anni ?

Al di là del talento, è sicuramente necessaria una voglia, un'ambizione fuori dal comune, come quella che ha caratterizzato i Metallica sin dall'inizio della loro carriera.

Parlando con un'emittente americana, il chitarrista Kirk Hammett ha raccontato di quanto i membri dei Metallica abbiano dato alla causa.

La dedizione dei Metallica

Kirk Hammett, chitarrista dei Metallica, ha raccontato ai microfoni dell'emittente americana KSHE 95 come la perseveranza e il perfezionismo della band abbia portato ad una carriera trionfale.

Sin dagli esordi, infatti, tutti i membri dei Metallica si sono impegnati con una dedizione esagerata alla causa, riuscendo poi a ricavarne i frutti.

"Abbiamo investito nella band al punto da farlo forse più di quanto avremmo dovuto", ha spiegato Hammett. "Quando mi guardo indietro, vedo dei ragazzi estremamente motivati a fare il meglio in ogni singolo momento della giornata, per quanto riguarda la musica. Che si trattasse di scriverla, suonarla, registrarla, provarla e cercavamo di mettere insieme i riff e le parti migliori per raggiungere il risultato migliore. Riff che per altre band sarebbero stati buoni, per noi non lo erano abbastanza. Doveva essere il riff migliore".

Ma questa mania di fare le cose al meglio, si è tradotta anche in una dedizione alla causa talmente importante da risultare eccessiva, secondo Hammett.

"Abbiamo fatto tour più lunghi di quanto forse sarebbe stato consigliato, abbiamo reinvestito nella band in un modo tale da essere esagerato. Abbiamo fatto tanti sacrifici personali, ci siamo spinti oltre per essere sicuri di poter suonare al meglio per la nostra gente", ha aggiunto Hammett. "Il fatto è che pensavamo che tutto questo potesse poi tornarci indietro. Per anni non ci è parso fosse così, sembrava solo che facessimo 250 show all'anno. Poi qualcosa è cambiato e abbiamo cominciato a vedere il vero successo ed è lì che abbiamo cominciato a pensare che forse avremmo potuto fare la differenza nel mondo della musica e della cultura. All'inizio è difficile da capire".


Kirk Hammett parla della dedizione dei Metallica
PHOTO CREDIT: Fotogramma

I Metallica e la preparazione per il tour M72

Se la dedizione è sicuramente un elemento per il successo dei Metallica, anche la forma fisica vuole la sua parte, specialmente ai giorni nostri.

Dopo più di quarant'anni di carriera non è facile gestire fisicamente un impegno come quello dei Metallica che, dopo il ritorno discografico con "72 Seasons", si sono imbarcati in un tour mondiale che li ha portati a suonare una lunga serie di concerti.

A questo proposito è intervenuto recentemente il bassista Robert Trujillo che ha raccontato in un'intervista come è stato possibile gestire il tour "M72".

Ogni membro dei Metallica segue infatti una preparazione specifica prima di andare in tour.

Ma come si allena Trujillo per gli show dei Metallica? Dopo essere stato definito dall'intervistatrice come 'uno dei bassisti più aerobici di sempre', Trujlo spiega la routine della band in vista dello show.

"Beh, prima di salire sul palco tutti noi seguiamo un nostro regime che, sicuramente, include anche lo stretching", ha spiegato Trujillo. "Kirk è un appassionato di yoga ed è ciò che fa ogni giorno. James si concentra sulla terapia fisica, cosa che faccio anche io ma mi piace anche andare in palestra. E' qualcosa che faccio anche appena prima di arrivare sul luogo del concerto, qualche allenamento leggero più orientato al movimento. Ad esempio mi rotolo sul pavimento ed esercizi del genere. So che sembra strano ma per il tipo di performance che facciamo funziona molto bene".

E Lars? Il batterista dei Metallica sembra essere quello più preciso e schematico in questo senso, al punto da avere un programma specifico da seguire in maniera rigorosa: "Lars ha un intero programma che dura, letteralmente, qualcosa come 75 minuti e deve attenersi a quello. E' settato in quel modo perché è una creatura abbastanza abitudinaria e ha bisogno che le cose siano fatte in un determinato modo".

Un tipo di allenamento che, spiega Trujillo, si è reso particolarmente necessario nell'ultimo M72 tour a causa di un palco enorme, dinamico ed immersivo: "Abbiamo tutti noi le nostre routine e per noi funziona. Essere in questo ambiente per così tanto tempo e continuare a suonare due ore ogni sera, specialmente sul palco come quello del M72 è difficile. E' folle, bestiale, c'è bisogno di un sacco di cardio e cose del genere. Sono cose che conquisti con il tempo, specialmente su un palco del genere".