31 gennaio 2024

L'offerta rifiutata dai Talking Heads

I Talking Heads avrebbero rifiutati milioni di dollari per riunirsi per un ultimo tour. Intanto

I Talking Heads avrebbero rifiutato molti milioni di dollari per tornare insieme.

L'indiscrezione arriva dall'edizione USA di Billboard che cita il promoter Live Nation e l'organizzatore del Coachella festival come i principali autori di tentativi andati a vuoto per portare nuovamente sul palco la band newyorkese.

A fine 2023 David Byrne e soci erano tornati a incontrarsi nuovamente, non per suonare ma per parlare dell'edizione rimasterizzata di "Stop Making Sense", storico film concerto del 1984 ritornato in sala per il formato IMAX a distanza di 40 anni dalla prima proiezione.

Un'offerta che si può rifutare

Le reunion delle band sono spesso questione di soldi ma non sempre una grossa cifra basterà per mettere da parte le divergenze o, semplicemente, ritrovare la voglia di suonare insieme.

Per quanto redditizio, un affare del genere comporta sempre in modo tutta una serie di considerazioni umane che, in alcuni casi, prendono il sopravvento davanti a qualsiasi slancio di avidità.

Ne sanno qualcosa i Talking Heads che, a quanto pare, hanno rifiutato una somma ingente offerta per farli tornare nuovamente sul palco.

A riportarlo è Billboard che parla di ben 80 milioni di dollari offerti dal gigante dell'entertainment Live Nation alla band di David Byrne.

Il cachet avrebbe coperto le esibizioni da headliner dei Talking Heads per circa 6-8 concerti da headliner in vari festival.

Stessa mossa, pare, è stata tentata da Paul Tollett di Goldenvoice, il promoter del Coachella che avrebbe tentato di portare nel deserto della California l'art rock band newyorkese per circa 10 milioni di dollari.

La risposta è stata la stessa della precedente: niente da fare.

L'offerta rifiutata dai Talking Heads

L'edizione rimasterizzata di Stop Making Sense

Del resto, i Talking Heads non si sono lasciati proprio in buoni rapporti e sono tornati a farsi vedere insieme per la prima volto dopo molto tempo solo pochi mesi fa in occasione del ritorno in sala di "Stop Making Sense", il film concerto culto del 1984.

Una reunion, fisica ma non artistica o musicale, che ha portato i quattro membri della band nuovamente nella stessa stanza dopo circa 20 anni dall'ultima volta.

David Byrne, Tina Weymouth, Chris Franz e Jerry Harrison, si sono rivisti a pochi mesi fa al Toronto Film Festival in occasione della presentazione della versione restaurata di Stop Making Sense, 40 anni dopo le riprese fatte dal regista Jonathan Demme al Pantages Theatre di Hollywood nel 1983.

Riflettendo sullo scioglimento della band, Byrne aveva ammesso le sue colpe definendosi come un 'piccolo tiranno': "Penso che la fine della band non sia stata gestita al meglio, è stato un po' brutto. Ho dei rimpianti per come è stato fatto e non credo di averla gestita bene. Ma penso fosse inevitabile. Ora abbiamo un rapporto cordiale, siamo in contatto ma non usciamo insieme la sera.