27 marzo 2024

La star di The Bear Jeremy Allen White interpreterà Springsteen ?

Lo chef Carmy Berzatto della serie TV cult The Bear sembra essere il nome più accreditato per interpretare Springsteen nel film su "Nebraska"

La star di The Bear Jeremy Allen White potrebbe interpretare Bruce Springsteen nel film basato sull'album del 1982 "Nebraska".

A riportare la notizia testate americane come Variety e Deadline, le cui fonti vogliono la star della nota serie TV come principale candidato a rivestire i panni del Boss.

Pur non essendoci ancora la firma, sarebbe proprio lo Chef Carmy Berzatto di The Bear l'indiziato numero uno per il ruolo da protagonista nella pellicola sullo spettrale disco di Springsteen.

Jeremy Allen White sarà Springsteen ?

Sarà Jeremy Allen White, attore americano diventato celebre per il ruolo da protagonista nella serie TV cult The Bear a interpretare Bruce Springsteen per il film su "Nebraska".

Queste, almeno, le indiscrezioni che arrivano dall'America che vogliono Scott Cooper alla sceneggiatura e regia e White nel ruolo di Springsteen per il film che, pare, dovrebbe intitolarsi "Deliver Me From Nowhere".

La pellicola dovrebbe essere prodotta da Gotham Group e Scott Stuber, ex capo del settore cinema di Netflix.

Il libro, incentrato sullo spettrale album di Springsteen "Nebraska", è un adattamento del libro "Deliver Me From Nowhere: The Making Of Bruce Springsteen's Nebraska", pubblicato nel 2023 da Warren Zanes.

Il ruolo di Allen non è ancora confermato e pare non ci sia alcun contratto firmato ma, stando a quanto riportato da Deadline e Variety, è proprio il suo il nome in cima alla lista della produzione.


La star di The Bear Jeremy Allen White interpreterà Springsteen ?

Nebraska, l'album spettrale di Springsteen

Pubblicato nel 1982, il disco rappresenta una decisiva sterzata nella discografia del Boss che si allontanò improvvisamente dagli inni elettrici da stadio per dar vita da un lavoro acustico solo abbozzato e dai toni spettrali.

Al sorgere degli anni '80 Springsteen veniva da una serie di successi incredibili come "Born To Run" e "The River", dischi che lo consacrarono come uno degli artisti più importanti del panorama e, di lì a poco, sarebbe arrivato il sigillo definitivo con "Born In The U.S.A.".

In mezzo quello che gli appassionati di tecnologia chiamerebbero un 'glitch', un'anomalia di nome "Nebraska" che vide il Boss tornare all'acustico, spogliando la sua musica di qualsiasi orpello e mettendo su disco le sue demo casalinghe.

Una sessione che pure diede vita ad alcuni brani elettrici conservati per il disco successivo, inclusa Born In The U.S.A. ma che si tradusse nel corpo oscuro di "Nebraska".

Dal sound sinistro, il disco venne considerato il lavoro più dark di Springsteen anche per le storie raccontate, tra fuorilegge, assassini, persone ai margini e un'oscurità che permeava i versi.

Al centro della titletrack, infatti, una vicenda che ispirò anche film come Natural Born Killers e Badlands e gli scritti di Flannery O'Connor.

La storia è quella del 14enne Charles Starkweather (Starkweather rischiò di essere anche il titolo dell'album) e della sua fidanzata Caril Ann Fugate che tra il 1957 e il 1958 fecero una mattanza uccidendo 11 persone in una settimana tra il Nebraska e il Wyoming.