16 novembre 2023

Lzzy Hale: "Suoneremo fino a quando non ci butteranno giù dal palco"

La frontwoman degli Halestorm si racconta tra ritorno dei live, salute mentale, sessismo, collaborazioni e consigli per musicisti in vista dello show di Milano

Gli Halestorm tornano in Italia il 28 novembre per l'unica data del Back From The Dead Tour 2023 all'Alcatraz di Milano

La band guidata da Lzzy Hale salirà sul palco insieme agli attesi Black Veil Brides che tornano nel nostro paese a dieci anni dall'ultima volta.

Proprio con Lzzy Hale abbiamo parlato del futuro della musica dal vivo, del ritorno ai concerti dopo il lockdown e dell'album del 2022 "Back From The Dead".

Tra i temi toccati nell'intervista anche argomenti molto cari a Lzzy Hale come la salute mentale e il ruolo della donna nel music business e il suo inserimento all'interno della classifica di Rolling Stone dei 250 chitarristi più influenti di tutti i tempi.

Andate a fondo pagina per il video integrale dell'intervista di Radiofreccia a Lzzy Hale.

Lzzy Hale e il ritorno alla musica dal vivo

La dimensione dal vivo è qualcosa che appartiene pienamente agli Halestorm e a Lzzy Hale, tra le donne del rock più amate del panorama mondiale.

Un legame indissolubile, quello di Lzzy e il palco, di cui ci ha parlato in collegamento dalla sua casa di Nashville, uno degli epicentri della scena musicale a stelle e strisce.

Tornati nel 2022 con l'album "Back From The Dead", gli Halestorm sono letteralmente 'risorti' dopo il freeze imposto dal COVID e dal lockdown.

Ma come è stato suonare per la prima volta dopo che il mondo è andato in pausa?

"E' accaduto proprio qui a Nashville e non sono mai stata così nervosa per un nostro concerto", ha raccontato Lzzy Hale. "Era passato del tempo dall'ultima volta e non ero sicura di essere ancora in grado di saperlo fare, anche se salire sul palco è la cosa che amo fare di più."

Una tensione che è cominciata già molte ore prima dello show prima di trasformarsi in una liberazione: "Ho iniziato ad innervosirmi durante il soundcheck, verso le 15:00, e saremmo saliti sul palco solo alle 22:00. Ho camminato per tutto il tempo e poi, una volta saliti, è stato come togliersi un peso di dosso. Dopo lo show ho cominciato a piangere perché mi sembrava di essere finalmente nel posto giusto, è stato bellissimo".

E dopo aver suonato nei festival di tutto il mondo la scorsa estate, gli Halestorm sono pronti a tornare anche in Italia il 28 novembre con uno show da headliner insieme ai Black Veil Brides all'Alcatraz di Milano.

"Questa è stata è stato bellissimo, perché penso ci sia un sentimento collettivo di gratitudine per la musica dal vivo. Sia il pubblico che i musicisti la vivono come se potesse essergli tolto tutto di nuovo da un momento all'altro".



Il futuro della music industry, il sessismo e la salute mentale

Ma cosa ne sarà dell'industria della musica dal vivo nel futuro, alla luce degli ultimi anni?

"E' difficile da dire perché il COVID ha cambiato molte cose. Credo che tutti stiano cercando di recuperare il tempo perduto e ci sono molte cose che accadono insieme e questo vale anche per l'industria discografica. Sono tutti lì che cercano di far funzionare le cose.", spiega Lzzy. "Ma penso che, collettivamente, stiamo tutti cercando di fare il massimo, fosse anche inconsciamente, perché pensiamo che potrebbe accadere di nuovo. Per quanto ci riguarda saremo in tour per il resto della nostra vita, fino a quando non ci tireranno giù dal palco a calci!"

Altri temi molto sentiti da Lzzy Hale sono quelli della salute mentale e del ruolo della donna nella music industry. Ma qual è la situazione nel 2023?

"C'è ancora del sessismo ma non mi trovo nelle stesse situazioni di un tempo. Quando ho iniziato io era un termine, eri qualcosa di strano in quanto cantante donna. Venivamo inserite in categorie di quelle che, quando andavi in radio, ti dicevano 'beh, abbiamo già una della tua specie quindi non possiamo averne un altro'. Oggi questo non accade e ci sono un sacco di donne straordinaria, sia sul palco che dietro. Abbiamo vinto un paio di guerre ma non tutta la battaglia".

A proposito della salute mentale, ancora una volta, secondo Lzzy Hale bisogna quantomeno essere ottimisti rispetto al passato. "Sto vedendo un grande miglioramento, specialmente grazie a questa generazione che non si preoccupa della mentalità che avevano i loro nonni o i loro genitori. Lo stigma è stato eliminato e penso che sia una cosa bellissima".


Lzzy Hale: "Suoneremo fino a quando non ci butteranno giù dal palco"

Tutti amano il rock'n'roll

Parlando di altri artisti, Lzzy Hale ha spesso collaborato con musicisti, anche di diverso generi. Recentemente ha duettato con la chitarrista Sophie LLoyd nel brano "Imposter Syndrome" e con la cantante country Ashley McBryde nel brano da "Back From The Dead" 'Terrible Things'.

Ma con chi vorrebbe duettare, al di là del genere musicale?

"Sicuramente andrei con qualche popstar come Pink, Miley Cyrus e Lady Gaga. Restando in ambito rock sarebbero cool i Metallica o gli IDLES, credo siano una grande band".

Una sfida, quella del featuring, che Lzzy ama particolarmente: "Mi piace sfidare me stessa, dire sì all'avventura e anche se sto collaborando con un artista country è fantastico perché puoi vedere come vivono la fantasia del rock'n'roll. Che siano artisti pop, EDM o Rap, alla fine tutti vogliono essere delle rockstar. Tutti amano il rock'n'roll a prescindere da ciò che suonano".



La classifica di Rolling Stone dei migliori chitarristi e i consigli ai giovani musicisti

Tra le tante belle notizie, Lzzy Hale ne ha ricevuta una speciale nelle scorse settimane. Nella tanto discussa classifica dei 250 chitarristi migliori nella storia pubblicata da Rolling Stone, trova infatti proprio la frontwoman degli Halestorm, alla posizione 218.

"E' stato un po'incredibile perché non mi sono mai considerata una chitarrista tradizionale. Non sono una cantante tradizionale e nemmeno una musicista tradizionale, ho imparato tutto in modo diverso della maggior parte delle persone", spiega. "Per un certo periodo della mia vita mi sentivo come se, non avendo fatto nulla nel modo in cui lo facevano gli altri, il mio metodo fosse sbagliato. Quello che ho imparato negli ultimi anni, dopo aver fatto questo lavoro per molto tempo, è che non importa come si impara qualcosa, come si ottiene, se lo fate come gli altri o meno".

Per questo, la reazione avuta alla scoperta della notizia, è stata di incredulità: "Sono ancora orgogliosa del mio modo di suonare ed esibirmi ma c'è ancora quella parte di me che ha un po'di sindrome dell'impostore, che è sempre scioccata quando succedono queste cose. Quando ho ricevuto il messaggio dal mio manager mi sono detto 'Davvero? Siete seri?'. Sono incredula ma grata".


Ma quali consigli darebbe Lzzy Hale a dei giovani musicisti, pronti ad iniziare a sudare sulla loro prima chitarra?

"Chiunque decidi di tuffarsi a capofitto deve sapere che, punto primo: non è necessario conoscere la chitarra per iniziare a suonare. Credetemi, ho fatto la stessa cosa. Non avevo idea di come si suonasse lo strumento ma mi sono buttata lo stesso. Numero due: non preoccupatevi di paragonarvi a nessun altro. Attaccate la chitarra, fate un rumore, fatelo forte e continuate fino a farlo finché non vi piace ciò che fate, fino a quando non trovate qualcosa che vi faccia sentire bene, per poi perfezionarlo. E che il divertimento prevalga su tutto il resto, di questo si tratta. Vi state immergendo nella vostra arte e scoprendo qualcosa di nuovo su di voi e sulle vostre capacità. Niente è impossibile, credetemi".


Guarda in basso l'intervista integrale a Lzzy Hale.


Lzzy Hale (Halestorm) @ Radiofreccia

Lzzy Hale, frontwoman degli Halestorm è stato intervistata da Gianluigi Riccardo per Radiofreccia in occasione del live milanese della band americana insieme ai Black Veil Brides