30 dicembre 2023

My Way, un classico senza tempo e il flirt con i grandi del rock

Come il capolavoro di Frank Sinatra si collega saldamente a David Bowie e a Sid Vicious, che ne registrò una provocatoria e sincera versione

Il 30 dicembre 1968 Frank Sinatra entrava in studio per registrare una delle sue più grandi hit: MY WAY. Il cambio di passo fatto registrare dalle nuove generazioni avevano reso un Sinatra  qualcosa di lontano e apparentemente pronto a svanire ma con la certezza di quanto raggiunto fino ad allora.

Una consapevolezza, quella trasmessa dai versi universali di My Way, che fecero del brano un capolavoro immortale.

My Way è però legata ad alcuni nomi fondamentali nella storia del rock.

Sinatra, Bowie e Comme d'habitude

La struttura della canzone, infatti, si basa su 'Comme d'Habitude' dell'artista francese Claude François che, prima ancora che Sinatra registrasse la sua versione, venne adattata da un giovane autore: David Bowie.

Nata inizialmente in inglese come 'For Me' dalla penna del francese Jacques Revaux, il brano finì per diventare un successo in Francia nella versione di François.

Il primo a riscrivere Comme D'abitude in inglese fu proprio David Bowie che, alla fine, non riuscì mai a pubblicare il suo adattamento intitolato 'Even a Fool Learns To Love'.

Un tentativo venne fatto, invece, da Paul Anka che acquistò i diritti per un solo dollaro e la propose a Sinatra. The Voice, pronto a concludere la sua carriera, pensò che non ci fosse niente di meglio per uscire di scena.

La versione di Sinatra fu un successo, mentre Bowie, qualche anno dopo, prese in prestito la sequenza di accordi iniziali di My Way, stravolgendola, per realizzare Life On Mars. Sulla copertina di "Hunky Dory", album in cui è contenuta, il titolo sarà accompagnato dalla nota 'ispirata da Frankie'. Sinatra, ovviamente.

My Way, un classico senza tempo e il flirt con i grandi del rock

La provocazione di Sid Vicious

My Way, riuscì comunque a trascendere i generi e venire ripresa negli anni successivi anche da artisti come Elvis Presley e, soprattutto, Sid Vicious.

Il 'bassista' dei Sex Pistols era uno che la vita, questo è certo, l'aveva vissuta e consumata a modo suo e la cosa era particolarmente vera quando, nel 1978, era sempre più alla deriva, tra droghe e carcere.

Uscito di prigione, Vicious partecipò brevemente alle riprese di The Great Rock'n'Roll Swindle, il film diretto da Julien Temple con i Pistols come protagonisti, e registrò alcune cover di brani come Something Else e C'Mon Everybody di Eddie Cochrane e, appunto, My Way.

Nel video ripreso dal regista, Vicious sale sul palco di un teatro e si prende gioco di Sinatra che imita malamente prima di lanciarsi in una versione punk e svaccata che conclude sparando sulla platea nell'ennesimo e scioccante statement di una gioventù in rotta col passato.

Questa versione, apparentemente iconoclasta, fu apprezzata sia da Leonard Cohen che dallo stesso Paul Anka, entrambi convinti della sincerità di Sid che, del resto, aveva fatto tutto a modo suo, pagandone le conseguenze.