05 agosto 2017

Once Upon A Time: Nel '66 usciva "Revolver" dei Beatles

Quando i Fab Four pubblicarono uno dei dischi fondamentali del rock

Usciva 51 anni fa nel Regno Unito "Revolver", settimo studio album dei Beatles e uno dei dischi più importanti nella carriera dei Fab Four. Un lavoro che con brani come 'Tommorow Never Knows' porta il livello musicale della band a un altro step, con una sperimentazione in ambito pop e una produzione che avrebbe fatto da base a molta della musica che sarebbe venuta dopo. Lo stesso giorno venne pubblicato l'unico singolo estratto, il doppio a side "Eleanor Rigby/Yellow Submarine". Iconica la copertina disegnata da Klaus Voormann, amico della band conosciuto durante il periodo tedesco degli esordi e futuro bassista dei Manfred Mann.

Fortemente influenzato dalla psichedelia e dagli acidi "Revolver" vide un utilizzo inedito per i Beatles delle tecniche da studio, sempre più sperimentali, creative, espressive, con i produttori e i tecnici impegnati a cercare di assecondare i voleri della band che nelle intenzioni voleva essere un tributo al suono soul della Stax, storica etichetta soul americana. Inizialmente, infatti, l'idea era quella di registrare il disco proprio a Memphis, negli studi della Stax, salvo poi restare in Inghilterra e utilizzare gli Abbey Road studios. Parti suonate al contrario, suoni artificiali - come quello da 'gabbiano' presente in 'Tomorrow Never Knows' che niente altro è se non la voce di Paul a velocità aumentata - trovate geniali come quella di Lennon che voleva avere l'effetto 'del Dalai Lama che canta dalla cima di un monte' e si ottenne dirottando la voce verso le casse rotanti di un Leslie che fornivano un effetto 'ritardo'. Ci sono loop, chitarre raddoppiate, e addirittura un microfono inserito nell'acqua - con il rischio di uccidere i presenti in studio - perché Lennon voleva avere un suono marino per 'Yellow Submarine'. Brani come 'Tomorrow Never Knows', forse il più rappresentativo del disco, è stato di enorme influenza anche su tutta la musica futura con ritmi tribali e loop che sarebbero poi stati ripresi in molta della musica da club, sia electro che hip-hop dell'epoca moderna.

L'album fu l'ultimo lavoro della band prima del ritiro dall'attività live, infatti i brani presenti sul disco non vennero mai suonati dal vivo, cosa che forse fu di ulteriore spinta ad esplorare nuovi mondi sonori, senza doversi preoccupare di doverli riprodurre live.


The Beatles - "Revolver"

The Beatles - Eleanor Rigby (From "Yellow Submarine")

The Beatles - Eleanor Rigby (From "Yellow Submarine")