07 dicembre 2023

Ozzy Osbourne sull'Intelligenza Artificiale: "Sono aperto a tutto"

La rockstar britannica apre alla possibilità di utilizzare l'intelligenza artificiale: "Bisogna accettare che è il futuro, bisogna usarla in modo corretto"

Nell'ultimo anno, l'utilizzo dell'intelligenza artificiale all'interno dell'industria musicale è stato un tema molto dibattuto.

Giorno dopo giorno sono emersi brani 'impossibili' realizzati grazie alla tecnologia, duetti mai avvenuti e collaborazioni che mai potranno avvenire. Un giochino divertente, in un primo momento, che successivamente ha posto molti quesiti sia da un punto di vista etico che legale.

Sono arrivati poi i Beatles superstiti, Paul McCartney e Ringo Starr, ad annunciare l'uscita di Now And Then, l'ultimo singolo dei Fab Four realizzato proprio grazie all'ausilio dell'AI.

In questo caso, la tecnologia è stata messa al servizio della canzone mostrando come sia possibili ripulire completamente una traccia danneggiata per ottenere materiale adatto ad essere lavorato in studio.

Proprio questo è accaduto con Now And Then che, prendendo come base una demo registrata da John Lennon sul finire degli anni '70, è stata creata utilizzando le singole tracce vocali e strumentali, unite alle incisioni fatte da George Harrison negli anni '90 e a quelle registrate ex novo da McCartney e Ringo.

Un'operazione che, pur non convincendo tutti, ha dimostrato come l'Intelligenza artificiale possa essere messa al servizio della musica in maniera fruttuosa.

Randy Rhoads in vita grazie all'AI

Anche Ozzy Osbourne, da sempre grandissimo fan dei Beatles, si è espresso su Now And Then durante un episodio dell'Osbournes Podcast.

L'ex Black Sabbath, non si è nascosto e ha ammesso come l'utilizzo fatto da McCartney dell'Intelligenza Artificiale sia assolutamente sensato e, anzi, in futuro non esclude possa fare anche lui la stessa cosa o andare oltre.

Tutto questo sarebbe possibile se nei suoi archivi ci fosse materiale registrato da Randy Rhoads, suo chitarrista nel periodo solista scomparso tragicamente nel 1982 a soli 25 anni.

"Non è qualcosa che ho già preso in considerazione ma se pensiamo a ciò che hanno fatto i Beatles con John Lennon, ovvero prendere una canzone incompleta e ripulire la traccia, beh, non credo di aver più niente di inedito registrato da Randy Rhoads".


Ozzy Osbourne sull'Intelligenza Artificiale: "Sono aperto a tutto"
PHOTO CREDIT: London Entertainment/Shutterstock / Ipa-Agency.Net / Fotogramma

Utilizzare l'AI in modo corretto

Quando suo figlio Jack lo stuzzica con l'ipotesi di utilizzare l'Intelligenza Artificiale per scrivere nuovi riff ispirati da Rhoads, Ozzy risponde: "Sai cosa? sono aperto a qualsiasi cosa, a patto che sia di buona qualità. Perché, diciamo la verità, Now And Then non era un pezzo dei Beatles ma di John Lennon".

Anche secondo l'ex Black Sabbath, l'Intelligenza Artificiale è il futuro e sarà solo questione di chi la userà e come. Una traiettoria, quella imposta dalla tecnologia, impossibile da cambiare.

"Con l'AI puoi dire 'fai un album' e, del resto, è il futuro. La scena musicale sarà completamente differente, non si torna più indietro. Il pericolo arriverà da chi non la userà in maniera corretta. Perché è come trovare la ricetta per una canzone, metterla all'interno del programma e continuare a fare la stessa cosa"

Chissà se Ozzy userà l'intelligenza artificiale nello scrivere il successore di "Patient Number.9" che potrebbe vedere la luce il prossimo anno.

Tra i piani per il 2024, infatti, Ozzy ha quello di tornare in studio a far uscire un nuovo lavoro

"Mi sto rimettendo in forma. Ho fatto due album abbastanza recentemente ma voglio fare un altro album e poi tornare di nuovo in tour", ha detto a Metal Hammer pochi mesi fa.

A proposito del disco che con ogni probabilità vedrà nuovamente il coinvolgimento di Andrew Watt, Ozzy ha aggiunto: "Sto cominciando a lavorarci adesso, e registreremo nella prima parte del prossimo anno. Questa volta voglio prendermi il mio tempo".