09 gennaio 2024

Pink Floyd, pubblicati 18 'bootleg ufficiali' dal tour di The Dark Side Of The Moon

Continua la tradizione annuale dei Pink Floyd che, per motivi di copyright, hanno pubblicato 18 concerti live risalenti al tour di The Dark Side Of The Moon

Il 2023 è stato un anno importante per i fan dei Pink Floyd, un anno di celebrazioni per i 50 anni di "The Dark Side Of The Moon".

Uno dei dischi più importanti nella storia del rock e, ancora oggi, uno dei vinili più acquistato anche dalle nuove generazioni, "The Dark Side Of The Moon" è parte integrante della storia dei Pink Floyd che hanno deciso di continuare la tradizione cominciata un paio di anni fa e pubblicare una serie di bootleg ufficiali relativi a quel periodo.

La mossa è più frutto di una necessità legale che altro e, per evitare di perdere i diritti su una serie di registrazioni rimaste in archivio, decine di 'bootleg ufficiali' sono stati pubblicati con l'ingresso nel nuovo anno.

I nuovi bootleg ufficiali dei Pink Floyd

Come già successo nel 2021 e nel 2022, anche il 2023 è stato chiuso dai Pink Floyd con una release speciale.

Nell'anno in cui la leggendaria band inglese ha spento le 50 candeline di The Dark Side Of The Moon, i Pink Floyd hanno pubblicato a sorpresa una lunga serie di live registrati negli anni '70.

Dei 'bootleg ufficiali' con una qualità audio non sufficientemente alta da permettere la realizzazione di una pubblicazione professionale ma abbastanza valida da risultare in un regalo per i fan.

La motivazione che spinge ogni anno i Pink Floyd a far uscire questi dischi è strettamente di carattere legale, ve lo spieghiamo a fondo pagina, e riguarda la necessità di mantenere il copyright sulle registrazioni.

Così come avvenuto lo scorso anno, la band inglese ha pubblicato in streaming altri 18 bootleg in maniera quasi segreta, ben guardandosi dal mettere in evidenza queste uscite sui propri canali.

I concerti che fanno parte di questo gruppo risalgono al 1973 e al tour in supporto a The Dark Side Of The Moon con il primo, quello del 6 Marzo 1973, fatto a St.Louis solo pochi giorni dopo la pubblicazione del disco.

A differenza di altre release, la scaletta è sostanzialmente la stessa che si ripete nel corso dei live, a parte alcune modifiche come Childhood's End sostituita abbastanza velocemente da Set The Controls For the Heart Of The Sun.


Questo l'elenco integrale dei live pubblicati dai Pink Floyd

  • Live at Kiel Opera House, St Louis, USA, 6 March 1973
  • Live at Chicago International Amphitheatre, USA, 7 March 1973
  • Live at University of Cincinnati, USA, 8 March 1973
  • Live at Kent State University, USA, 10 March 1973
  • Live at Maple Leaf Gardens, Toronto, Canada, 11 March 1973
  • Live at Boston Music Hall, YSA, 14 March 1973
  • Live at Radio City Music Hall, NYC, USA, 17 March 1973
  • Live at Earls Court, London, UK, 18 May 1973
  • Live at Earls Court, London, UK, 19 May 1973
  • Live at Saratoga Performing Arts Center, Saratoga Springs, USA, 17 June 1973
  • Live at Roosevelt Stadium, Jersey City, USA, 18 June 1973
  • Live at Merriweather Post Pavilion, Columbia, USA, 20 June 1973
  • Live at Sportatorium, Hollywood, USA, 28 June 1973
  • Live at Tampa Stadium, USA, 29 June 1973
  • Live at Munich Olympiahalle, Germany, 12 October 1973
  • Live at Vienna Stadthalle, Austria, 13 October 1973
  • Live at The Rainbow Theatre, Early Show, London, UK, 4 November 1974
  • Live at The Rainbow Theatre, Late Show, London, UK, 4 November 1974

Pink Floyd, pubblicati 18 'bootleg ufficiali' dal tour di The Dark Side Of The Moon

Pink Floyd, il perché dei bootleg 'ufficiali'

Già nel dicembre del 2021 i Pink Floyd avevano fatto la stessa mossa pubblicando senza preavviso 12 live registrati dalla band tra il 1970 e il 1972, incluso il concerto al Palaeur di Roma del 1971.

L'operazione è stata poi ripetuta lo scorso anno, con la release di ben 18 registrazioni effettuate dal vivo nel 1972 durante il tour in supporto a "Meddle" e "Obscured By Clouds" - ma contenente anche le primissime versioni live dei brani di TDSOTM - oltre ad una raccolta intitolata "Alternate Tracks 1972" che comprende demo remix di brani come Time e On The Run.

Per quanto possa sembrare strana un'operazione del genere, specialmente per dei perfezionisti dell'audio come i Floyd, la scelta di dare gratuitamente al pubblico questo materiale di archivio è da ricercarsi in una legge sul copyright.

La legge sul copyright in Europa è stata infatti estesa da 50 a 70 anni per tutto ciò che è stato registrato nel 1963 e oltre. Con il restante materiale del catalogo c'è una legge secondo cui se il materiale non viene usato nei primi 50 anni dalla registrazione, i diritti vanno persi.

L'operazione di tirare fuori dagli archivi queste registrazioni, quindi, non è volta ad avere un carattere commerciale ma ad evitare che la band possa perdere il possesso sui nastri.