10 dicembre 2023

Voglio essere Jimmy Page

MR. JIMMY è il documentario che racconta la storia eccezionale di Akio Sakurai, venditore di Kimono che ha speso una vita nel tentativo di "essere Jimmy Page"


Per trent’anni il giapponese Akio Sakurai ha vissuto una doppia vita: di giorno venditore di kimono e poi, appena timbrato il cartellino, aspirante rockstar notturna, sosia perfetta di Jimmy Page. Attenzione però: il dettaglio fondamentale di questa vicenda è che benché Akio sia un chitarrista pregevole - che ovviamente i riff dei Led Zeppelin li suona da paura - questa storia non è quella di un musicista che vuole carpire lo stile e la tecnica del suo idolo; nella missione di Mr. Jimmy (questo il nome d’arte che Mr. Sakurai ha scelto…) la chitarra non è che la punta dell’iceberg. Akio si è immolato nel riproporre letteralmente Jimmy Page: nel vestiario, nelle movenze, nella personalità e nello stile, dando vita a un'impareggiabile - e un pizzico inquietante - dimostrazione di passione e devozione al suo idolo.

 

Voglio essere Jimmy Page

Mollo tutto e divento Jimmy Page

“MR. JIMMY” è quindi anche il titolo del documentario - uscito lo scorso settembre dopo quasi otto anni di lavorazione - che racconta questa vicenda bizzarra e contiene 30 canzoni dei Led Zeppelin interpretate da Mr. Jimmy in maniera chirurgica, strabiliante. Cuore della storia è, naturalmente, l’incontro tra Akio e il suo idolo Jimmy Page. Akio spende anni a riproporre nota per nota il repertorio dei Led Zeppelin per i club di Tokyo; sono show nei quali Akio glorifica Jimmy Page riproponendone non solo il playing ma anche ogni costume di scena, ogni mossa, postura e addirittura ogni improvvisazione. Così, non stupisce che la sua fama cresca tanto da arrivare alle orecchie di Jimmy Page in persona che - giustamente - incuriosito, decide di volare in Giappone per assistere di persona a questa stupefacente esaltazione della sua figura. I complimenti ricevuti da Page, frastornato per quanto impressionato dall’interpretazione di Mr. Jimmy, motivano così Akio ad abbracciare la scelta temeraria che stravolgerà la sua vita: licenziarsi, rinunciare ad uno stipendio fisso, trasferirsi in America e, di fatto, iniziare ad "essere Jimmy Page”.


 

Esprimere la magia di Jimmy Page

E’ proprio su questa parte della vicenda che il documentario indugia con particolare sensibilità, raccontando lo shock culturale di un orientale che si immerge nella società e nei costumi Americani e mette la sua visione idilliaca dell’America di fronte allo specchio della realtà. E, oltre a questo, ci sono le difficoltà ciclopiche derivate delle barriere linguistiche: Mr. Jimmy non parla una sola parola di inglese. Ma la storia ha comunque un suo, diciamo, lieto fine visto che Mr. Jimmy ce la fa e, non solo si unisce a una tribute band dei Led Zeppelin, i Led Zepagain ma arriva persone a guadagnarsi un'audizione per Jason Bonham, figlio del leggendario batterista dei Led Zeppelin, John. Nel trailer ufficiale del documentario, la spiegazione semplicistica e lineare che Akio offre della sua scelta maniacale, rende tutto ancora più eccentrico: "Voglio essere Jimmy Page. Perché suonare questa musica in un modo che non sia scintillante sarebbe imperdonabile. Voglio unicamente esprimere la magia di Jimmy Page. È tutto.”

 


La musica & il look

Musicalmente, Aiko racconta che il pezzo più difficile da suonare e interpretare dei Led Zeppelin resta la versione originale, da studio, di “Stairway to Heaven”: “E’difficile perché l’assolo suonato da Jimmy Page è improvvisato. Se ti limiti a copiarlo, smette di suonare come un’improvvisazione, diventa solo una copia. La sfida è suonarlo uguale, ma facendolo sembrare improvvisato, composto lì per lì”. Quanto invece a clonare Jimmy Page nell’aspetto e nelle movenze, Mr. Jimmy spiega: “Sono andato oltre il memorizzare tutti i movimenti e le coreografia; mi trasformo letteralmente in Jimmy Page indossando gli stessi costumi e avendo gli stessi strumenti, perché ho studiato così tanto i video e tutto il resto, che quando mi esibisco sono come un attore che sul palco divento il personaggio che interpreta. È come quando indossi una maglietta o un abito speciale, che ti porta a muoverti in modo diverso”.