01 aprile 2020

Primo aprile : 5 scherzi fatti dai musicisti verso fan e compagni di band

Dal re delle bravate Keith Moon ai Metallica, cinque episodi di scherzi più o meno innocui

Chi non associa il primo giorno di Aprile con quello che noi chiamiamo il 'pesce d'aprile' e gli inglesi 'April fool's' ? Una giornata, il primo di aprile, ricordata nel calendario perché background ideale per scherzi e prese in giro, attività in cui molti musicisti sono dei veri campioni o che a volte usano ogni tanto in maniera innocua. Abbiamo allora scelto alcuni tiri giocati da vari artisti nel corso degli anni, sperando di non darvi troppe idee da utilizzare entro mezzanotte.


Keith Moon e tutta la sua vita

La carrellata non poteva che partire da Keith Moon, leggendario ed estremo batterista dei The Who e anzi, ad essere sinceri, avremmo potuto regalare tutto l'articolo a uno dei suoi numerosi episodi. 'Moon The Loon' - il buffone - mai soprannome fu più azzeccato se si pensa alla continua e instancabile voglia di scherzare, stupire e devastare che conduceva la vita di Moon. A volte gli episodi erano innocui, anche se di dubbio gusto, come l'abitudine di fare irruzione in piccoli paesini a bordo di un'auto dotata di altoparlanti e allarmare la popolazione con annunci catastrofici o quella di dare vita a maschere grottesche come quella del prelato che andava in giro a gridare oscenità alle vecchiette o quella del nazista - usò per una settimana il costume indossato per uno shooting fotografico - passando anche per il quartiere ebraico di Londra. Altre volte la passione per il rumore e le esplosioni prendeva il sopravvento sia con i colleghi - la volta che Andy Bown, tastierista dei Thogh Herd di Peter Frampton quella sera spalla degli Who - vide il suo strumento essere sommerso dai fuochi d'artificio azionati in remoto da Moon presente nel backstage - sia con The Who stessi. Celebre l'esplosione della sua stessa batteria durante il debutto televisivo della band in America al The Smothers Brothers Comedy Hour con 'My Generation' che quasi fece volare dal palco gli stessi Who e creò problemi tecnici, lo svenimento dell'attrice Bette Davis ospite dello show e probabilmente il primo, vero problema d'udito di Pete Townshend. Per fortuna, ogni tanto, si trattava di puro divertimento senza senso come lo scherzo dei pantaloni con una gamba messo in scena in combutta con Larry Smith dei Bonzo Dog Doo Dah Band. L'amico era solito entrare nei negozi di una nota catena di vestiti e chiedere un paio di pantaloni per poi poterne testare la resistenza aiutato da Keith Moon. I due tiravano le gambe fino strappare i pantaloni  a metà davanti gli occhi della sorveglianza prima del tocco di genio: il loro autista entrava nel negozio esclamando "Ma sono davvero dei pantaloni a una gamba? E' proprio quello che stava cercando!", pagava e toglieva il disturbo. 

Profumo di Coldplay

Nonostante l'aspetto dei Coldplay non esclami 'siamo dei giocherelloni!' da tutte le parti, la band di Chris Martin si è dilettata spesso con scherzi vari nei confronti dei fan, ovviamente innocui. Qualche anno fa il sito ufficiale della band annunciò la decisione di lanciare un profumo chiamato 'Angst' riportando anche le parole di Martin: "Volevamo farlo da molto tempo, alle persone piace avere un buon profumo e abbiamo pensato di poter essere di aiuto" rivelando anche che la confezione sarebbe stata disegnata dal loro produttore, Brian Eno, e che gli ingredienti, provenienti da fornitori del commercio equo e solidale, sarebbero stati 'sangre, sudor and lagrimas', sangue, sudore e lacrime. Per l'occasione venne pubblicato anche un manifesto pubblicitario con il chitarrista Jonny Buckland trasformato in modello dagli addominali scolpiti.


Elton John, il gorilla ed Iggy Pop


Nel 1973 Elton John - all'epoca tra i più grandi artisti del mondo, erano gli anni di "Goodbye Yellow Brick Road" - decise di recarsi a. Richard's Club, un piccolo locale di Atlanta, per dimostrare il suo amore agli Stooges di Iggy Pop che si esibivano quella sera e rendere omaggio a una delle band più importanti dell'underground che avrebbe anche voluto mettere sotto contratto per la sua etichetta. Peccato che la popstar inglese pensò bene che il modo migliore di farlo fosse con addosso un costume da gorilla e Iggy - che era ancora reduce dai bagordi della notte precedente e ben poco presente a se stesso - pensò di essere ancora sotto effetto delle sostanze e di avere le allucinazioni, o forse no. Nel dubbio Iggy andò di matto e cercò di scacciare, con gli sguardi, il gorilla gigante. Fortunatamente Elton ebbe la prontezza di mostrare il suo vero volto appena prima che la situazione degenerasse e una volta tranquillizzatosi, Iggy si mise tranquillamente a ballare sul palco con il suo amico peloso.


Gli stunt dei Metallica e il picnic dei Linkin Park

Potevano mancare i Metallica? Certo che no, e la mente non può che andare ai concerti del 1997 in Texas in cui - nel bel mezzo di Enter Sandman - il pubblico vide il palco crollare, membri della crew precipitare, altri correre avvolti dalle fiamme e lo stesso James Hetfield gettarsi a terra nella speranza di salvarsi. Scene di panico e urla per i presenti prima che i Metallica fermino tutto per svelare l'accaduto: è tutto uno scherzo e parte delle registrazioni di un nuovo DVD della band che sarebbe uscito un anno dopo con il titolo "Cunning Stunts", cioè 'Stunt subdoli'. Nonostante per i presenti debba essere stato poco divertente al momento, i Metallica hanno pensato che fosse una grande idea replicare in qualche modo l'accaduto, come un tributo, in uno show messicano del 2012. A volte, però, anche i four horsemen sono stati vittima di scherzi, o almeno è quello che racconta Mike Shinoda dei Linkin Park. Parlando di un tour del 2003, Shinoda ha raccontati in un'instervista: "Penso che i Metallica fossero nel bel mezzo di Master Of Puppets e noi siamo saliti sul palco con cestini da picnic e sandwich e mentre suonavano ci siamo seduti lì a fare un picnic. Chester Bennington andava avanti e indietro con lo skateboard mentre noi tiravamo fuori la spremuta d'arancia".



I Black Sabbath e il castello infestato (dai compagni)

I Black Sabbath sono universalmente conosciuti come maestri dell'occulto e tra le prime band ad introdurre tematiche macabre all'interno del rock. Lo scenario del maniero gallese di Clearwell Castle sembra, quindi, quello perfetto per ambientare l'episodio riguardante la band di Ozzy Osbourne che si trovava, con gli altri, nell'edificio per scrivere quello che poi sarebbe diventato l'album "Sabbath Bloody Sabbath". L'edificio del diciottesimo secolo era già abbastanza inquietante di suo e Tony Iommi giura di aver incontrato dei fantasmi aggirarsi per le sale del castello ma, molto probabilmente, si trattava solo di qualche scherzo del buon Ozzy che aveva nascosto sotto il suo letto un regitratore nel quale aveva inserito un nastro con dei suoni strani solo per far spaventare nel bel mezzo della notte Iommi che, di contro, recuperava sugli altri compagni. Il chitarrista, infatti, recuperò un manichino che lanciò dal terzo piano mentre Bill Ward e Geezer Butler, ubriachi, stavano rientrando. Sempre Ward fu preso di mira quando gli altri gli misero uno specchio accanto alla faccia mentre dormiva terrorizzandolo quando, al risveglio, vide il suo volto riflesso deformato. 



Primo aprile : 5 scherzi fatti  dai musicisti verso fan e compagni di band