23 gennaio 2025

1979, la nostalgica adolescenza degli Smashing Pumpkins

Tra i brani più amati degli Smashing Pumpkins, 1979 parte dall'esperienza di Billy Corgan per raccontare la nostalgia dell'adolescenza a livello universale

1979 è una delle canzoni più note degli Smashing Pumpkins, pubblicata come singolo dall'album capolavoro "Mellon Collie and The Infinite Sadness" nel gennaio del 1996.

Il doppio album del 1995, terzo lavoro in studio per la formazione di Billy Corgan, è uno degli album simbolo degli anni '90, in grado di unire racconti personali a fiction, suoni intimi a esplosioni furiose.

Due facce della stessa medaglia, frutto della mente di Billy Corgan che in 1979 porta in musica la sua adolescenza.

La nostalgia per gli anni che furono, il ricordo della giovinezza e un'atmosfera sognante fecero diventare il brano un fan favorite e una delle più sognanti e iconiche tracce degli anni'90.




Ma qual è la storia di 1979?

Il secondo singolo da "Mellon Collie and the Infinite Sadness" venne scritto da Corgan dopo che gli Smashing Pumpkins conclusero il tour in supporto a "Siamese Dream".

Sempre molto prolifico, l'artista di Chicago realizzò ben 50 canzoni per quello che sarebbe stato il lavoro successivo, con l'idea di farne un doppio album come il "White Album" dei Beatles.

L'idea di fondo era più o meno la stessa quella dei Fab Four: realizzare una raccolta di canzoni che riuscissero ad essere completamente diverse tra di loro, a volte anche in modo diametralmente opposto, ma che allo stesso tempo risultassero coerenti.

E proprio in termini di suono '1979' fu una svolta importante e segnò un radicale allontanamento dai riff travolgenti e grunge dei primi dischi di Corgan. Niente più acidità tra le corde ma un nostalgico e sognante ricordo che alla psichedelia più violenta e garage sostituì un'atmosfera quasi shoegaze e dreampop.

Una dimostrazione di maturità da parte degli Smashing Pumpkins che erano arrivati al punto di poter sperimentare con la loro musica senza perdere una loro identità ben definita.

1979, la nostalgica adolescenza degli Smashing Pumpkins

Un nostalgico inno alla giovinezza

Scritta dal frontman Billy Corgan, la traccia cattura la malinconica nostalgia e l'energia sconfinata della giovinezza, fondendo rock alternativo con trame sognanti ispirate allo shoegaze.

I suoi testi introspettivi, la produzione atmosferica e i temi universali hanno consolidato il suo posto nel pantheon della musica alternativa degli anni '90.

Corgan ha scritto la canzone come una riflessione semi autobiografica della sua adolescenza, concentrandosi in particolare sulle esperienze vissute crescendo nella periferia di Chicago alla fine degli anni '70.

Se l’anno 1979 si riferisce specificamente a quando l'artista aveva 12 anni, la canzone trascende ogni momento specifico, evocando un senso universale di nostalgia e libertà giovanile.

Il testo di "1979" approfondisce la natura fugace della giovinezza e il passaggio agrodolce del tempo: l'immaginario della vita suburbana - bambini che guidano senza meta, in fuga dalla quotidianità e a caccia di avventure - consegna immagini dell'adolescenza in grado di parlare a tutti, pur partendo da un racconto personale.




Da una demo debole al successo

Dal punto di vista della produzione, "1979" segnò un allontanamento dalle influenze grunge più pesanti della band. Abbracciava un suono più etereo ed elettronico, ottenuto attraverso una combinazione di drum machine in loop, toni caldi di chitarra, sottili strati di sintetizzatore e un sample della voce di di Corgan ripetuto per tutta la durata.

Prodotto da Flood e Alan Moulder, il brano è diventato uno dei singoli più radiofonici dell'album pur mantenendo l'introspezione e la profondità emotiva tipiche della band e lo stesso Corgan ne parla come della canzone più intima del disco.

Pur non abbracciando pienamente il suono che verrà, è attraverso 1979 che Corgan cominciò a lasciar intendere la direzione che avrebbero preso gli Smashing Pumpkins pochi anni dopo quando, con l'abbandono del batterista di Jimmy Chamberlin, realizzarono un lavoro oscuro e incentrato sulla drum machine come "Adore".

Fu Flood che spinse Corgan a lavorare maggiormente sulla prima versione della canzone, intitolata Strolling, che, a detta sua, non era abbastanza buona da garantirsi un posto nella tracklist dell'album.

Il leader dei Pumpkins si concentrò al massimo nel prendere quei pochi accordi e farne qualcosa di valido e, dopo aver trascorso tutta la notte a rielaborare la traccia, sorprese tutti con la nuova versione che spinse il produttore a inserirla subito in scaletta.

"1979" fu un successo sia di critica che commerciale, raggiungendo la top 20 della Billboard Hot 100 e guadagnandosi una nomination ai Grammy per la migliore performance rock di un duo o di un gruppo con voce. Il video musicale, diretto da Jonathan Dayton e Valerie Faris, è diventato altrettanto iconico. Descrivendo una giornata nella vita di adolescenti di periferia, il video si integra perfettamente con i temi della canzone di esplorazione giovanile e ribellione. Il suo stile visivo, caratterizzato da una tonalità calda e nostalgica, rimane memorabile decenni dopo.