28 marzo '76-'96. Le date del destino per Phil Collins

Vent'anni da cantante dei Genesis. Poi la malattia. E questa estate il grande ritorno live

Se c'è una data che Phil Collins deve mettere in evidenza nelle proprie biografie, è quella del 28 marzo. In quel giorno, a venti anni di distanza, si apre e si chiude la sua carriera come cantante dei Genesis. È il 1976 quando la band inaugura il suo primo tour americano senza il dimissionario Peter Gabriel: Phil prende il suo ruolo al centro del palco e la batteria viene affidata al virtuoso Bill Bruford (Yes, King Crimson). Nel 1996, per la congiunzione astrale del calendario, Collins annuncia la sua uscita dal gruppo, confortato anche dal successo solista planetario. Tornerà con i vecchi compagni solo nel 2007, in occasione di un clamoroso tour che transiterà anche in un Circo Massimo stracolmo. Ma gli ultimi tempi non sono stati semplici per il 65enne performer, sia dal punto di vista familiare (un devastante e onerosissimo divorzio nel 2008 con la terza moglie Oriane, con la quale è tornato a convivere solo di recente) che sanitario. Collins ha infatti gravi problemi di udito, causati dalla sua attività live, e dopo un intervento chirurgico ha il braccio e il piede destro divenuti quasi insensibili, tanto da rendergli impossibile tornare dietro i tamburi. Dopo il ritiro dalle scene nel 2011, l'artista si cura con delle scariche elettriche, ma la batteria è off-limits.

A provvedere alle bacchette nei nove concerti dell'estate prossima sarà il figlio Simon, mentre è molto probabile che Phil salirà sul palco appoggiandosi al bastone. I cinque show alla Royal Albert Hall tra il 4 e il 9 giugno hanno registrato il sold out in soli 15 secondi, poi sarà la volta di Colonia e Parigi, fino all'appuntamento clou di Hyde Park il 30 giugno, con gruppi di supporto come i New Power Generation di Prince, Blondie, Starsailor, Mike & the Mechanics, Kc & the Sunshine Band. Durante la sua carriera Collins ha venduto 150 milioni di dischi. Nell'autunno scorso ha pubblicato l'autobiografia "Not Dead Yet" in cui ha rivelato tra l'altro la partecipazione all'album "All Things Must Pass" di George Harrison (ma il suo contributo alle percussioni non fu incluso nel missaggio finale) e il desiderio di abbandonare i Genesis per entrare a far parte degli Who orfani di Keith Moon. Ma Pete Townshend aveva già ingaggiato Kenny Jones, e Phil restò a bocca asciutta.

Phil Collins - Sussudio (Official Music Video)

Tags