23 maggio 2019

A San Francisco un tecnico ha avuto un trip riparando un synth

Il cinquantenne Eliot Curtis si è imbattuto in una strana incrostazione su uno strumento appartenuto all'ingegnere dei Grateful Dead

La notizia del giorno arriva dagli Stati Uniti e narra del cinquantenne riparatore Eliot Curtis, tecnico per la KPIX Television di San Francisco, che si è trovato davanti a un inconveniente tecnico alquanto inaspettato. L'uomo ha deciso di dare nuova vita a un synth analogico Buchla Model 100 che da una cinquantina di anni giaceva in una fredda sala della Cal State University East Bay. Tra un circuito e un cacciavite, Curtis ha trovato un'incrostazione che ha tentato di rimuovere a mani nude dopo aver spruzzato dello sgrassatore ma dopo meno di un'ora è partito per un trip acido durato circa nove ore. 

La risposta allo strano fenomeno è più semplice del previsto: il residuo cristallino in questione non era nient'altro se non LSD, ancora potente dagli anni '60, che ha fatto effetto attraverso la cute. A quanto pare lo strumento apparteneva ad Owsley Stanley, ingegnere del suono dei Grateful Dead - tra le band più importanti dell'ondata psichedelica 60's - e grande amico del creatore Don Buchla che, accidentalmente, è stato anche uno dei più ferventi rappresentati della controcultura 60s e i suoi synth sono finiti anche in un vecchio furgone di proprietà dal sostenitore dell' LSD Ken Kesey.

A San Francisco un tecnico ha avuto un trip riparando un synth