24 agosto 2020

AC/DC, Angus Young: "A volte il palco mi terrorizza ancora"

Il leader degli AC/DC concede una lunga intervista a Guitar World in cui parla del rapporto con il palco, delle sue influenze e e di Back in Black

Angus Young, chitarrista, leggenda del rock e unico membro fondatore degli AC/DC rimasto in formazione dopo la morte di suo fratello Malcolm Young tre anni fa, ha concesso una lunga intervista a Guitar World in occasione dei 50 anni di Back in Black.

Parlando con la rivista americana Angus, 65 anni, ha raccontato di come sia ancora innamorato della sua chitarra, dell'influenza della musica blues e del suo rapporto con il palco.

Angus, il blues e le donne

Parlando delle sue prime influenze Angus racconta di quanto impatto abbia avuto la musica blues, pur concentrandosi sugli aspetti meno malinconici del genere: "Non mi sono mai piaciuti molto gli elementi tristi del blues, anche se ci sono grandi canzoni tristi. Ho sempre preferito le cose più allegre, come Muddy Waters, anche se magari stava cantando della sua donna che fuggiva via con un diciannovenne della Florida, avrebbe comunque trovato un elemento di umorismo nella vicenda.

Ancora oggi non ascolto cose nuove, quando entro in auto metto subito Muddy Waters, anche se l'ho ascoltato quattrocento volte, oppure Chuck Berry, ora tutto suona carino, senza ronzii, mi piace il runore delle valvole quando si scalda l'amplificatore, è pura energia!"

A proposito di donne i primi anni per Angus non sono stati facilissimi nonostante la presenza di una spalla devastante come Bon Scott: "Ho passato qualche serata selvaggia nel corso degli anni ma il più delle volte erano gli altri ad averle al posto mio. Per colpa dell'uniforme da scolaretto alcune donne avevano la tendenza a volermi fare da madre, e poi sono basso quindi pensavano fossi carino, incontravo un sacco di ragazze ma non molte che volessero andare a casa con me. A me comunque interessava solo suonare, non pensavo al post concerto. Del resto non c'è nulla di sexy in uno scolaretto, no?"

E su Bon Scott aggiunge: "Bon è entrato con noi non giovanissimo ma aveva in corpo più giovinezza lui che quelli con la metà degli anni. Era il suo modo di pensare e ho imparato molto da lui. Mi diceva sempre: Guarda quello che faccio e non farlo mai".

Il nervosismo prima di salire sul palco

Nonostante Angus Young sia una vera e propria leggenda del rock, uno dei chitarristi più celebrati nella storia della musica con migliaia di concerti alle spalle, il timore nei confronti del palco dei primi anni di carriera non è mai davvero andato via:

"Ancora oggi, a volte, prima di salire sul palco sono spaventato ma devi farti forza nella testa, dare a te stesso un bel calcio nel culo. Di solito una volta che ho indossato la mia uniforma mi sento bene, sono teso, nervoso ma non nel panico totale. Almeno non devo truccarmi. A volte sono piegato dal ridere quando cerco di essere lo scolaretto ma, a causa del nervosismo, inciampo e magari vado in bagno e dimentico anche di tirarmi su la zip. Prima di salire sul palco l'ultima cosa che faccio è sempre una pisciata e una sigaretta"

Back in Black

A luglio Back In Black, il primo album degli AC/DC con Brian Johnson dopo la morte di Bon Scott, ha compiuto 50 anni, un traguardo importante per uno dei dischi più famosi nella storia del rock che Angus ricorda come volesse essere un tributo al primo cantante: "Tutto Back in Black è stata una nostra dedica a Bon, ed è per questo che la copertina era tutta nera e perché il disco inizia con le campane, qualcosa di sobrio e completamente diverso rispetto a tutto ciò che avevamo fatto fino a quel punto" e a proposito di Brian Johnson che di Scott prese il posto aggiunge: "Quando dovevamo fare le audizioni per un nuovo cantante chi arrivava ci chiedeva come fare a cantare su tutto quel rumore e noi gli dicevamo che non doveva cantare ma urlare. Brian Johnson, ho sempre detto che canta come se qualcuno gli fosse passato con un camion sul piede e, proprio come Bon, ha un grande senso dell'umorismo. Brian ha registrato un sacco di materiale ottimo con la band, Back In Black è sicuramente uno degli album migliori ma anche For Those About To Rock, mi fa ancora venire la pelle d'oca".

Il ritorno degli AC/DC

Intanto si attende con grande impazienza il ritorno degli AC/DC che in formazione dovrebbero schierare proprio Brian Johnson per la prima volta dopo il suo addio alla band nel 2016 per i problemi all'udito. Nei mesi passati chi è stato tra i più propensi a parlare del ritorno degli AC/DC è stato un amico della band, il cantante dei Twisted Sister Dee Snider eun mese fa ha ribadito la sua convinzione che il fatidico momento è stato solo posticipato a causa del COVID-19. Durante un'intervista Snider ha detto: " So che ci sarà un disco ma, come è successo con più o meno tutti nell'industria musicale, è stato messo in stand by in attesa si calmino le acque. Credo che stiano organizzando un tour per accompagnare il nuovo album e so che non vogliono fare le cose online, sono dei vecchi bastardi come me e sanno che dovrà essere un tour degli stadi."

AC/DC, Angus Young: "A volte il palco mi terrorizza ancora"

AC/DC - Back In Black (Official Video)