AC/DC, Brian Johnson spiega perché non ha mai votato

Il frontman della rock band australiana ha parlato della sua scelta di non votare e del suo pensiero anti politico

La voce degli AC/DC Brian Johnson ha parlato delle sue posizioni politiche in un'intervista al The Telegraph.

Johnson, che sta promuovendo la sua autobiografia "The Lives Of Brian" uscita poche settimane fa, ha voluto mandare a quel paese tutta la classe politica, spiegando anche il perché si sia sempre rifiutato di andare a votare.

Brian Johnson vuole la rivoluzione e questo pensiero è quello che sta alla base delle posizioni politiche del frontman degli AC/DC.

La rivoluzione politica di Brian Johnson

La rockstar britannica in queste settimane sta concedendo molte interviste per promuovere la sua autobiografia "The Lives Of Brian" e, parlando con The Telegraph, ha voluto spiegare la sua visione.

La voce di classici come 'Back In Black' ha infatti dichiarato di non essere mai andato a votare e di avere delle idee politiche che potrebbero dare il via ad una rivoluzione.

Il più grande amore di Johnson dopo la musica rock sono le auto e, parlando della sua passione per i motori, il cantante degli AC/DC si è lanciato in un attacco verso la classe politica e la promozione delle auto elettriche.

In tutto il mondo l'attenzione alla sostenibilità prevede una direzione verso la sempre maggiore diffusione delle auto elettriche nei prossimi anni ma per Johnson questo processo è sbagliato: "Le auto elettriche non sono il futuro. Sono sporche e lo sarà anche il doversene sbarazzare. Ora tutti parlano di elettrico solo perché sono i politici a voler sembrare attenti all'ambiente agli occhi delle persone. Andassero a fare in culo, tutto questo non ha senso".

Johnson ha poi espresso il suo disprezzo per la classe politica, spiegando il motivo che lo ha spinto a non votare mai in tutta la sua vita: "La gente mi dice che è colpa mia ma rispondo che no, è colpa loro se hanno votato questi cretini. Cosa succederebbe se entrambi i candidati ottenessero zero voti? La rivoluzione, ecco cosa succederebbe. E così la gente giusta potrebbe salire al governo".

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La verità sui testi di Back in Black

In questo periodo di grandi dichiarazioni, Johnson ha parlato anche delle voci che volevano Bon Scott come vero autore dei versi di Back In Black, primo album con Johnson alla voce registrato proprio dopo la morte di Scott.

L'argomento è toccato anche nell'autobiografia "The Lives Of Brian" in cui il cantante degli AC/DC dice: "C'ero io dall'altra parte della penna. Ero io che scrivevo ogni giorno e tutte le notte, con in mano solo il titolo. Ecco ciò che è successo. Questa è la verità e spero di mettere fine a queste voci".

La questione era stata tirata in ballo da un giornalista australiano, Jesse Fink, secondo cui Scotte avesse già scritto tutti i testi dell'album prima della sua morte.

Parlando con Rolling Stone della cosa, Johnson ha spiegato che l'approccio dei fratelli Young era stato quello di evitare di parlarne per dare meno risalto a Fink, cosa che ha portato a non far cessare mai davvero i rumors.

"Malcom e Angus dicevano ovviamente che erano tutte stronzate ma avrebbero dovuto dirlo anche a lui. Il loro approccio sulla questione è sempre stato quello di lasciarlo stare, di non dire nulla per non dargli ulteriore notorietà. Ma era sempre più ovvio che non potesse essere così, perché quando è morto Bon non c'erano nemmeno ancora i riff".

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