15 febbraio 2021

Alice Cooper: "Impossibile scioccare il pubblico di oggi"

Il re dello shock rock Alice Cooper racconta delle difficoltà che un progetto come quello da lui creato negli anni '60 troverebbe oggi davanti ad un pubblico impossibile da scioccare

Fare il cantante oggi è davvero un mestiere difficile, tra vendite dei dischi al minimo, concerti in stand by e un pubblico che - dice Alice Cooper - ormai è impossibile scioccare. Di shock il rocker di Detroit ne capisce qualcosa, visto che è stato proprio lui quello a portare il gusto per il macabro e il teatro per la prima volta sul palco di un concerto rock, diventando un vero e proprio riferimento per tantissimi artisti che, nel corso degli anni, sulla capacità di scioccare ci hanno costruito una carriera, come lui dal resto.
Ora le cose, però, sembrano essere cambiate e riuscire ad ottenere lo stesso effetto davanti alle platee moderne suscitando reazioni sorprese come un tempo è, secondo Alice Cooper, impossibile.

Un pubblico a prova di shock

Alice Cooper è universalmente riconosciuto come il re assoluto dello shock rock, uno che sullo stage è salito munito di serpenti, spruzzi di sangue, ghigliottine e qualsiasi cosa potesse essere utile per scatenare stupore, raccapriccio e anche un po' di sana paura nel pubblico pagante. Una carriera fatta di colpi di scena che però, dice, ormai sembra non poter più fare affidamento su trucchetti del genere come accadeva quando a metà degli anni '60 iniziò la sua avventura da musicista.
Intervistato dal The Independent, Cooper ha raccontato di come era essere Alice Cooper a quei tempi: "Davamo al pubblico esattamente tutto ciò che i loro genitori odiavano. Dal nostro punto di vista se mentre guidi hai Disneyland alla sinistra e il relitto di un aereo sulla destra, guarderai l'aereo. E noi eravamo proprio quel relitto".
Oggi, però, le cose non sono proprio lo stesso e tutti i trucchetti utilizzati un tempo da Cooper per attirare la curiosità e disgustare il pubblico non servirebbero: "Potresti tagliarti un braccio e mangiarlo sul palco che oggi non interesserebbe a nessuno. Il pubblico è a prova di shock".

Il pubblico di Detroit e le "Detroit Stories"

Alice Cooper pubblicherà fra dieci giorni il suo nuovo album "Detroit Stories", un disco interamente dedicato al sound rock della sua città e suonato esclusivamente con musicisti della 'motor city'. Nel corso dell'intervista Cooper ha spiegato il ruolo avuto proprio da Detroit nello sviluppo della sua band, cosa che poteva avvenire solo in un contesto del genere: "Avevamo un sound sperimentale e quando a questo aggiungi anche la teatralità, diventa difficile da comprendere e penso che, ad esempio, il pubblico di Los Angeles fosse terrorizzato. Per la gran parte del tempo erano sotto effetto di acidi e quando sei in quella condizione vedere Alice Cooper non è proprio la cosa migliore del mondo".

Quando la band tornò a Detroit per suonare in una serata insieme ad altre due leggende locali, Iggy Pop and The Stooges e MC5, scattò qualcosa: "La gente andò fuori di testa dopo il nsotro show, eravamo rumorosi, rozzi e loro lo apprezzarono molto. Quando poi hanno scoperto che ero di Detroit è stato il colpo di grazia, ero quello che mancava".

Intanto, in attesa di ascoltare tutto il disco, In occasione del suo 73°compleanno lo scorso 4 febbraio, Alice Cooper ha voluto regalare al pubblico la possibilità di scaricare uno dei pezzi che saranno inseriti in "Detroit Stories" dal titolo 'Social Debris'.

Prima dell'estate il nostro Nessuno ha intervistato via Zoom proprio Alice Cooper che ci ha raccontato di "Detroit Stories" e di alcuni aneddoti incredibili che coinvolgono anche John Lennon e Salvador Dalì.

Per rivivere tutta l'intervista di Alice Cooper a Radiofreccia andate qui


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