12 novembre 2020

Alice Cooper presenta "Detroit Stories"

Uscirà a febbraio il nuovo album dedicato da Alice Cooper al sound della sua Detroit. Ad anticiparlo la cover di 'Rock'n'Roll' dei Velvet Underground

Alice Cooper ha annunciato ufficialmente la data di pubblicazione del tanto chiacchierato album del ritorno "Detroit Stories". Il disco è un omaggio alla città natale del re dello shock rock, la 'motor city' Detroit che è celebrata in un album scritto e suonato da gente di Detroit, a Detroit, per gli abitanti di Detroit.

Rock'n' Roll

Detroit Stories uscirà il prossimo 26 febbraio su earMusic e sarà anticipato da una cover di 'Rock'n'Roll' dei Velvet Underground. Pur essendo la band di New York e legata in maniera indissolubile con la scena artistica della 'Grande Mela', "Rock'n'Roll" è stata  scritta e registrata da Lou Reed a Detroit. Tempo dopo è stata riarrangiata dalla leggenda locale Mitch Ryder e i suoi Detroit in una versione che sarà poi ripresa anche dalla Runaways nel loro album di debutto. La cover piacque così tanto a Lou Reed che chiese al chitarrista della band, Steve Young, di andare a suonare con lui.


Detroit Stories

Primo lavoro dai tempi dell'EP "Breadcrumbs", il disco tributa l'unica città americana che, secondo Alice, ha incorporato l'hard rock, e lo fa con una serie di musicisti che hanno il suo stesso background come il chitarrista di una delle formazioni culto della città, Wayne Kramer degli MC5, il batterista Johnny Bee Badanjek dei Detroit Wheels da cui nacquero i Detroit, i Motor City Horns e altri musicisti del posto. All'interno anche, con il titolo cambiato, l'inno anti coronavirus 'Don't Give Up' che  è stato tra le Top 20 di Radiofreccia (e ha anche un cameo della nostra TiTania) e che qui troviamo con il nome di 'Hanging On By A Thread (Don’t Give Up) ' in richiamo ai versi del ritornello.

Alla produzione Bob Ezrin che nel 1970 raggiunse Alice in una fattoria nei sobborghi di Detroit per lavorare con lui abbandonando la Los Angeles troppo lontana dalla vera identità del rocker con la passione del rock e gli occhi bistrati di nero.

Detroit Stories è disponibile su CD, CD+DVD Digipak, CD Box Set (che include CD, Blu-ray, T-shirt, una mascherina, una torcia e 3 sticker), e doppio vinile Gatefold dal 26 febbraio su earMUSIC.

Il DVD e il Blu-ray mostrano l’incredibile live performance “A Paranormal Evening At The Olympia Paris” per la prima volta su video. Con l’intera scena live ferma a causa del covid-19, Alice Cooper ha sentito il bisogno di condividere i suoi ultimi spettacoli con i fan, sperando di poter tornare presto in tour.

Questa la tracklist dell'album:

1. Rock ‘n’ Roll

2. Go Man Go (Album Version)

3. Our Love Will Change The World

4. Social Debris

5. $1000 High Heel Shoes

6. Hail Mary

7. Detroit City 2021 (Album Version)

8. Drunk And In Love

9. Independence Dave

10. I Hate You

11. Wonderful World

12. Sister Anne (Album Version)

13. Hanging On By A Thread (Don’t Give Up)

14. Shut Up And Rock

15. East Side Story (Album Version)


Il sound di Detroit

Come ribadito da Alice Cooper quando lo abbiamo intervistati alcuni mesi fa, era Detroit la vera città del rock

"In America il suono di Los Angeles è sempre stato quello dei Doors, delle rock band sexy, San Francisco aveva la psichedelia di Grateful Dead e Jefferson Airplance, New York era i Young Rascals - ha raccontato Alice Cooper a Nessuno nell'intervista via Zoom che trovate a fondo pagina - Detroit era la capital dell'hard rock: c'era Iggy Pop, io, Ted Nugent, Bob Seeger, MC5, tutte le band , non c'era spazio per il soft rock".

A Detroit, dice una nota stampa, Ezrin allenò la band per 10 ore al giorno per fargli raggiungere il sound che li avrebbe resi famosi. Ogni volta che eseguivano perfettamente una canzone, i detenuti dell'ospedale psichiatrico applaudivano divertiti. "Detroit era il centro della scena Heavy Rock in quel periodo,” spiega Alice, “All’Eastown si esibivano Alice Cooper, Ted Nugent, gli Stooges e gli Who per per 4 dollari! Il weekend successivo al Grande beccavi MC5, Brownsville Station e Fleetwood Mac, o Savoy Brown e Small Faces. Non potevi fare soft-rock altrimenti ti avrebbero preso a calci. Non c’era posto negli Stati Uniti di cui sentirsi parte (sia musicalmente che dal punto di vista dell’immagine), Detroit era l’unico luogo che riconobbe il tipico sound hard rock e i nostri spettacoli folli dal vivo. Detroit era un porto sicuro per gli emarginati...eravamo a casa.”



Alice Cooper presenta "Detroit Stories"

Alice Cooper interview @RadioFreccia

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