07 aprile 2020

Alice Cooper: "Vorrei intervistare Bob Dylan"

Il rocker americano presenta un nuovo podcast e parla delle tante interviste fatte nella sua vita

Intervistato da Forbes a proposito del suo nuovo podcast, Alice Cooper ha parlato delle tante interviste che ha registrato in carriera e che ora si trova a dover riscoprire e commentare, e anche di una artista con il quale non è mai riuscito a scambiare quattro chiacchiere ma al quale vorrebbe porre tante domande: Bob Dylan.

"Chi non vorrebbe intervistare Bob Dylan? - ha detto il re degli shock rocker al giornalista Steve Baltin - Io non l'ho mai fatto. Qualcuno una volta mi ha detto che non usa un gobbo, ci sono 400 canzoni e tutti i membri della band deve sapere ogni singola canzone perché lui non gli fornisce solo una setlist da suonare ma si stanca di una canzone e dice 'Sad Eyed Lady Of The Lowlands' e loro devono conoscerla. Se non usa un gobbo è una delle memorie più incredibili di tutti i tempi. Mi hanno detto che non ne fa utilizzo e gli chiederei se è vero perché io, in quanto cantante, senza mi sentirei totalmente perso. E conosco le canzoni, ma voglio ancora averlo lì. Quindi gli chiederei se davvero funziona così e se suona al momento quello che vuole suonare".

Cooper, che attualmente si trova in Arizona dove - "almeno i campi da golf sono aperti e vogliono che la gente faccia attività all'aperto e questo è l'unico sport che non prevede contatto con gli altri" - ha anche raccontato della sensazione data dal riascoltare interviste fatte anni prima:

"Delle volte ascolto e penso: guarda un po' cosa è successo nel frattempo! Magari qualcuno immaginava di avere una hit o che il disco dell'epoca fosse il loro maggior successo e invece niente, oppure altri non si aspettavano di avere così tanto successo. Ma più che soffermarsi su cosa non è mai accaduto, credo sia divertente lasciare che lo faccia il pubblico. Ma, ad esempio. sono sicuro che Brian Johnson degli AC/DC non si aspettava di perdere l'udito. Parlava di quanto amasse suonare dal vivo e diceva che non vedeva l'ora di tornare sul palco e due anni dopo non ci sente più. Chi lo avrebbe mai detto? Come se dicessi a me del 2005 ce il più grande atleta uomo del mondo sarebbe diventato donna, che Bill Cosby sarebbe diventato un violentatore e Donald Trump sarebbe diventato presidente. Ti avrei risposto: in che mondo vivi? Quello è un romanzo di Kurt Vonnegut, non la realtà. E invece tutta quella roba è successa davvero. Se qualcuno avesse detto: c'è qualcosa di talmente piccolo che nessuno può vederlo che sta fermando il mondo intero per tre o quattro mesi. Si tratta di un alieno? No, di un virus, ma fermerà tutto il mondo. Diresti che non potrebbe mai succedere".

L'artista di Detroit torna su altri grandi personaggi incontrati nella sua carriera: "Quando intervistai Duff McKagan mi disse che non sapeva se i Guns N'Roses si sarebbero mai riformati ma che non sembrava fosse possibile. Quattro mesi dopo sono in impegnati in quello che il miglior tour che abbiano mai fatto. Non ricordavo nemmeno di aver intervistato Jimmy Page e in quell'intervista non si nominava la possibilità di remixare tutti i dischi dei Led Zeppelin e penso che all'epoca fosse ancora nell'aria la possibilità di una reunion. Tutto il mondo si chiedeva perché no. Sono ancora tutti in vita eccetto il batterista, ma c'è suo figlio che suona allo stesso modo. Si tratta ascoltare cosa non sarebbe dovuto succedere e che invece è successo, ed è un po' scioccante vedere che non abbiamo davvero il controllo su tutto".

Infine, Alice regala anche un aneddoto curioso che lo ha visto protagonista con i Pink Floyd: "

Ricordo che ero lì, seduto con i Pink Floyd nel 1968, che ascoltavamo un album di Burt Bacharach e commentavamo 'Senti questo, senti cosa ha fatto lì' perché la semplicità di quel tipo di scrittura è impossibile, scrivere canzonis semplici è davvero complicato. Poi guarda lì, hai i Pink Floyd che scrivono queste epopee musicali, hai Alice Cooper e la sua follia e entrambi siamo seduti ad ascoltare Burt Bacharach pensando: Wow! Musicalmente e liricamente nessuno è stato migliore dei Beatles e di Burt Bacharach, erano il meglio."


Alice Cooper: "Vorrei intervistare Bob Dylan"