Alice Cooper vs Gene Simmons:"Il rock non è morto"

Alice Cooper risponde al bassista dei Kiss dicendo che per gli affari che interessano a Simmons forse il rock è morto ma, in verità, è ancora là fuori

La posizione di Gene Simmons sul rock è cosa nota e si potrebbe sintetizzare con 'il rock è morto e ad ammazzarlo sono stati i nuovi modi di ascoltare la musica e giovani' posizione che, però, non trova assolutamente d'accordo Alice Cooper. Il musicista padre dello shock rock, tornato recentemente sulle scene con l'album "Detroit Stories", ha infatti detto la sua sulla questione rispondendo a distanza al bassista dei Kiss.

Gene Simmons e il mantra: "Il rock è morto"

Nel corso degli ultimi anni il bassista dei Kiss Gene Simmons si è espresso più volte sullo stato di salute del rock dichiarando che 'il rock è morto' e che il fatto di vederlo sempre meno presente a livello globale nelle classifiche, nelle nomination ai premi di settore, nelle orecchie delle persone non è un caso. "Il rock è stato ucciso perché è sempre più difficile guadagnare qualcosa dalla scrittura delle canzoni" aveva detto Simmons alcuni anni fa durante un'intervista con Esquire.

Concetto ripetuto dal Demone dei Kiss un mese fa in un'intervista radiofonica in cui aveva dato per morto il rock a causa dei giovani fan della musica che, non volendo pagare per ciò che ascoltano, hanno costretto chi vuole intraprendere una carriera a dedicarsi ad altro: £Il rock è morto in tutti i sensi e i responsabili sono i giovani fan. Avete ucciso la cosa che amate perché, nel momento in cui è arrivato lo streaming, avete spazzato via le possibilità per nuove, grandi band che sono nell'ombra e che non possono lasciare i loro lavori di tutti i giorni perché non guadagnerebbero un centesimo dal fare musica - aveva detto Simmons - Ti servono milioni, milioni e miliardi di download per riuscire a ricavare un po' di soldi. Gli assassini sono i fan e il business è morto".

Lì fuori ci sono dei ragazzini che stanno imparando l'hard rock

Intervistato da NME per parlare del suo ultimo album "Detroit Stories", Alice Cooper ha voluto dire la sua sullo stato del rock e su Gene Simmons che descrive come un grande businessman che, però, sulla questione rock ha forse una visione un po'limitata.

Parlando del bassista dei Kiss, il rocker di Detroit ha detto: "Gene Simmons? Beh, vorrei che mi facesse da commercialista perché è un grande uomo d'affari e, dal punto di vista del business dire che il rock è morto è forse un discorso valido. Però vi garantisco che proprio ora, da qualche parte a Londra, in qualche garage stanno imparando le canzoni degli Aerosmith, quelle dei Guns N'Roses. Da qualche parte c'è un gruppo di ragazzini che sono lì con le loro chitarre e la loro batteria e stanno cercando di imparare l'hard rock".

Ovviamente il discorso vale anche per le altre parti del mondo: "Negli Stati Uniti è la stessa cosa - continua Alice Cooper - ci sono un sacco di giovani band che vogliono riportare in vita tutta l'idea dell'hard rock e quindi, in qualche modo, il rock è proprio dove dovrebbe essere. Non siamo nei Grammys, nel mainstream, il rock and roll è lì fuori con tutta la sua attitudine da fuorilegge".

La cosa non preoccupa Cooper, anzi: "Credo che sia come dovrebbe essere il rock and roll perché è iniziato proprio così. All'epoca eravamo tutti dei fuorilegge e poi siamo diventati mainstream ma, hey, ora ci sono i Foo Fighters, i Green Day, un sacco di grandi band rock. L'unico tipo di musica che dopo essere nata non è mai morta, se ci pensate, è proprio l'hard rock. Perché si è passato attraverso il punk, la disco, l'hip hop, il grunge, ma in mezzo a tutte queste cose c'era sempre l'hard rock. Gli Stones erano ancora gli Stones, gli Aerosmith erano ancora gli Aerosmith, Alice Cooper era sempre Alice Cooper. Siamo dei sopravvissuti perché il rock chitarristico è l'unica cosa che fra 30 o 40 anni funzionerà ancora. E penso che nel mondo della musica accadrà qualsiasi cosa ma quelle giovani band hard rock saranno sempre lì".

Alice Cooper sulla vicenda Manson

Nel corso dei suoi giri promozionali per parlare di "Detroit Stories", Alice Cooper ha parlato non solo di Simmons ma anche di un altro collega: Marilyn Manson. I due si conoscono e sono andati anche in tour insieme quindi, a chi gli chiedeva il suo parere sulla vicenda che ha visto coinvolto Marilyn Manson accusato di abusi, Cooper ha detto: "Credo sia strano, nel senso che conosco Marilyn e quando sono andato in tour con lui andavamo molto d'accordo. Non ho mai notato queste sue sfumature e, in ogni caso, le accuse restano sempre solo accuse".

Il timore di Cooper è che la vicenda possa diventare un caso mediatico prima di passare per il tribunale, proprio come era successo ad un suo caro amico, Johnny Depp, e la sua ex Amber Heard. A proposito dell'attore, che con Cooper e Joe Perry degli Aerosmith suona la chitarra negli Hollywood Vampires, Alice ha detto che, nonostante le accuse mosse dalla Heard, è convinto del carattere mite di Depp: "Johnny Depp e io siamo migliore amici e non l'ho mai visto alzare un dito su qualcuno, è una delle persone più gentili che ci siano. E tutte le sue ex fidanzate e mogli dicono la stessa cosa, quindi è davvero difficile credere che all'improvviso si sia trasformato in un mostro. Lo conosco, sono in tour con lui tutto il tempo, ed è una delle persone più gentili e innocue che abbia mai visto.Non conosco Marilyn bene come Johnny - ha poi concluso - quindi, in ogni caso, ciò che accade nella sua stanza da letto resta per me un totale mistero".

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