All The Young Dudes, il regalo di Bowie ai Mott The Hoople
Il 28 luglio del 1972 i Mott The Hoople pubblicavano All The Young Dudes, il singolo scritto da David Bowie che li salvò dallo scioglimento
Quasi 50 anni fa David Bowie consegnava ai Mott The Hoople la canzone che salvò la carriera della band diventando uno degli inni glam rock.
La crisi dei Mott
I Mott The Hoople si sono formati in Inghilterra sul finire degli anni '60 e sin dal principio sembravano dei predestinati. L'omonimo album di debutto pubblicato nel 1969 fu un successo in termini di critica e, grazie anche alla buona reputazione live, gli consentì di guadagnare un buon seguito di fan fedeli.
I dischi successivi, però, non portarono la band di Ian Hunter verso le vette della classifica e il flop commerciale degli album "Mad Shadows" e "Brain Capers" mise in crisi la band. Dopo un tristissimo show in Svizzera all'interno di una pompa di benzina in disuso e la cancellazione di un tour nel Regno Unito i Mott si erano convinti che non aveva più senso andare avanti.
Tra i fedeli fan della prima ora c'era però anche un personaggio che proprio in quei mesi stava iniziando a farsi definitivamente strada nel mondo del rock, un certo David Bowie.
Bowie ammirava il lavoro dei Mott The Hoople che, confusi dalla situazione e indecisi sul futuro, erano arrivati ad una fase di stallo.
Proprio dal quasi scioglimento della band arrivò il gancio con Bowie. David aveva inviato ai Mott una demo di 'Suffragette City' proponendo loro di registrarla come singolo. Sulla cassetta c'era il suo numero di telefono e il bassista Peter Overend Watts lo chiamò per comunicargli che il brano gli sembrava troppo lontano dal loro stile e che, in ogni caso, la band si stava sciogliendo.
L'intervento di Bowie
Per Bowie lo scioglimento dei Mott The Hoople era fuori discussione e avrebbe risolto lui la questione in qualche modo, magari trovando proprio quella hit che avrebbe permesso alla band di respirare e raggiungere finalmente le classifiche inglesi.
Se Suffragette City non aveva fatto breccia nei cuori dei Mott, Bowie la pubblicherà poco dopo come b-side del singolo Starman e poi all'interno dell'album capolavoro "The Rise & Fall Of Ziggy Stardust And The Spiders From Mars", serviva altro.
Nel giro di due ore Bowie scrisse un altro brano, chiamò Watts dandogli un appuntamento: "Dopo la nostra telefonata ho scritto un pezzo, penso sia fantastico".
All The Young Dudes
Il manager di Bowie, Tony DeFries, mise sotto contratto i Mott The Hoople mentre David incontrò Watts un paio di giorni dopo per suonargli la canzone in acustico, ancora da completare: era All The Young Dudes.
Era la prima volta che Bowie scriveva qualcosa per un altro artista e lo fece nel modo più immediato possibile, come ricordò in un'intervista di vent'anni fa:"L'ho scritta letteralmente in circa un'ora dopo aver saputo che si stavano per sciogliere. Erano una buona band e ho pensato che fosse una cosa interessante da fare, scrivere una canzone che riuscisse a tenerli insieme".
Inutile dire che, ovviamente, Bowie riuscì nell'impresa.
Quando incontrò la band, raccontano i Mott The Hoople, Bowie era un po' nervoso con tutti i presenti nella stanza raccolti in cerchio intorno a lui mentre suonava All The Young Dudes che subito Hunter capì faceva al caso suo:"La prima cosa che vidi è che potevo cantarla, anche perché non sono un cantante universale. La seconda è che, senza dubbio, era una grande canzone".
Ora non serviva altro che registrare All The Young Dudes e tentare la scalata al successo ma, prima di farlo, DeFries doveva trovare il modo di liberare i Mott dal contratto che li legava alla Island.
Le registrazioni
Intanto, nel bel mezzo della notte e in completa segretezza, il 14 maggio 1972 Ian Hunter e tutti i Mott The Hoople si chiusero agli Olympic Studio di Londra per iniziare le registrazioni.
Dall'altra parte del vetro, nello Studio 2 c'erano David Bowie e Mick Ronson che, con il tecnico Keith Harwood, si sarebbero occupati della produzione.
Bowie buttò giù una traccia vocale per Hunter ma dopo le prime registrazioni non era ancora soddisfatto, sentiva che sulla coda del brano mancava qualcosa.
Un vuoto che Hunter pensò di colmare in modo bizzarro.
Ricordando un incontro avuto pochi giorni prima in un locale, Hunter pensò di iniziare a sbraitare ripetendo esattamente le frasi dette in quell'occasione e usarle come contrappunto ai cori finali:"Mi venne in mente un incontro avuto con un disturbatore durante un concerto al Rainbow. Mi stava dando fastidio e allora gli lanciai della birra addosso. Ho semplicemente ripetuto le parole che avevo detto a lui 'Hey, you down there, you with the glasses!' ".
Un'ultima aggiunta di battiti di mani registrati dalla band chiusa stipata nel bagno degli studi su idea di Bowie, ed ecco che All The Young Dudes era pronta.
Il successo di All The Yound Dudes
All The Young Dudes fu pubblicata dalla CBS il 28 luglio del 1972 e fu un successo. Arrivò al n.3 nella classifica dei singoli più venduti del Regno Unito, al n.37 nella classifica americana di Billboard e diventò un vero e proprio inno glam rock cantato da tutti i giovani dell'epoca.
I Mott decisero che avrebbero fatto un altro album chiamato proprio All The Young Dudes e Bowie che pensò di non aver finito il suo lavoro, decise di produrlo insieme a Ronson.
Successivamente Bowie offrì ai Mott The Hoople anche un altro grande pezzo, Drive-In Saturday, ma anche questa volta Ian Hunter si rifiutò e Bowie lo inserì in "Aladdin Sane".
Lo stesso Bowie iniziò a suonare All The Young Dudes durante il tour in supporto a Ziggy Stardust mantenendola poi nel corso degli anni e pubblicandola anche ufficialmente in diversi live e compilation della sua discografia.
Bowie registrò All The Young Dudes anche in studio nel 1972 durante le sessioni per "Aladdin Sane" ma la sua versione vedrà per la prima volta la luce, in mono, solo nel 1995 all'interno della raccolta "RarestOneBowie".