L'11 febbraio 1998, Axl Rose, fu arrestato all'aeroporto internazionale Sky Harbor di Phoenix.
L'incidente è avvenuto quando il personale di sicurezza dell'aeroporto ha tentato di ispezionare il bagaglio a mano di Rose, che conteneva una preziosa opera d'arte in vetro ricevuta in dono per il suo compleanno.
Preoccupato per la possibilità che il fragile oggetto potesse frantumarsi, Rose si è agitato a tal punto da andare in escandescenza, diventando offensivo nei confronti del personale di sicurezza.
Ma il rapporto tra il cantante dei Guns N'Roses e le forze dell'ordine è lungo e tormentato e nel suo 'palmares' può vantare più di una ventina di arresti.

L'arresto di Axl Rose all'aeroporto di Sky Harbor
Dopo aver insultato gli agenti, la voce dei Guns N'Roses sarebbe poi passato ai fatti. Secondo i rapporti presentati dalla polizia, Rose avrebbe alzato i pugni, imprecando e ha minacciato gli agenti, dicendo a un certo punto: "Vi manderò KO a pugni proprio qui e proprio ora!".
A causa del suo comportamento aggressivo la sicurezza dell'aeroporto contattò la polizia che arrestò Rose con l'accusa di condotta disordinata.
Un reato minore, quello di cui venne accusato il cantante dei Guns N'Roses, che non gli impedì di venire rinchiuso nella prigione di Madison Street, dalla quale venne rilasciato poche ore dopo.
Il suo addetto stampa, Bryn Bridenthal, ha descritto l'incidente come un "semplice malinteso", spiegando che Rose stava semplicemente cercando di proteggere un fragile ricordo e ha avuto una "normale reazione quotidiana" alla situazione.
Bridenthal minimizzò l'accaduto dicendo che il fraintendimento era derivato dalla volontà dell'artista di proteggere un regalo dal grande significato sentimentale che ha causato una reazione particolarmente emotiva.