26 gennaio 2022

Beatles, Julian Lennon vende memorabilia della band come NFT

Anche i Beatles diventano NFT in un'asta organizzato da Julian Lennon, figlio di John, che ha trasformato in digitale la sua collezione privata

Julian Lennon, figlio maggiore di John Lennon, ha annunciato l'organizzazione di un'asta per vendere le memorabilia dei Beatles come NFT. Il musicista non ha intenzione di separarsi fisicamente dai cimeli legati a suo padre e ai suoi 'zii acquisiti' e ha quindi pensato di renderli disponibili in formato digitale. Un modo, dice Julian Lennon, di continuare a portare avanti l'eredità del padre, mostrare la sua collezione e raccontare dettagli mai sentiti prima sugli oggetti in vendita.

Gli NFT dei Beatles

Anche i Beatles diventano NFT. Julian Lennon ha deciso di trasformare la sua collezione di cimeli in Non Fungible Tokens e mettere all'asta le immagini delle memorabilia con una sua descrizione a corredo.

L'asta è organizzata dalla nota casa Julien's auctions e metterà a disposizione dei fan le versioni digitali della mantella indossata da Lennon nel video di Help, del giaccone di Magical Mystery Tour, le Gibson regalate da John Lennon a suo figlio e il testo scritto a mano da Paul McCartney di 'Hey Jude'.

"Ho collezionato questi oggetti per 30 anni e mi ero stancato di vederli lì chiusi in un caveau dove li ho messo per non rovinarli", ha detto Julian Lennon.

Il ricavato dell'asta, che sarà aperta fino al 7 febbraio, andrà in beneficenza alla White Feather Foundation di Julian Lennon, a supporto di diverse cause umanitarie e ambientali.

Beatles, Julian Lennon vende memorabilia della band come NFT

Hey Jude, il pezzo pregiato

Il pezzo che, secondo gli esperti, sarà venduto ad una cifra maggiore è ovviamente la copia digitale del manoscritto di Hey Jude che potrebbe fruttare più di 60.000 dollari.

Il brano era stato scritto da Paul McCartney proprio per Julian Lennon e inizialmente si chiamava 'Hey Jules'.

Quando Julian aveva 5 anni, nel 1968, John Lennon e su madre, Cynthia, si separarono. Quando McCartney andò a far visita a Lennon, iniziò a buttare giù quella che sarebbe diventata Hey Jude mentre era in auto.

L'intenzione di 'zio Paul' era quella proprio di consolare il piccolo Julian in un momento complicato della sua giovane vita:"Sapevo che non sarebbe stata facile per lui", ha raccontato una volta Paul McCartney, "Mi dispiace sempre per i figli dei divorziati. Mentre andavo lì mi venne in mente l'idea per la canzone".