Biffy Clyro: 4 canzoni per scoprire un’identità sonora fuori dagli schemi, tra grunge e prog

I Biffy Clyro, guidati da Simon Neil, uniscono grunge e progressive in un rock intenso, imprevedibile e personale, capace di evolvere senza perdere identità.

Il nuovo singolo dei Biffy Clyro presente nella nostra TOP20, "A Little Love", è l’occasione perfetta per ripercorrere il percorso musicale della band: una delle realtà più eclettiche, libere e sorprendenti del rock contemporaneo.

Dall’esordio ruvido, profondamente legato a grunge e alternative, alla piena maturità sonora, Simon Neil e soci hanno saputo fondere grunge, prog e melodia in una forma personale e in continua evoluzione. Una guida all’ascolto di quattro canzoni, per scoprire l’eccentricità e l’identità di un gruppo impossibile da incasellare.

Biffy Clyro: 4 canzoni per scoprire un’identità sonora fuori dagli schemi, tra grunge e prog

Grunge e Progressive

Analizzare lo stile chitarristico vivace ed eclettico di Simon Neil, frontman e chitarrista dei Biffy Clyro, è un’ottima maniera per avvicinarsi all’universo sonoro della band. Neil ha costruito l'identità musicale dei Biffy attorno a un approccio personale e imprevedibile alla chitarra. Il suo stile alterna tanto la ferocia e l’ardire del riff maker più smaliziato e casinaro, quanto il gusto e la cura del suono di chi usa la chitarra per cesellare momenti più d’atmosfera, che – attraverso armonie e soluzioni originali – valorizzano testi che, per la loro natura spesso inquieta, introspettiva e carica di energia, richiedono una cornice musicale all’altezza. Già da questo si capisce come l’anima musicale di Neil trovi equilibrio tra due coordinate, apparentemente distanti, che lui riesce a far convivere in maniera sorprendentemente armoniosa: da un lato, l’aggressività e la potenza sonora delle chitarre più cattive del rock – quelle che dal grunge si spingono verso il metal – sempre attente a rendere ogni riff, anche il più monumentale, funzionale alla forma canzone; dall’altro, un’anima progressive, che abbraccia strutture complesse, contaminazioni stilistiche e l’uso ricorrente di tempi dispari e soluzioni ritmiche imprevedibili. Non sorprende quindi che, tra i suoi riferimenti più evidenti, ci siano da un parte Nirvana e Soundgarden e dall’altra i Rush: un amore dichiarato per il chitarrismo alternativo di Chris Cornell e Kim Thayil, unito all'attitudine coraggiosa del prog rock che non si nega nessuna contaminazione, ricerca sonora, variazione stilistica pur di confezionare musica originale e personale. Una commistione, quella tra grunge e progressive, che trova un denominatore comune nel dono che Neil ha di contaminare tutto questo con una sensibilità pop sbilenca, a volte quasi soul, che rende la musica dei Biffy qualcosa di davvero originale: brani che esplodono, si spezzano, si ricompongono tra tutte queste sfumature, senza mai rinunciare a una linea melodica forte.

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