Billie Joe Armstrong: “Van Halen o Malmsteen? Li adoro ma troppa fatica suonare così”

SAVIOR, ultimo disco dei Green Day, è zeppo di grandi assolo di chitarra. Billie Joe Armstrong confessa la sua vocazione da Guitar Hero

SAVIOR, il quattordicesimo album dei Green Day uscito lo scorso gennaio, paragonato a tutti i precedenti lavori della band, presenta un tratto musicale saliente: lo spazio importante che il cantante e chitarrista Billie Joe Armstrong ha riservato agli assolo di chitarra. La notizia però, va oltre il fatto che Billie Joe Armstrong abbia esplorato una possibilità musicale inedita rispetto al sound tradizionale e agli arrangiamenti della band. Interessa, semmai, il tema controverso del punk e della sua ritrosia nell’accogliere preziosismi strumentali, autocompiacimenti tecnici di cui gli assolo di chitarra - appunto - sono forse la massima espressione nel rock. Perchè, dire semplicemente che nel punk gli assolo di chitarra non ci stanno e non funzionano non è solo superficiale: è profondamente sbagliato. Non fosse perché l’inno riconosciuto di tutto il punk, “Anarchy In The Uk” dei Sex Pistols di assolo di chitarra di Steve Jones ne ha addirittura due, uno dei quali, il primo è letteralmente folgorante. Ma di svisate di chitarra sono zeppi pure i dischi dei Clash…anzi, adesso stoppiamo tutti la lettura di questo articolo e ci beiamo -ancora una volta - di quello magistrale che Mick Jones snocciola su “Brand New Cadillac” (LONDON CALLING, 1979).

PHOTO CREDIT: Alice Baxley

Punk & assolo di chitarra

Fatto? Perfetto. Allora sarà chiaro a tutti che l’assolo di chitarra nel punk ci sta ma deve essere verace, autentico e sfrontato come è la natura di questo genere. Se l’assolo è un’espressione musicale rabbiosa e urgente, gesto artistico che è la stessa struttura o arrangiamento della canzone a invocare, sarà perfetto anche nel punk. Come lo è - per esempio - quello stralunato di “Smells Like Teen Spirit” suonato da Kurt Cobain nel capolavoro dei Nirvana. L’assolo nel punk stona quando non si preoccupa di mettersi al servizio della canzone e diventa mero sfoggio di abilità; quella sciccheria che nel blues, nel metal ma anche nel pop e in tanto rock, ti fa gongolare ma - esibita su un pezzo punk - è panna cotta alle ciliegie spalmata dentro a un panico con salame e formaggio.

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