Blizzard Of Ozz, la rinascita di Ozzy Osbourne
Il 20 settembre 1980 Ozzy Osbourne dimostrava di poter sopravvivere ai Black Sabbath grazie all'aiuto di Randy Rhoads nel debut solista Blizzard Of Ozz
Nel settembre del 1980 Ozzy Osbourne dimostrò per la prima volta ai suoi ex compagni di band nei Black Sabbath di essere in grado di camminare con le proprie gambe in "Blizzard Of Ozz".
Si tratta del primo album della carriera solista di Ozzy dopo essere stato licenziato dalla band con la quale ha gettato le basi dell'heavy metal.
Un lavoro solido, frutto della sua breve collaborazione con Randy Rhoads - il giovane chitarrista morirà tragicamente due anni dopo - che consegnerà ai fan dell'amatissimo artista britannico classici come Mr.Crowley e Crazy Train.
Il nuovo capitolo di Ozzy
Nel 1980, dopo la separazione dai Black Sabbath, Ozzy Osbourne si trovò a un bivio cruciale della sua carriera. Il futuro sembrava incerto per il “Principe delle Tenebre”, che aveva appena chiuso un capitolo importante della sua vita musicale. Tuttavia, quella che poteva sembrare la fine per molti, divenne un nuovo inizio per Ozzy.
Con "Blizzard of Ozz", il suo primo album da solista, Osbourne non solo risorse artisticamente, ma pose le fondamenta per una carriera che avrebbe influenzato intere generazioni di musicisti rock e metal.
Dopo il tumultuoso addio ai Black Sabbath, Ozzy era alla ricerca di una nuova direzione. Fu l'incontro con il giovane e talentuoso chitarrista Randy Rhoads a cambiare tutto. Rhoads, con il suo stile chitarristico che univa virtuosismo e melodia, divenne una componente fondamentale del nuovo sound che Ozzy voleva creare. Altri membri della formazione iniziale furono il bassista Bob Daisley e il batterista Lee Kerslake, che contribuirono in modo sostanziale alla scrittura e alla realizzazione dell'album.
L'impatto di Randy Rhoads e il successo di Blizzard Of Ozz
L’album venne registrato in pochi mesi e pubblicato nel Regno Unito il 20 settembre 1980 (e successivamente negli Stati Uniti l'anno seguente), segnando l'inizio di una nuova era nella carriera di Ozzy Osbourne. Sebbene inizialmente fosse concepito come un progetto di band, col tempo divenne chiaro che Blizzard of Ozz sarebbe stato il manifesto solista di Ozzy.
L’elemento che rende Blizzard of Ozz un album così speciale è senza dubbio il contributo di Randy Rhoads. Il suo stile chitarristico mescolava influenze classiche a un approccio heavy metal moderno e tecnico. Se da un lato Rhoads impressionava per la sua velocità e precisione, dall'altro sapeva anche creare atmosfere melodiche e complesse, dimostrando una maturità musicale rara per un chitarrista così giovane.
Rhoads è stato, per Ozzy, una sorta di mentore musicale, capace di dare forma e struttura alle idee che Osbourne aveva per il suo futuro solista. La loro collaborazione si sarebbe interrotta tragicamente nel 1982, con la morte prematura di Rhoads in un incidente aereo. Tuttavia, il suo lavoro su Blizzard of Ozz e sul successivo Diary of a Madman ha lasciato un'impronta indelebile nella storia del rock.
Blizzard of Ozz fu accolto con entusiasmo sia dal pubblico che dalla critica. L'album raggiunse il successo commerciale, vendendo milioni di copie in tutto il mondo e ricevendo certificazioni di platino negli Stati Uniti. Se inizialmente c'erano dubbi sulla capacità di Ozzy di affermarsi come artista solista dopo l'uscita dai Black Sabbath, l'album spazzò via ogni incertezza.
Oltre a rilanciare la carriera di Osbourne, l'album ha contribuito a ridefinire il ruolo del chitarrista solista nell'heavy metal, grazie all'influenza di Randy Rhoads. Questo lavoro ha dimostrato che Osbourne non era solo una voce iconica, ma anche un visionario capace di circondarsi di talenti straordinari e creare opere immortali.