24 maggio 2021

Bob Dylan compie 80 anni, cinque momenti dalla sua carriera per ricordarlo

Oggi Bob Dylan compie 80 anni, vi raccontiamo tre momenti chiave della carriera di uno dei più grandi cantautori nella storia del rock

Bob Dylan compie 80 anni oggi, lunedì 24 maggio. 80 anni in cui Dylan ha saputo elevare il cantautorato a forma di poesia, tanto da ricevere un premio Nobel per la letteratura ( senza ritirarlo), 80 anni in cui ha definito la canzone di protesta degli anni '60, in cui ha fotografato in versi la cultura americana, 80 anni in cui preso per mano il folk acustico trasportandolo nel mondo elettrico e cambiando per sempre la storia del rock.

Per festeggiare gli 80 anni di Bob Dylan abbiamo raccolto tre momenti chiave della sua carriera e altrettante canzoni per raccontare l'artista che, tra talento, sensibilità e un carattere imprevedibile e mai banale, più di ogni altro ha saputo vestire i panni di icona del cantautorato americano.

La gioventù, la ribellione e il trasferimento a New York

Il giovane Robert Zimmerman, non ancora Bob Dylan, trascorse l'infanzia e l'adolescenza in Minnesota dove iniziò ad avvicinarsi alla musica già all'età di 11 anni. 'Zimbo', come lo chiamavano gli amici', mosse i primi passi suonando il pianoforte ma ben presto si innamorò di artisti come Elvis e Little Richard che lo spinsero a procurarsi una chitarra acustica e a farsi trascinare dalla musica rock che suonava con alcune band come The Shadow Blasters, The Golden Chords e Danny And The Juniors. Proprio l'esibizione degli ultimi durante una recita scolastica, era la fine degli anni '50, fu talmente rumorosa da spingere il preside a staccare la spina.

La vera svolta arrivò quando Dylan e due amici dell'università del Wisconsin fecero l'autostop fino a New York nel 1961 per suonare e per far visita ad uno dei suoi miti e un maestro, Woody Guthrie, che era ricoverato al Greystone Park Psychiatric Hospital.

Il trasferimento a New York permise a Dylan di entrare a far parte della vibrante scena del Greenwich Village della quale ben presto diventò uno dei personaggi chiave.


Le canzoni di protesta e i diritti civili

Nella prima parte della sua carriera, Dylan si ritagliò il suo spazio tra i cantautori folk del tempo grazie ad una vena poetica e ad una sensibilità particolare nel documentare la società del tempo. A soli 22 anni e con un album già all'attivo, Dylan riuscì con il suo secondo lavoro a pubblicare un'opera che ancora oggi - dopo 80 anni - viene considerata un capolavoro, 'The Freewheelin' Bob Dylan', una raccolta di canzoni che grazie alle sue canzoni di protesta riuscì a dare voce ai diritti civili di una generazione e alle preoccupazioni dei giovani in un periodo di grandi tensioni. Basandosi sul folk standard "Lord Randall", Dylan si mise davanti alla sua macchina da scrivere e compose una poesia dal titolo 'Hard Rain's A-Gonna Fall', una 'canzone di terrore' come l'avrebbe poi descritta, un brano che con altri come 'Talking World War III Blues' e 'Masters Of War', cementò l'impegno del cantautore nella protesta.

La canzone che più di ogni altra definì Dylan come cantautore di protesta fu, però, il brano di apertura dell'album: 'Blowin' In The Wind'. Come spesso gli accadeva, Dylan la scrisse velocemente, in circa 10 minuti mentre era seduto al tavolino di un bar e senza la minima idea che in quel momento stesse nascendo uno degli inni di protesta più famosi nella storia della musica.


Bob Dylan compie 80 anni, cinque momenti dalla sua carriera per ricordarlo

La svolta elettrica di Dylan

La vera svolta alla sua vita e alla storia della musica rock, Bob Dylan la darà al Newport Folk Festival del 1965. Un calcio al passato che cambierà per sempre le sorti della musica moderna, un scelta azzardata che provocò una frattura con gli appassionati della musica folk.

Nel 1965 Bob Dylan era un vero e proprio idolo per la scena folk americana che avevano nel Newport Folk Festival un appuntamento fisso per gli appassionati che si trovarono a testimoniare dal vivo la sua decisione di virare verso un sound elettrico, quello del singolo 'Like A Rolling Stone' uscito pochi giorni prima.

Quando salì sul palco del Newport Festival Dylan non era da solo e, dopo un primo set in acustico come da tradizione, tornò nuovamente con in mano una Fender Stratocaster e si fece accompagnare da una band elettrica creata con l'aiuto di alcuni membri della Paul Butterfield Blues Bands. Il pubblico tradizionalista non la prese per niente bene e si lanciò in fischi e proteste ma con quella mossa Dylan era definitivamente entrato nell'era elettrica che, dopo aver buttato le fondamenta con il precedente album "Bringing It all Back Home", compose la trilogia elettrica e la sequenza di dischi più memorabile nella sua carriera con "Highway 61 Revisited" e "Blonde On Blonde".