Bob Dylan compie 80 anni oggi, lunedì 24 maggio. 80 anni in cui Dylan ha saputo elevare il cantautorato a forma di poesia, tanto da ricevere un premio Nobel per la letteratura ( senza ritirarlo), 80 anni in cui ha definito la canzone di protesta degli anni '60, in cui ha fotografato in versi la cultura americana, 80 anni in cui preso per mano il folk acustico trasportandolo nel mondo elettrico e cambiando per sempre la storia del rock.
Per festeggiare gli 80 anni di Bob Dylan abbiamo raccolto tre momenti chiave della sua carriera e altrettante canzoni per raccontare l'artista che, tra talento, sensibilità e un carattere imprevedibile e mai banale, più di ogni altro ha saputo vestire i panni di icona del cantautorato americano.
La gioventù, la ribellione e il trasferimento a New York
Il giovane Robert Zimmerman, non ancora Bob Dylan, trascorse l'infanzia e l'adolescenza in Minnesota dove iniziò ad avvicinarsi alla musica già all'età di 11 anni. 'Zimbo', come lo chiamavano gli amici', mosse i primi passi suonando il pianoforte ma ben presto si innamorò di artisti come Elvis e Little Richard che lo spinsero a procurarsi una chitarra acustica e a farsi trascinare dalla musica rock che suonava con alcune band come The Shadow Blasters, The Golden Chords e Danny And The Juniors. Proprio l'esibizione degli ultimi durante una recita scolastica, era la fine degli anni '50, fu talmente rumorosa da spingere il preside a staccare la spina.
La vera svolta arrivò quando Dylan e due amici dell'università del Wisconsin fecero l'autostop fino a New York nel 1961 per suonare e per far visita ad uno dei suoi miti e un maestro, Woody Guthrie, che era ricoverato al Greystone Park Psychiatric Hospital.
Il trasferimento a New York permise a Dylan di entrare a far parte della vibrante scena del Greenwich Village della quale ben presto diventò uno dei personaggi chiave.