25 luglio 2022

Bob Dylan e il tradimento elettrico di Newport

Il 25 luglio 1965 Bob Dylan portava l'elettricità nel folk con la controversa esibizione al Newport Folk Festival

Il 25 luglio del 1965 Bob Dylan saliva sul palco del Newport Folk Festival, uno dei raduni principali della comunità folk americana di cui, il cantautore di Duluth, era diventato uno dei principali esponenti.

Quello che gli amanti di quelle sonorità non potevano immaginare, però, è che quella sera Dylan avrebbe portato sul palco il discorso aperto con il suo ultimo album "Bringing It All Back Home", uscito nel marzo dello stesso anno, con il quale aveva dato il via alla sua fase elettrica, cambiando per sempre la storia del rock.

Una decisione, quella di Dylan di esibirsi con una band elettrica, che molti dei presenti presero come un vero e proprio tradimento dei valori base del folk.

Le due anime di Dylan in Bringing It all Back Home

Nel 1965 Bob Dylan era tra i principali esponenti della nuova ondata folk che attraversava tutti gli Stati Uniti e che aveva nel Greenwich Village di New York il suo epicentro.

Grazie ad album come The Freewheelin'Bob Dylan e The Times They Are-A Changin', Dylan diventò un vero e proprio portavoce di quella generazione impegnata che ogni anni si dava appuntamento al Newport Folk Festival.

Era lì che il cantautore diventato celebre grazie a Blowin'In The Wind, optò per un gesto sovversivo che cambiò per sempre le sorti della musica.

In "Bringing It All Back Home", Dylan aveva deciso che era giunto il monto di portare il sound acustico del folk verso qualcosa di nuovo, abbracciando allo stesso tempo un tipo di scrittura che fosse più letteraria che di protesta.

Il disco era diviso in due, come a voler simboleggiare praticamente le due anime che albergavano in lui: un lato dell'album era ancorato ancora agli stilemi che lo avevano caratterizzato fino ad ora, l'altro era composto da canzoni elettriche.

Due facce della stessa medaglia, quella di Mr.Zimmerman, che decise di aprire le danze proprio con 'il rumore' del primo lato piazzando come opening track 'Subterranean Homesick Blues'. Un lato A shockante che avrebbe visto deporre le armi del rock solo nel lato B, quattro canzoni introdotte da un altro classico: 'Mr.Tambourine Man'.

"Non ho fatto altro se non prendere il folk e infilarci dentro un nuovo immaginario e una nuova attitudine, usare frasi a effetto e metafore combinate con tutta una serie di cose che si sono sviluppate in modo diverso da quello che si era sentito prima" avrebbe poi scritto nei suoi Cronichles.

Da lì, nel giro di poco più di un anno, Dylan avrebbe pubblicato anche "Higway 61 Revisited", forse il suo picco, e "Blonde On Blonde". 15 mesi per la trilogia elettrica che cambiò per sempre la carriera di Dylan e la storia della musica rock influenzando tutto ciò che sarebbe arrivato dopo.


Bob Dylan e il tradimento elettrico di Newport

Un cambio di rotta controverso

Questo cambio di rotta nel percorso di Bob Dylan stravolse per sempre le sorti della musica rock e fu certificato da un evento tanto epocale quanto controverso come la sua esibizione al Newport Folk Festival nel luglio del 1965.

La strada ormai era tracciata. Complice anche l'incontro avuto con i Beatles e l'ascolto di brani dal sound graffiante come I Want To Hold Your Hand e dei classici del blues rivisitati in chiave elettrica da John P.Hammond, Dylan si convinse di introdurre il suo pubblico a questa rivoluzione.

Dylan si esibì sul palco del Newport Folk Festival già il giorno precedente, il 24 luglio, con un breve set acustico e proprio in quel giorno prese definitivamente la decisione di provocare la comunità folk.

L'episodio scatenante, pare, fu l'introduzione poco lusinghiera fatta da Alan Lomax prima che la Paul Butterfield Blues Band salisse sul palco. Dylan prese il fatto come un attacco alla musica elettrica e, in una mossa molto punk, decise che sarebbe stato lui a portare l'elettricità sul palco.

Durante la notte e senza comunicare la cosa, Dylan provò il set del giorno seguente con la sezione ritmica della Paul Butterfield Blues Band e con Mike Bloomfield e Al Kooper, già in studio con lui per le registrazioni dell'album.

La sera seguente Dylan si presentò sul palco completamente vestito di nero armato di Fender Stratocaster e colpì il pubblico con l'elettricità di Maggie's Farm.

La reazione fu immediata e dalla platea si levò un mix di fischi e applausi, una risposta divisa come divisivo voleva essere il gesto di Dylan.

In base alle varie versioni della storia, la scena cambia completamente. C'è chi parla di un pubblico inferocito che addirittura salì sul palco nel tentativo di distruggere gli strumenti.

C'è la storia secondo cui Pete Seeger, nel backstage, minacciò di tagliare i cavi con un'ascia per far cessare quel rumore, non si sa per il fastidio o perché era un peccato che i versi di Dylan non si capissero bene.

Altri parlano, invece, di una reazione più equilibrata tra boati di disapprovazione e applausi dei presenti.

E le proteste erano per la scelta di andare in elettrico, per la scarsa qualità del sono o, ancora, per la durata del set? Dopo tre brani elettrici, infatti, Dylan si rifugiò nel backstage per ritornare armato di solo chitarra acustica. 

Fatto sta che, indipendentemente da come si svolsero davvero i fatti, l'esibizione di Bob Dylan a Newport segnò una linea di demarcazione tra un prima e un dopo, reinventando un genere e tutta la storia della musica.