"Bohemian Rhapsody", al cinema la storia di Freddie Mercury e i Queen

Dal 29 novembre nelle sale il maestoso racconto della leggendaria band e del suo frontman che scompariva 27 anni fa

'Is this real life? Is this just fantasy?' cantava Freddie Mercury all'inizio di "Bohemian Rhapsody", uno dei brani più famosi dei Queen, lo stesso che dà il titolo alla pellicola in uscita nelle sale il 29 novembre. Vita reale di una delle più grande icone del rock o frutto di fantasia? Poco importa e con ogni probabilità "Bohemian Rhapsody" terrà incollati alle poltrone sia i fan - e avere come produttori due quarti della band, Brian May e Roger Taylor, è garanzia di un punto di vista privilegiato – sia tutti quelli che vorranno semplicemente guardare un racconto avvincente.  

 Il film si apre e si chiude con lo storico concerto di Wembley per il Live Aid del 1985 riprodotto con un realismo impressionante, in mezzo un Rami Malek sontuoso nell'interpretare Freddie Mercury, quantomeno da nomination agli Oscar ha detto lo stesso Brian May.

Il privato del giovane Farrokh Bulsara viene toccato non prima della sera in cui - ad un live degli Smile  - incontra May e Taylor, dando il via alla leggenda. In contrasto con la famiglia e il tradizionalismo del parentado il futuro Freddie prende in mano le redini del gruppo riuscendo a registrare un album e strappare il primo contratto discografico.

I contrasti - quelli con l'adorata  Mary Austin, con il personal Paul Prenter, quelli con la band e principalmente se stesso - sono la costante della figura di Mercury che Malek riesce a interpretare magistralmente non solo nell'aspetto e nei gesti ma anche nei sentimenti: la tenacia e le insicurezze, gli eccessi, l'egoismo, la ricerca di affetto e di una sua identità precisa danno vita al continuo conflitto tra la persona e il personaggio.

 Da un flashback si sviluppa tutta la carriera della band: l'incontro tra Freddie, Brian e Roger, le registrazioni in studio, gli show storici ricreati fedelmente e la convinzione di voler guardare sempre avanti, di spingersi artisticamente oltre con la giusta spavalderia. Una vera e propria favola umana quella dei Queen e di Mercury che da emarginati voce degli emarginati, come loro stessi si definiscono, riescono a tenere il mondo nel palmo di una mano difendendo con forza la loro visione.  

 Mercury, come logico aspettarsi, è il centro intorno il quale si muovono tutti gli altri protagonisti legati alla sua idea musicale ma anche alla sua fragilità nelle relazioni fino alla scoperta della malattia che nel 1991 - ma il film si interrompe prima - lo porterà via a soli 45 anni. 

 A fare da sfondo tutti i più grandi successi dei Queen che dopo più di quarant'anni sono più attuali che mai e questa è la cosa che conta di più. 

Bohemian Rhapsody | Final Trailer [HD] | 20th Century FOX

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