30 maggio 2025

Bono: "In America c'è un solo Boss"

Bono ha difeso Springsteen da Trump e ha parlato del suo rapporto con i figli, incluso Elijah degli Inhaler, durante l'intervista con Jimmy Kimmel

In questi giorni Bono è 'all over the place' in vista dell'uscita del suo documentario "Bono: Stories Of Surrender", disponibile da oggi su Apple TV+.

Dopo aver parlato del possibile nuovo album degli U2 direttamente dal Festival di Cannes, dove è stato presentato il documentario, la rockstar irlandese sta concedendo diverse interviste.

Una è stata al talk show americano condotto da Jimmy Kimmel - Jimmy Kimmel Live! - nel quale il frontman degli U2 ha affrontato diversi argomenti, dal rapporto con i figli al suo supporto a Springsteen contro Trump.

"Bono: Stories Of Surrender" racconta il tour che il cantante degli U2 ha tenuto nel 2023 per presentare dal vivo, voce e musica, la sua autobiografia "Surrender: 40 canzoni, una storia".

Un viaggio che lo ha portato anche ad esibirsi in Italia con una sola, attesissima data al Teatro San Carlo di Napoli, dove sono state effettuate anche alcune riprese del documentario.

Bono: "In America c'è un solo Boss"

Il rapporto tra Bono e i figli

Bono è stato recentemente ospite del Jimmy Kimmel Live!, tra gli show più amati della TV americana. Intervistato dal titolare Jimmy Kimmel, il cantante degli U2 ha raccontato del documentario in uscita oggi "Bono: Stories Of Surrender" affrontando anche temi come il rapporto con i suoi figli e il totale supporto a Springsteen nella querelle contro il Presente Trump.

Nel corso dell'intervista Bono ha parlato di come i suoi figli John ed Elijah - frontman degli Inhaler - non siano particolarmente impressionati dal fatto di avere come padre uno dei frontman più iconici nella storia della musica.

In modo diverso, infatti, sia John che Elijah hanno dimostrato di non preoccuparsi molto di loro padre, della sua storia con gli U2 e anzi di non conoscere anche cose note anche al fan più distratto.

"Ho dei figli straordinari. Quando ho scoperto che John, il più giovane e forse più saggio di tutti, era adato in campeggio nel Joshua Tree National Park gli ho chiesto se sapesse che uno dei nostri album si chiama proprio "The Joshua Tree". Mi ha risposto 'Ci arriverò, ci arriverò'".

E se la storia di quello che è forse l'album più importante degli U2 sembra non interessare suo figlio John, il maggiore Elijah - che tutti conosciamo come voce degli Inhaler - è a sua volta poco incline ad ascoltare il padre, anche in un territorio comune come quello della musica.

"Elijah suona in una band che si chiama Inhaler, sono incredibili", ha continuato Bono. "Ma non gli importa minimamente del fatto che suo padre possa essere famoso o cose del genere. Nel senso che non gli interessa davvero minimamente", ha spiegato il cantante irlandese, pur dicendo che in realtà è molto contento di avere come padre un musicista famoso ma, allo stesso tempo, non si preoccupa molto della cosa.

"Nel loro ultimo album (Open Wide, 2025) c'è un brano che si chiama All I Got Is You, allora gli ho fatto notare cha gli U2 hanno una canzone abbastanza famosa che si intitola All I Want Is You. E gli ho chiesto se si preoccupassero dei paragoni, perché sono una band formata al liceo come gli U2 e anche la voce è simile. Mi ha risposto semplicemente di No. Ho detto a tutti i nostri figli che il bello dei consigli è che non devi seguirli. E loro non lo hanno fatto".


In America c'è un solo Boss

In un altro punto dell'intervista Bono ha parlato della recente querelle che ha visto coinvolti Bruce Springsteen e il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump.

Nel corso dei vari scambi di cortesie tra Springsteen e Trump, il POTUS ha tirato anche in ballo - tra gli altri - Bono, dicendo che anche nomi come lui e Beyoncé hanno supportato Kamala Harris, venendo per altro pagati, minacciando di aprire un'indagine federale sulla vicenda.

Con una frase ad effetto Bono ha chiarito la sua posizione specificando che "In America c'è un solo Boss", ovviamente Springsteen.

E' poi entrato nello specifico delle accuse di Trump negando che gli U2 abbiano mai fatto endorsement o esibizioni a supporto di un qualsivoglia candidato, men che meno pagati.

Il cantante irlandese ha poi aggiunto che la lista di nomi fatta da Trump non è male: "Essere in compagnia di Springsteen, Beyoncé ed Oprah? Beh, direi che in quella band potrei suonare il tamburello".