Bono Vox e i consigli da padre ad Ed Sheeran
Il cantante degli U2 ha dato una mano al giovane collega dandogli consigli su come essere un padre che riempe gli stadi
Ed Sheeran, intervistato da Zane Lowe per presentare il suo singolo del ritorno 'Bad Habits' ha raccontato di come il leader degli U2 Bono Vox gli sia stato di grande aiuto nell'affrontare la sua nuova vita da padre e conciliarla con il suo status di superstar.
Bono Vox per consulente
Diventare genitore, non lo scopriamo certo oggi, è un'esperienza che stravolge radicalmente la vita di una persona. Si scoprono cose che nemmeno si immaginava di conoscere, si cambiano le priorità e a volte è difficile riuscire a continuare con la vita di sempre.
Quando si è una superstar come Ed Sheeran abituata a viaggiare per il mondo e riempire gli stadi, far andare d'accordo la vita privata e la carriera può essere davvero complicato. Ecco perché il 30enne cantautore britannico, uno degli artisti di maggior successo del pianeta, si è un po' preoccupato di come avrebbe affrontato il futuro con sua figlia Lyra nata lo scorso anno dalla relazione con sua moglie Cherry Seaborn.
Pensando a chi avrebbe potuto dargli un consiglio dopo essersi trovato in una situazione simile, Ed Sheeran ha avuto l'idea di affidarsi ad un consulente davvero speciale: Bono Vox.
Del resto Bono di figli ne ha quattro, il terzo tra l'altro è il frontman degli Inhaler Elijah, e la prima, Jordan, è arrivata proprio al top della fama degli U2 nel 1989.
"Quando ho scoperto che Cherry era incinta ho pensato 'Come faccio a conciliarlo con la mia carriera?' - ha detto Sheeran - poi ho guardato il documentario degli U2 Rattle & Hum. Gli U2 suonavano negli stadi e Bono aveva 28 anni, un anno dopo ha finito il tour ed è diventato per la prima volta ed era anche la prima volta che facevano gli stadi. Cosa che avrebbero fatto per i 30 anni seguenti. E allora ho pensato che potevo relazionarmi con lui".
Un padre superstar
Da lì, l'idea di chiamare Bono e chiedergli consigli su come essere un padre superstar è stata la prima cosa a balenare nella mente del rosso cantautore: "Mi sono messo in contatto con lui e abbiamo fatto una chiacchierata di tre ore ed è davvero la persona più tenera del mondo - ha detto Ed Sheeran di Bono - Non abbiamo mai stretto un rapporto in quel mondo e non credo sarebbe mai successo. Non so cosa lo abbia spinto ad accettare la mia chiamata ma abbiamo fatto questa lunga chiacchierata, mi ha raccontato di come ha fatto a gestire la paternità, quando i suoi figli andavano a scuola, mentre lui era in tour e cose del genere."
La disponibilità di Bono ha, in qualche modo, spinto il giovane collega ad ascoltare la musica della band irlandese con un orecchio diverso: "Quando ho riattaccato il telefono mi sono lanciato a capofitto sui vinili degli U2. Ho comprato tutti i loro dischi, li avevo già ascoltati ma mettersi lì con le cuffie e gli occhi chiusi è un'esperienza diversa".
La bontà di Bono
La testimonianza di Ed Sheeran non fa altro che confermare il pensiero comune sulla bontà di Bono, caratteristica che, come detto recentemente da Noel Gallagher, non è sempre ben vista.
Secondo l'ex Oasis, infatti, il motivo per cui il leader degli U2 stia antipatico a molti deriva proprio dal suo essere un benefattore "Quando qualcuno mi dice che non gli piacciono gli U2 divento un po' frustrato e rispondo che no, in realtà è Bono che odiano - ha spiegato Noel Gallagher - Alla gente non piace Bono, non la band. Non venitemi a dire che non vi piace nemmeno una singola nota delle loro canzoni, è una sciocchezza non ha senso".
Il motivo di questa antipatia, secondo il musicista di Manchester, è da ricercarsi nell'attitudine del cantante irlandese: "L'ho detto al diretto interessato e lo ripeto anche a voi. Il problema è che a nessuno piace uno che si comporta bene, a nessuno. Questo è il motivo per cui io piaggio alla gente, perché sono uno che fa cose brutte!".