Brian Johnson e l'emozione di incontrare Paul McCartney
Il frontman degli AC/DC ha raccontato di quella volta che rimase senza parole al cospetto di Sir Paul McCartney
Brian Johnson ha parlato di quella volta che rimase senza parole davanti a Paul McCartney. Il frontman degli AC/DC, pur essendo lui stesso una delle rockstar più popolari della storia, ha raccontato dell'emozione provata nell'incontrare McCartney.
Una figura quella fatta da Johnson al cospetto dell'ex Beatles, molto simile a quella fatta da Ozzy Osbourne pochi anni fa quando incontrò per la prima volta il baronetto di Liverpool.
Brian Johnson e l'incontro con Paul McCartney
Ogni rockstar ha i propri miti e, indipendentemente dai generi, c'è una grandissima probabilità che uno di quei miti sia Paul McCartney.
L'influenza dei Beatles sulla cultura popolare è qualcosa di assodato ma spesso si sottovaluta l'influenza diretta che i quattro di Liverpool ebbero su una quantità enorme di ragazzi che, a loro volta, avrebbero cambiato la storia della musica.
Da Bruce Springsteen e Little Steven a Gene Simmons e Ozzy Osbourne sono molte le rockstar leggendarie ad aver deciso di intraprendere la carriera di musicisti dopo aver ascoltato o visto i Beatles.
Un livello di riverenza, quello provato nei confronti dei Fab Four, che non risparmia nemmeno una rockstar dura come Brian Johnson. Il frontman degli AC/DC è stato infatti intervistato nello show "Torg & Elliott" ed ha raccontato di quella volta in cui incontrò per la prima volta un personaggio famoso di cui era grande fan.
Il personaggio in questione era proprio Paul McCartney che lasciò Johnson letteralmente senza parole: "Quando ho incontrato Paul McCartney sono rimasto senza parole. Per la prima volta nella mia vita non sapevo cosa dire. E poi dietro di lui è apparso anche Ringo Starr ed è stato Paul a rivolgermi per primo la parola. Aveva riconosciuto il mio accento sentendomi parlare con qualcuno e mi disse: 'Hello, Geordie. E' così che chiamano quelli delle mie parti'. Gli risposi dicendo 'Ciao Paul. Sir Paul. Vostro onore. Sua maestà'. Non sapevo come chiamarlo, non riuscivo a parlare".
Da quel momento di imbarazzo, però, le cose sono andate in discesa e i due sono addirittura diventati amici: "All'inizio è stato difficile ma poi siamo diventati amici. Il che è qualcosa di ancora più complicato da descrivere. Se sei in hotel, ad esempio, e qualcuno come McCartney ti dice 'Ti va di pranzare, ragazzo?'. Tu obbedisci, dici si sì".
Come riportato da Blabbermouth, alcuni anni fa Johnson parlò del supporto dato da McCartney quando nel 2015 gli AC/DC erano nella line up di un festival molto lontano dal loro sound come il Coachella: "Lo incontrai in hotel e mi disse 'Brian, salirai su quel palco e, vedrai, troverai tutti questi ragazzi che aspettano gli artisti hip hop. Poi ti vedranno arrivare, si chiederanno chi sei, ricorderanno che loro padre parla di te'. Poi aggiunse che sarebbe stata una bella esperienza, perché avrei fatto ciò che so fare meglio e dopo tutti i ragazzi avrebbero lasciato il concerto capendo quanto fossi figo. E' qualcosa che ti fa pensare agli esordi, a quando dovevi conquistarti il pubblico".
Ozzy e l'emozionante prima volta con McCartney
Un altro gigante dell'hard rock che deve tanto ai Beatles è sicuramente Ozzy Osbourne. Pur essendosi incrociati diverse volte nel corso degli anni, Ozzy e Paul McCartney si sono incontrati la prima volta davvero nei primi anni 2000.
Ozzy si trovò nello stesso studio di registrazione di Macca mentre stava lavorando ad uno dei suoi album e pensò di fargli arrivare la richiesta di suonare il basso su una delle sue canzoni.
Ad un certo punto - e la cosa è documentata in un bellissimo video - l'ex frontman dei Black Sabbath decide di prendere il coraggio a due mani e presentarsi di persona al cospetto di Sir Paul.
In un secondo il Principe delle Tenebre sembra trasformarsi in un bambino emozionato e, visibilmente agitato, comincia a ringraziare McCartney per l'impatto avuto sulla sua vita.
McCartney dice che non potrebbe in alcun modo migliorare il basso già presente sul brano di Ozzy che, in risposta, dichiara che avrebbe anche solo potuto 'pisciare sul disco' per regalargli il momento più bello della sua vita.
Spesso Ozzy ha documentato la sua passione sfrenata per i Beatles e nel 2016 dichiarò al NME di volere 'A Day In The Life' come canzone al suo funerale.
Spiegando alla rivista britannica il suo amore per i Fab Four, Ozzy raccontò il momento in cui la loro musica gli cambiò per sempre la vita: "Vengo dai vicoli di Aston, Birmingham, non proprio un bel posto dove vivere all'epoca. Mi sedevo sulla porta di casa e pensavo a come diavolo sarei potuto fuggire da lì. Poi un giorno la radio passò She Loves You. Diventai un fanatico dei Beatles, le pareti della mia cameretta, il soffitto, la porta, erano tutte ricoperte di immagini dei Beatles. Sognavo che Paul sposasse mia sorella e cose del genere".