29 marzo 2022

Brian Johnson e l'ingresso 'fortunato' negli AC/DC

Il 29 marzo 1980 gli AC/DC sceglievano il successore di Bon Scott. La serie di fortunati eventi che portarono Brian Johnson a diventare la voce della rock band australiana

Il 29 marzo del 1980 Brian Johnson rispose al telefono per quella che fu la telefonata più importante della sua vita. Era Malcolm Young che gli comunicava la decisione degli AC/DC di prenderlo nel gruppo.

Dopo la morte di Bon Scott la rock band australiana aveva bisogno di un nuovo cantante, qualcuno che non imitasse il loro amico ma che sapesse incanalarne la potenza sonora.

Una serie di inaspettati eventi, inclusa la realizzazione dello spot di un 'aspirapolvere, portò a quello che, ancora oggi, è la voce degli AC/DC.

Il consiglio di Bon Scott

Riuscire ad entrare in una band e prendere il posto del frontman non è mai un compito facile per un cantante, anzi, è una missione quasi impossibile. Una missione alla quale fu chiamato dalla sorte Brian Johnson dopo la tragica scomparsa di Bon Scott il 19 febbraio del 1980.

Johnson all'epoca si trovava in Inghilterra dove aveva cantato nei Geordie, una band che gli aveva dato qualche soddisfazione ma poco successo. 32 anni, un tentativo da rockstar e nemmeno il becco di un quattrino messo da parte da quell'esperienza spinsero Johnson a convincersi di aver chiuso per sempre con la musica.

Fu proprio Scott a fare il nome di Brian Johnson agli AC/DC perché pensava che rispecchiasse bene lo spirito rock'n'roll. Alcuni anni prima aveva suonato con lui ed era stato colpito dalla sua energia e da quelle urla pazzesche che Johnson riusciva a fare sul palco con i Geordie.

Quello che non sapeva, è che le urla erano sì dovute alla bravura di Johnson, ma che quella sera erano ancora più forti a causa di un'appendicite che lo aveva colpito mentre era sul palco.

Quando parlava con i fratelli Young, Bon Scott faceva spesso il nome di Brian Johnson, descrivendolo come un frontman eccezionale, uno che avrebbe potuto prendere il suo posto.


Brian Johnson e l'ingresso 'fortunato' negli AC/DC

Una serie di fortunati eventi

Brian Johnson si trovava a Newcastle, dove era tornato a vivere con i suoi genitori, quando una donna dall'accento tedesco gli fece una telefonata con una proposta: fare un provino per una band. Il cantante inglese, ancora scottato dalla delusione dei Geordie, le rispose che non era interessato e che non avrebbe speso dei soldi che non aveva per prendere un treno a andare a Londra per il provino.

Per cercare di convincerlo la donna dall'altra parte della linea si sbilanciò rivelando il nome della band che lo stava cercando. Nemmeno sapere che i grandi AC/DC erano interessati a lui riuscì a convincere Brian che pensava di essere ormai troppo vecchio e che non aveva intenzione di fare un viaggio a vuoto.

A cambiare le sorti del rock arrivò poco dopo un'altra telefonata, quella di Andre Jacquemin. Jacquemin lavorava nelle produzioni cinematografiche dei Monty Python e offrì a Brian Johnson 350 sterline per andare a Londra e girare uno spot dell'aspirapolvere Hoover.

Con l'offerta di un lavoro retribuito le cose cambiavano e poteva avere senso cogliere due piccioni con una fava.

Johnson decise allora di richiamare la donna dall'accento tedesco e di presentarsi alle audizioni. In uno studio della capitale inglese avvenne il primo incontro tra Brian e il resto della band per le audizioni in cui cantò 'Whole Lotta Rosie', che faceva già con i Geordie, e 'Nutbush City Limits' di Ike & Tina Turner.

La prova di Johnson colpì i fratelli Young e il 29 marzo 1980 gli comunicarono la loro decisione , pochi giorni dopo, annunciarono che la carriera degli AC/DC sarebbe continuata anche dopo la morte di Bon Scott grazie alla voce di uno degli uomini più fortunati del mondo, Mr. Brian Johnson.