20 gennaio 2023

Brian May e la delusione per le registrazioni del primo album dei Queen

Intervistato da Total Guitar Brian May ha parlato di come i Queen non fossero soddisfatti dal risultato ottenuto dopo le registrazioni del primo album

Brian May ha parlato degli esordi dei Queen e di come la band non fosse realmente soddisfatta dell'album di debutto.

Uscito il 13 luglio del 1973, l'omonimo esordio "Queen" venne registrato ai Trident Studios di Londra e contiene brani diventati un classico come 'Keep Yourself Alive' e una prima versione strumentale di 'Seven Seas Of Rhye' che sarebbe stata sviluppata poi nel lavoro successivo.

Intervistato da Total Guitar, May ha parlato dell'insoddisfazione provata dalla band durante le registrazioni per il primo disco.

Un disco pieno di cose inutili

Nonostante la strada verso il successo spianata dall'album di debutto i Queen sono stati forse i meno felici del risultato che si sono trovati tra le mani quando hanno terminato le registrazioni di "Queen".

Parlando dell'esperienza ai Trident Studios di Londra, Brian May ha infatti raccontato a Total Guitar che quello i fan hanno potuto ascoltare, non era esattamente ciò che aveva in mente la band.

A proposito dell'esperienza con Roy Thomas Barker, produttore del disco insieme a John Anthony e alla band stessa, May ha detto: "Gli dicemmo che quello non era esattamente il risultato che volevamo. Lui ci rispose di non preoccuparci e che avremmo risolto tutto in fase di missaggio. Il che, ovviamente, non è il modo migliore di sistemare le cose. Tutti noi in fondo sapevamo che ciò non sarebbe successo".

Tra i punti del disco che non soddisfacevano i Queen c'era anche la chitarra che, secondo May, non era stata resa al meglio:" C'erano state delle discussioni perché la gente aveva cominciato ad usare il multitraccia e quindi si cominciò a pensare che tutto dovesse passare da lì. Quindi, se suoni un assolo, la prima cosa che ti viene chiesto è se vuoi raddoppiarlo. Probabilmente lo fai ma forse non dovresti. Perché, a volte, vuoi sentire l'aggressività, la personalità e i sentimenti che escono al momento in cui registri la traccia singola".

Per questo motivo, un po' come nello stile degli ultimi Beatles, le chitarre presenti in Queen sono state spesso raddoppiate: "Quindi ci siamo trovati con una quantità enorme di overdub su quel disco. Oggi posso dire tranquillamente che erano assolutamente inutili e, forse, non hanno fatto altro che irrigidire il tutto. Detto ciò, le canzoni erano molto rappresentative di chi eravamo all'epoca. Eravamo ancora in fase di evoluzione e alla ricerca del nostro stile".


Brian May e la delusione per le registrazioni del primo album dei Queen

Cambiare le regole della musica

Gli overdub non sono stati l'unico punto interrogativo per quanto riguarda le chitarre registrate su "Queen".

Un altro elemento particolare all'interno del disco, almeno secondo il sentire comune del tempo, era il mix di chitarre elettriche ed acustiche all'interno dello stesso brano.

"La gente in quei giorni diceva che non si potevano mischiare chitarre elettriche ed acustiche. Era un vero credo per quelli che frequentavano gli studi di registrazione all'epoca, per quanto oggi possa sembrare bizzarro", ha spiegato Brian May a Total Guitar. "Ti dicevano che la chitarra elettrica era troppo rumorosa per andare con l'acustica e io rispondevo che si trattava solo di bilanciare bene il mix. Quindi, ad esempio. The Night Comes Down è basata sulla mi bellissima, vecchia chitarra acustica. Ma le armonie sono tutte elettriche. Per noi si trattò di un inizio, una sorta di dimostrazione che potevamo fare musica seguendo le nostre regole".

Lavorare ai Trident Studios di Londra, che in quegli anni aveva ospitato le registrazioni di dischi iconici come The Rise And Fall Of Ziggy Stardust e Transformer di Lou Reed, si rivelò per i Queen qualcosa di assolutamente contrario alla loro idea di musica.

"Gli studi erano considerati lo stato dell'arte e una forza emergente ma, per noi, il sound del Trident era molto spento. Era esattamente l'opposto di ciò che stavamo cercando di ottenere. La batteria di Roger era in un piccolo cubicolo con tutti i tamburi ricoperti di nastro. Era tutto depotenziato".

Un sound che, comunque, è riuscito a cambiare la storia del rock.