Bruce Dickinson ha parlato di quando, al momento di rientrare negli Iron Maiden negli anni '90, usò il paragone con i Metallica per convincere Steve Harris.
Iron Maiden o Metallica?
Probabilmente, per gli appassionati di metal, porre una domanda del genere è un po' come l'annoso quesito 'vuoi più bene a tua madre o a tuo padre?'.
Nella seconda metà degli anni '90, però, i four horsemen erano diventati enormi. Il successo di "Metallica" del 1991, il c.d. "Black Album", aveva portato l'heavy metal nel mainstream, rendendo i Metallica una delle band più popolari del mondo, con buona pace dei puristi.
I Maiden, dal canto loro, hanno attraversato uno dei loro tanti cambiamenti con l'addio di Bruce Dickinson e il periodo di transizione con Blaze Bayley alla voce.
Gli Iron Maiden meglio dei Metallica
Sul finire del decennio, però, le strade dei Maiden e Dickinson si incontrarono di nuovo, per mai più separarsi.
Parlando di quel periodo a Classic Rock, Bruce Dickinson ha raccontato di come avvenne il ricongiungimento e di come il paragone con i Metallica lo abbia in qualche modo aiutato a convincere Steve Harris.
"Steve era molto sospettoso", ha detto Dickinson a proposito dell'incontro organizzato a casa del manager Rod Smallwood per parlare di un possibile ritorno del cantante. "Mi ha chiesto perché volessi tornare e io gli ho risposto che, secondo i miei amici, il mondo aveva biosngo degli Iron Maiden. E perché pensavo che potessimo ancora fare musica straordinaria".
Musica straordinaria come il futuro che, secondo Dickinson, si prospettava per i Maiden che con lui avrebbero potuto spazzare via il passato.
Il presente, invece, era appannaggio dei Metallica che hanno letteralmente dominato la scena negli anni '90, una forza della natura che si prestava perfettamente ad accendere la miccia della competizione.
"Mi comportai in modo un po' rude ma, per prima cosa, cominciai a dire che, ovviamente eravamo migliori dei Metallica. Dopo un po' la gente diceva che, in fondo, forse avevo ragione. Del resto ci vuole attitudine, Mick Jagger non è diventato quello che è oggi rimanendo lì seduto a dire 'beh, forse siamo abbastanza bravi. Siamo bravi quasi quanto i Beatles'".