Bruce Dickinson ha raccontato dei tour degli Iron Maiden, anche di quelli più frenetici, e di come si sia trovato a dover cercare di mantenere un equilibrio mentale e fisico on the road.
Uomo dalle mille risorse, Dickinson è un personaggio dalla grande disciplina, rigore che gli ha consentito di arrivare ad essere ancora oggi una delle più grandi voci del metal, oltre ad ottenere successi in ogni possibile campo dello scibile umano.
Fenomeni di razza - in senso opposto - sono invece i Motley Crue che di tour devastanti ne hanno fatti in grandi quantità.
Proprio della volta in cui si trovò a suonare con la band californiana, ha parlato Dickinson in una recente intervista per Classic rock.
Bruce Dickinson tornerà in Italia a distanza di un anno dal suo tour solista per festeggiare 50 anni di carriera degli Iron Maiden allo Stadio Euganeo di Padova il prossimo 13 luglio, sempre con Radiofreccia come radio ufficiale.
Bruce Dickinson e la scherma per superare gli anni '80
Andare in tour con i Motley Crue può essere un'esperienza in grado di sconvolgere chiunque, come ampiamente raccontato dall'epica del rock.
Si sprecano i racconti incredibili su quella considerata una delle band più pericolose di sempre tra droghe, donne, macchine veloci, morti, resurrezioni e discutibili pratiche portate avanti con Ozzy Osbourne.
E se ad essere vicini a quei matti dei Crue è uno come Bruce Dickinson, che grazie alla sua disciplina è riuscito non solo a diventare uno delle più grandi voci del metal ma anche campione di scherma e pilota d'aerei, tra le altre cose, c'è da giurare che il risultato sarà prendere le distanze.
A metà degli anni '80, durante il "World Slavery Tour" degli Iron Maiden in supporto a "Powerslave", le strade delle due band si incrociarono per uno dei quasi 200 show.
"Per tutti gli anni '80 abbiamo lavorato duramente facendo tipo 8 show in 10 giorni per otto mesi", ha detto Dickinson. "E poi, finito l'anno, dovevi cominciare tutto da capo. E' stato così per cinque anni e ogni sera eravamo costantemente sotto stress. Soffrivi la mancanza di sonno o altra merda nella quale ti cacciavi da solo, che fossero droghe, rincorrere donne o alcool. Ogni giorno ti alzavi e ricominciavi da capo".