Cinque anni fa moriva Prince, lo ricordiamo con tre incredibili aneddoti

A cinque anni dalla morte di Prince ricordiamo il geniale artista di Minneapolis con tre incredibili aneddoti sulla sua vita

Cinque anni fa, il 21 aprile 2016, a soli 57 anni moriva Prince, geniale artista che ha saputo portare la black music a nuovi livelli fondendo sound e generi in maniera mai manale. Prince fu ritrovato privo di vita in un'ascensore di Paisley Park, la residenza e studio di registrazione - ora museo a lui dedicato - che si trovava alle porte della sua amata Minneapolis, stroncato da quelle che venne riportata come overdose accidentale da Fentanyl.

Dalla musica ai film, da 'Purple Rain' a 'Sign O'The Times', la carriera di Prince è stata costellata di successi, cambiamenti, trasformazioni e una visione artistica a 360° che ne hanno fatto una delle figure più talentuose e poliedriche della musica americana.

A cinque anni dalla morte di Prince vogliamo ricordare il 'folletto di Minneapolis', come è stato spesso indicato dalla stampa, attraverso tre aneddoti incredibili e bizzarri che evidenziano quanto, al di là della musica, Prince fosse un personaggio davvero particolare.

Prince e lo sport

Nonostante la sua bassa statura - non arrivava a 1 metro e 60 - Prince era un grandissimo appassionato di sport, specialmente di basket. Da ragazzo aveva giocato anche con buoni risultati nella squadra della sua scuola, la Central High School, ed era un grandissimo amante della  NBA, tifosissimo dei Minnesota Timberwolves. Una volta il comico Charlie Murphy, fratello di Eddie, ha raccontato dell'enorme talento di Prince e del suo vizio di sfidare improvvisamente chiunque fosse nei paraggi a delle partite di basket, cosa che capitò anche a lui ed Eddie Murphy.
In quell'occasione Prince era con ancora addosso i suoi vestiti di scena e, con un outfit descritto come 'da Zorro', sfidò la coppia di comici. Era il 1985 e dopo essere stati in un locale i due Murphy, Prince, un gruppo di ragazze ed altri amici si trovarono a casa del musicista che improvvisamente li sfidò ad una partita.
L'unica modifica nel look di Prince furono delle scarpe da ginnastica al posto degli stivali con la zeppa, tanto bastò per distruggere gli avversari, ai quali dopo decise anche di cucinare dei pancake.

Un altro musicista, Questlove dei Roots, ha invece raccontato di un'altra volta in cui la tenuta di Prince, Paisley Park, fece da sfondo ad un altro momento sportivo. Protagonista questa volta dei pattini a rotelle che, a detta di Questlove, erano qualcosa che non aveva mai visto prima: "Prince mise questa valigetta per terra - racconta nel suo libro "Mo'Meta Blues" - la aprì e ne tirò fuori un paio di pattini a rotelle, i più particolari che avessi mai visto. Erano trasparenti e si illuminavano e quando li usavi le ruote lasciavano una scia luminosa color arcobaleno. Li tirò fuori e iniziò a fare dei grandi giri nella pista. Amici, pattinava bene tanto quanto cantava!".



Campione di Ping Pong

Nello sport Prince era poliedrico così come nella musica e, stando a quanto raccontato da Jimmy Fallon, era anche un campione di ping pong. Ancora una volta c'è di mezzo il vizio di sfidare gli altri, possibilmente a sorpresa: "Era un tipo misterioso di quelli su cui girano tanto di quelle storie che sembrano incredibili ma che alla fine sono vere" - ha raccontato il presentatore TV che poi ha descritto di quando mentre era a cena con sua moglie una sera gli fu comunicato che Prince voleva incontrarlo.

I due si trovarono allo Spin club di New York e Prince, vestito non proprio in maniera sportiva, decise di sfidarlo ad una partita di ping pong:
"Apro la tendina e Prince è lì, con addosso questo completo di velluto blu con doppio petto e una racchetta da ping pong in mano".

Il match, come al solito, si chiude a favore di Prince che batte Fallon per 21- 10 e poi, con un colpo di scena finale, appena il presentatore torna al tavolo dopo aver recuperato l'ultima pallina, scompare nel nulla.

Quando Questlove lo incrocia sulla porta di uscita e gli chiede cosa fosse successo Prince risponde semplicemente: "Chiedilo al tuo amichetto".

Prince (r)innovatore

Nel 2005 il giocatore di basket Carlos Boozer aveva appena firmato un contratto con gli Utah Jazz quando decise di comprare una villa da 18.000 metri quadri a Bel Air, Los Angeles. Prima di poterla sfruttare davvero, impegnato con i ritiri della squadra, sarebbe dovuto passare del tempo e allora pensò di metterla in affitto, anche se non era nemmeno completa e rifinita.

Tra i tanti che cercarono di prenderla in affitto, ad un certo punto, spuntò anche Prince che offriva un cifra di 95.000 dollari al mese, per un anno. I due chiusero l'accordo ma allo scadere del contratto Boozer trovò una sorpresa.

Tornando a casa il giocatore notò che c'era qualcosa di diverso, i leoni d'oro che una volta erano sul cancello erano scomparsi e al loro posto un simbolo viola, ma l'indirizzo era giusto, era proprio casa sua.

Superato il cancello si accorse di altre sorprese: il ruscello che seguiva il percorso fino all'ingresso era improvvisamente diventato di colore viola, all'interno della casa erano state buttate giù delle pareti, era stato cambiato il soffitto e la stanza da letto padronale era stata trasformata in un salone da parrucchiere.

Prince aveva messo il suo sigillo sulla casa senza chiedere il permesso, Boozer era fuori dalla grazia di Dio e pronto a scagliarsi contro quel piccolo pazzo ma ecco che Prince appare dal nulla e gli dice:"Hey amico, eccoti un assegno da un milione di dollari, mi prenderò io cura di tutto, fai di nuovo tutte le modifiche che vuoi".

Una mossa che lasciò il giocatore NBA di sasso e gli fece semplicemente pensare: "Beh, questo piccoletto è davvero figo".

Prince - Sign O' The Times (Official Music Video)

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