Coldplay, il significato di Viva La Vida
Nel 2008 i Coldplay voltarono pagina giocando la carta della 'rivoluzione' per Viva La Vida, uno dei dischi di maggior successo della band di Chris Martin
Il 12 giugno del 2008 i Coldplay pubblicavano il loro quarto album in studio, "Viva La Vida or Death and All His Friends", per comodità noto ai più come Viva La Vida, titolo che condivide con il lead single che accompagnò l'uscita dell'album.
A distanza di tre anni dal successo di "X & Y", la band di Chris Martin cercò di esplorare ancora nuovi territori, sia da un punto di vista sonoro che testuale e per farlo si affidò alla produzione di Brian Eno.
Quando erano tra le band più popolari al mondo, i Coldplay pensarono di non giocare la carta della sicurezza - come sarebbe poi avvenuto in futuro - e cercarono di sperimentare, pur senza rinunciare alla riconoscibilissima scrittura di Martin.
La mossa si rivelò azzeccata e i Coldplay riuscirono a piazzare per la prima volta un singolo al primo posto della classifica USA e UK allo stesso tempo proprio con 'Viva La Vida', mentre l'album risultò il disco più venduto del 2008 con oltre 10 milioni di copie.
Album e singolo viaggiarono fianco a fianco anche ai Grammy Awards del 2009 aggiudicandosi rispettivamente il titolo per Best Rock Album e Song Of The Year.
Il cambio di suono e l'ipnosi di Brian Eno
Per il disco i Coldplay collaborarono con diversi produttori, inclusi John Hopkins e Brian Eno che fu fondamentale per la svolta della band.
Per la prima volta con qualcuno diverso da Ken Nelson in cabina di regia, i Coldplay si affidarono al grande artista inglese che mise in chiaro la necessità di rivestire ogni brano di un vestito diverso.
Una posizione scomoda nella quale Chris Martin decise di tuffarsi invece di godersi il suo ruolo da re del pop moderno: "A quel punto non potevamo diventare più grandi, quindi abbiamo deciso di diventare migliore".
Per farlo la band decise di incorporare all'interno degli arrangiamenti una forte componente classica che vide il contributo di un Maestro italiano, Davide Rossi.
Il musicista e compositore torinese raggiunse i Coldplay in Inghilterra nel nuovo studio di registrazione per aiutarli ad ampliare la loro palette sonora.
Brian Eno era convinto proprio di questo: i Coldplay avrebbero dovuto avere il coraggio di non porsi limiti, sia da un punto di vista musicale che lirico, cercando di andare verso territori inesplorati, anche quando questo poteva significare sentirsi a disagio.
Era richiesta nessuna paura e totale apertura mentale che il produttore pensò di favorire addirittura assoldando uno specialista per ipnotizzare la band, come raccontato da Chris Martin e Jonny Buckland ad Entertainment Weekly: "Pensavamo potesse portare a risultati interessanti. Siamo andati al piano di sopra e ci siamo seduti mentre lui camminava intorno. Ci ha portato in uno strano stato di trance, poi siamo tornati al piano di sotto per suonare. Ci sono venuti in mente un sacco di suoni bizzarri che poi abbiamo usato sul disco".
Ma di cosa parla davvero Viva La Vida ?
A dispetto del titolo in spagnolo - l'ispirazione viene da uno degli ultimi dipinti di Frida Khalo - la titletrack è basata sul tema della Rivoluzione Francese e della morte di Re Luigi XVI a partire dalla copertina.
L'immagine rappresentata sulla cover di "Viva La Vida" è infatti un dettaglio di uno dei quadri più famosi del pittore francese Eugène Delacroix, "La Libertà che guida il popolo".
Realizzato nel 1830 e conservato al museo del Louvre a Parigi, il dipinto raffigura le diverse classe sociali, sotto la guida di Marianne - la personificazione della Repubblica Francese - unite contro l'oppressore.
Un dipinto politico che rispecchia le tematiche del disco, nel quale si affrontano argomenti di attualità come l'amore, la guerra, il fondamentalismo religioso e il clima sociale del pianeta.
Lo spirito del cambiamento
E, come spiegherà Chris Martin a Rolling Stone, il concetto di libertà è lo stesso che muove il rock'n'roll: "E' nel suo spirito. Il rock'n'roll è questione di perseguire quello in cui credi, senza badare al giudizio degli altri".
Per raccontare il presente, Chris Martin andò ad attingere alla storia e, nello specifico, a quella della Rivoluzione Francese.
Gli stessi versi di Viva La Vida si legano alle presunte ultime parole dette da Re Luigi XVI poco prima di essere ghigliottinato, immaginandolo poco prima, solo e pronto ad affrontare la morte dopo aver regnato sul suo popolo.
Incapace di portare la Francia verso una nuova era, Luigi XVI lasciò dietro di sé un paese in rivolta, in festa per la sua scomparsa e con la speranza di un futuro migliore.
Attraverso questa storia, i Coldplay hanno voluto dare voce a tutti i popoli oppressi, in un disco che si definisce disobbediente ed antiautoritario.
Se da una parte ci sono i rivoluzionari della copertina visti come i nuovi eroi, dall'altra c'è la fine di un regno e la disfatta solitaria del potente, due punti di vista differenti per sottolineare l'importanza di ricercare un cambiamento, proprio come fatto dalla band dopo il successo dei primi tre album.