02 ottobre 2018

Come sarebbe un brano scritto dall'Intelligenza Artificiale?

Il collettivo Botnik usa algoritmi per fare musica mischiando testi, recensioni sui prodotti e lavora a un disco creato dalla collaborazione tra robot e umani

Lo sviluppo tecnologico in campo musicale è stato un elemento fondamentale in tutti gli aspetti della materia, dalle registrazioni ai live e alla creazione di nuovi suoni e generi ma avete mai pensato se i computer si sostituissero ai robot?

I ragazzi di Botnik Studios, un collettivo americano che utilizza l'intelligenza artificiale per dare nuova vita ad arte, musica e commedia, ha deciso di servirsi della tecnologia per simulare la scrittura creativa di alcuni artisti.

Ultimi in ordine di tempo sono gli Strokes che sono stati emulati dall'algoritmo che ha analizzato e riformulato i testi di Julian Casablancas per dare vita a un nuovo prodotto dal titolo 'I Don't Want To Be There', poi registrato da un gruppo di artisti a Chicago.

Il brano è solo l'ultima aggiunta al progetto della band dal titolo "The Songularity" che aspira a creare una sorta di album perfetto con l'utilizzo della scrittura predittiva e degli algoritmi, un prodotto dato dalla sinergia futuristica tra uomini e robot. I testi sono creati mischiando gli elementi più disparati e un esempio viene dalle tracce già disponibili che in modo abbastanza improbabile uniscono i testi di Morrissey con le recensioni su Amazon di un DVD di fitness ('Bored With This Desire To Get Ripped') o quelli di Bob Dylan con i commenti negativi sui ristoranti di Yelp. 

Ascolta i brani a fondo pagina!


Come sarebbe un brano scritto dall'Intelligenza Artificiale?

Botnik feat. Bob Dylan – Negatively 4th Street

Botnik feat. Bob Dylan – Negatively 4th Street