24 agosto 2022

"Tattoo You", l'album con cui i Rolling Stones salvarono i loro anni '80 prima di implodere

Usciva il 24 agosto 1981 "Tattoo You", l'ultimo successo messo insieme dagli Stones prima della crisi nata dalle tensioni tra Jagger e Richards

Il 24 agosto del 1981 i Rolling Stones davano alle stampe "Tattoo You".

A cavallo tra gli anni '70 e gli anni '80 i Rolling Stones erano una band gigante, la più grande band rock'n'roll del mondo. Questo era quello che dicevano i tour completamente sold out, le date nelle arene gremite di persone e tutti gli album ai primi posti delle classifiche.

Uno stato di grazia apparentemente immutabile in cui, dopo i capolavori sfornati fino ai primissimi anni '70, l'aspetto squisitamente musicale sembrava però spesso soccombere dietro i cliché delle rockstar dagli eccessi sfrenati.

Cliché che la band inglese teneva a rispettare senza divagazioni sul tema dal manuale, una pomposità che si rispecchiava anche nei numeri dal vivo.

E per numeri si intendono sia le presenze, nel Tour Of The Americas del 1975 erano state ben 6 le date al leggendario Madison Square Garden di New York, sia dal punto di vista dei trick sul palco.

In un periodo in cui i concerti rock erano eccessivi al limite del ridicolo, gli Stones non si tirarono indietro tra giganteschi falli gonfiabili, un palco a forma di fiore e altre trovate.

Per la fine del decennio, però, fatta eccezione per il discreto"Some Girls" del 1978, gli Stones sembrano essere in una fase di stanca.

I tour senza fine sono estenuanti e i rapporti tra i membri della band ben lontani dall'essere sereni.

Durante le registrazioni di "Emotional Rescue", pubblicato nel 1980, Jagger e Richards erano arrivati ai ferri corti, due ego enormi che mal si sopportavano e che poco per volta stavano imbastendo all'interno della band una guerra civile che avrebbe portato pochi anni dopo alle decisione di respirare dedicandosi a progetti da solista.

Dopo che Jagger si rifiutò di andare in tour nel 1980 in supporto ad "Emotional Rescue", gli Stones decisero di imbarcarsi on the road l'anno seguente, lasciando pochissimo tempo alle prove e alla possibilità di registrare un nuovo album di inediti.



"Tattoo You", l'album con cui i Rolling Stones salvarono i loro anni '80 prima di implodere

La storia di Tatto You

Da lì l'idea per "Tattoo You": utilizzare vecchi brani lasciati da parte lavorando ai dischi precedenti, ripulirli, sistemarli e presentarli come nuovi.

Ed è proprio questo, per certi versi, il segreto del successo di "Tatto You", ovvero il fatto di non essere legato ad un momento specifico della band, viste le tensioni forse meglio così, ma raccogliere in un corpo solo il sound degli Stones degli ultimi dieci anni.

Una raccolta nata dalle bozze di precedenti registrazioni dal 1972 in poi, rielaborate, completate, cantate di nuovo e riarrangiate per creare qualcosa di nuovo.

Un'operazione pensata quasi al contrario rispetto al classico ciclo album - promozione - tour. Perché ciò che faceva andare avanti gli Stones in quegli anni erano i live che avevano bisogno di essere alimentati con nuovi album da dare in pasto al pubblico e quella fu la vera funzione di "Tattoo You": gettare benzina sul fuoco del live più che supportare un album con un tour.

Gli Stones avevano tirato fuori canzoni incomplete che spesso non avevano nemmeno la traccia vocale, schizzi che Jagger e Richards si misero a sistemare, realizzando melodie e testi sulla struttura già esistente. Per fortuna di materiale da maneggiare ce n'era un bel po', sia dalle registrazioni di "Black And Blue" che di "Goats Head Soup" che del più recente "Some Girls" e la band, con il produttore Chris Kimsey, iniziò a scavare per tirare fuori quello che, paradossalmente, riuscì a diventare uno dei migliori album degli Stones in quel periodo complicato.

Proprio alle sessioni di Some Girls risale quella che è la versione originale del brano più famoso di "Tattoo You" e degli Stones in generale, 'Start Me Up', che fu realizzato a partire dalla demo a tinte reggae 'Never Stop'.


Il successo dell'album

Inutile dire che anche in questo caso i Rolling Stones fecero bingo, questa volta accontentando anche la critica, centrando per l'ennesima volta il primo posto in classifica.

In vetta ci resteranno per nove settimane, un record per la band, dopo che le danze erano state aperte da 'Start Me Up' e dal suo riff killer che aveva fatto entrare il singolo al decimo posto sia nella classifica UK che in quella USA.

Un successo che fu bissato anche dal tour che passò anche in Italia nel luglio 1982 per due date storiche a Torino - in cui Jagger salì sul palco indossando la maglia della nazionale italiana di calcio impegnata nei Mondiali di Spagna - e a Napoli.

L'ultimo tour del decennio per gli Stones, che torneranno su di un palco solo nel 1990 e l'ultimo grande album della band.