16 marzo 2020

Coronavirus, i Foo Fighters rimandano "The Van Tour"

"Ora andate a lavarvi le mani" scrive Dave Grohl sui social comunicando lo slittamento di tutte le date fino a maggio.

Mentre arrivano alcune critiche ad artisti come Guns N'Roses e Stereophonics che in questi giorni hanno portato avanti i loro tour nonostante le direttive in materia di assembramenti e Coronavirus stiano toccando ormai tutti i principali paesi occidentali, anche i Foo Fighters si sono uniti all'elenco degli artisti che hanno deciso di rimandare i propri live.

Dopo festival del calibro di Coachella e SXSW e artisti come Pearl Jam, Rage Against The Machine, Santana, Elton John e tutti i principali nomi gestiti negli USA da Live Nation, che si sono trovati a dover fare i conti con l'emergenza COVID-19, anche Dave Grohl ha deciso di posticipare la prima parte del "The Van Tour", la tournée celebrativa per i 25 anni di vita della band:  

"Ciao, sono Dave. Vi ricordate di me? Il tizio che non ha voluto rimandare uno show nemmeno quando la mia dannata gamba stava per cadere?" - inizia così la lettere affidata dal frontman dei Foo Fighters Dave Grohl ai social - "Beh, suonare un concerto con una calza piena di ossa rotte è una cosa, ma farne uno qunado la VOSTRA salute e sicurezza è in pericolo è un'altra...Vi amiamo, ragazzi. Quindi facciamo la cosa giusta e rimandiamo tutto. L'album è pronto ed è una bomba. Le luci e il palco sono già sui camion, pronti a partire. Nel secondo esatto in cui ci daranno il via libera, arriveremo a spaccare tutto come abbiamo sempre fatto. Ve lo prometto.  Ora andate a lavarvi le mani. "

Le date spostate dai Foo Fighters, però, ad oggi si fermano al mese di maggio risparmiando, quindi, l'unico live italiano previsto agli I-Days di Milano il prossimo 14 giugno.



Le reazioni degli artisti all'esplosione del Coronavirus oltre oceano sono state molteplici: Alex Lifeson dei Rush si è messo in quarantena volontaria invitando tutti i viaggiatori a fare lo stesso, così come Mark Hoppus dei Blink-182 rinchiuso con la sua famiglia: "Nessuno entra e nessuno esce. Se dopo una settimana nessuno mostrerà sintomi torneremo ad uscire. Abbiamo abbastanza scorte per resistere per un po' ma non più dello stretto necessario. E' passato un giorno e già ci stiamo scannando e siamo in stanza separate. Tutta questa situazione è spaventosa e sconosciuta".

Paul Stanley dei Kiss si è affidato a Twitter per lanciare l'allarme: " Per favore. Può sembrare surreale, inconcepibile. Stiamo per vedere malattia, morte e un sistema ospedaliero al collasso come mai successo prima. Le aziende stanno chiudendo, questa non è un'opportunità per radunarsi o fare festa. Mantenere la distanza sociale è il minimo. State a casa!" e Tommy Lee dei Motley Crue ha raccolto l'appello comunicando che approfitterà della situazione per chiudersi in studio e lavorare a della nuova musica.



Il compagno di band Nikki Sixx ha pubblicato una nota in cui si chiede se non sia meglio - in questi giorni - smetterla di fare autopromozione e iniziare a preoccuparsi della famiglia e degli amici, supportando chi potrebbe essere spaventato dalla situazione e dalle notizie, secondo lui, forse troppo catastrofiche e responsabili di isteria.

Altri artisti hanno cercato di trarre il meglio dalla situazione come Yungblud che, rimasto a casa dopo la cancellazione del suo tour nord-americano, ha deciso di dare comunque uno spettacolo ai fan e poche ore fa ha trasmesso in live streaming sul suo canale Youtube "The Yungblud Show ", uno spettacolo che ha unito un set dal vivo - ovviamente senza pubblico - risposte in diretta alle domande dei fan e momenti da late night show che hanno visto coinvolti anche alcuni amici come Machine Gun Kelly, Oliver Tree e Bella Thorne: "Il mondo è così strano al momento, e visto che mi è stata tolta la possibilità di incontrare i miei fan ho avuto quest'idea per connettermi comunque con loro. Non ho certo intenzione di starmene seduto a rigirarmi i pollici"

I Dropkick Murphys sono venuti meno a una loro tradizione, il concerto nel weekend di San Patrizio, ma solo fisicamente. La punk band di Boston, infatti, ha deciso di suonare lo stesso e portare lo show sui dispositivi di tutti i fan attraverso i canali social ( martedì 17 marzo a mezzanotte orario italiano) :

"Per la prima volta in 24 anni non suoneremo il weekend del St.Patrick's Day. L'attuale situazione mondiale è la sola cosa che ci avrebbe mai potuto impedirle di farlo...quindi abbiamo pensato che martedì, la notte di San Patrizio, faremo un concerto dei Dropkick Murphys in live streaming per tutti".



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