13 marzo 2020

Coronavirus, rimandata la Rock&Roll Hall Of Fame (non Glastonbury)

La cerimonia di introduzione nella Hall Of Fame si sarebbe dovuta tenere il 2 maggio. Il Glastonbury Festival, invece, non sposterà l'edizione dei 50 anni

Il contagio del Coronavirus - ormai considerato pandemia dall'Organizzazione mondiale della sanità - non sembra volersi arrestare e sta cominciando ad essere fortemente percepito anche dall'altra parte dell'oceano con conseguenze immediate, oltre che sulla salute, anche su tutta l'industria dell'entertainment. 

In Italia gli effetti sul mondo musicale sono già visibili e tangibili con lo stop totale di concerti e qualsiasi tipo di esibizione che possa favorire assembramenti di persone ma ora anche gli Stati Uniti stanno toccando sempre di più il problema con mano posticipando e annullando un evento dopo l'altro.

Se già l'impatto su appuntamenti fissi come il South By Southwest SXSW di Austin o il Coachella festival aveva colpito, anche una manifestazione storica e apparentemente più sicura come la cerimonia di introduzione nella Rock & Roll Hall Of Fame è stata costretta al posticipo. 

La serata si sarebbe dovuta svolgere il 2 maggio al Public Auditorium di Cleveland, Ohio, ma il Presidente della Rock & Roll Hall Of Fame Joel Peresman ha fatto sapere in una nota ufficiale che la salute viene prima di tutto: "Siamo davvero dispiaciuti di dover annunciare il rinvio della cerimonia di introduzione nella Rock & Roll Hall Of Fame di quest'anno. La nostra prima preoccupazione è la salute e la sicurezza degli artisti e dei partecipanti e ci stiamo attenendo alle direttive delle autorità e del senso civico. Restiamo in attesa di riprogrammare la cerimonia e faremo un annuncio al più presto".

La 35°edizione della Rock & Roll Hall Of Fame vedrà l'ingresso di: Depeche Mode, Nine Inch Nails, T.Rex, Whitney Houston, The Notorius B.I.G. e The Doobie Brothers. 

Cancellati anche i Juno Awards, l'evento che premia i migliori artisti canadesi previsto per il 15 marzo: "Siamo devastati dal dover cancellare questa celebrazione nazionale della musica - ha comunicato l'organizzazione - ma la salute e il benessere di tutti i canadesi devono essere la priorità in ogni decisione per la nostra comunità. Basandoci sulle informazioni  che continuiamo a ricevere a proposito del COVID-19 e alla sua continua evoluzione sappiamo che questa è la scelta migliore da fare e vi invitiamo a seguire  tutte le indicazioni degli istituti sanitari".

Si allunga invece, la lista degli artisti che hanno, cancellato o rimandato i loro tour in America. Dopo i Pearl Jam, anche i Rage Against The Machine hanno rinviato le date tra marzo e maggio dell' attesissimo tour del ritorno: "La salute di chi viene ai nostri show è di importanza fondamentale per noi" ha dichiarato la band. 

In Inghilterra, invece, nonostante artisti enormi come The Who abbiano fatto il gesto di rinviare alcune date,  il Festival di Glastonbury ha annunciato che l'evento per i cinquant'anni andrà avanti come previsto dal 24 al 28 giugno, annunciando anche i primi nomi con headliner Paul McCartney, Kendrick Lamar, Taylor Swift e Diana Ross.

L'organizzatrice Emily Eavis ha dichiarato in un post: 

"Allo stato attuale delle cose stiamo ancora lavorando duro per il festival del 50°anniversario e giugno e siamo molto orgogliosi della line up che abbiamo messo insieme quest'anno. Nessuno ha la sfera di cristallo per sapere esattamente ciò che accadrà tra 15 settimane, ma teniamo le dita incrociate certi che a Worthy Farm ci sarà il più grande show sulla terra".



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Gianluigi Riccardo

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