Dave Grohl e il timore di essere cacciato dai Nirvana

In un'intervista per i 25 anni dal debut album dei Foo Fighters, Dave Grohl ha raccontato delle sue insicurezze durante il periodo come batterista dei Nirvana

Lo scorso weekend Dave Grohl ha festeggiato i 25 anni dalla pubblicazione del primo, omonimo album dei Foo Fighters, anche se si dovrebbe parlare di album di Dave Grohl, visto che tutti gli strumenti del disco, a parte una traccia di chitarra firmata da Greg Dulli, sono opera dell'ex batterista dei Nirvana

Proprio del suo ruolo nella band capitanata da Kurt Cobain Grohl ha parlato recentemente in un'intervista con Matt Wilkinson di Apple Music, rivelando il timore per la sua posizione dietro i tamburi della iconica band.

I timori di Dave Grohl

Durante l'Intervista Dave si racconta e svela le sue insicurezze al momento di entrare nei Nirvana:"Quando sono entrato a far parte dei Nirvana ero il loro quinto batterista, prima di me era passata una squadra intera di batteristi e alcuni di loro erano più integrati nella band. Al mio arrivo non conoscevo per niente Kirst e Kurt, poi ci siamo incontrati e abbiamo iniziato a suonare ed era chiaro che, quando ci trovavamo insieme a suonare, funzionava tutto molto bene, avevamo il sound che ora tutti riconoscono come quello dei Nirvana. Noi però ci eravamo conosciuti da poco e non ci volle poi molto, quasi un anno dopo uscì Nevermind".

L'esplosione di Nevermind

Da lì nulla sarebbe stato più lo stesso e nel giro di poco Big Dave si sarebbe trovato dal suonare con degli sconosciuti a diventare membro di una delle rock band più famoso del pianeta: "Una volta uscito il disco le cose hanno iniziato a succedere molto velocemente. La band è diventato davvero grande ma tutte le band in cui avevo suonato prima dei Nirvana erano composte da miei amici di lunga data e questo mi faceva sentire poco sicuro. Entri in una band in cui non conosci nessuno, inizi a conoscere gli altri, la musica insieme ha un sound fantastico ma non ci sono profondi legami sul piano personale. Poi diventa tutto enorme molto velocemente e allora inizi ad andare in paranoia e temi di poter essere licenziato o che tutto finisca improvvisamente. Non volevo essere cacciato, quindi cercavo di fare del mio meglio per non lasciarmi sfuggire l'occasione ma ero molto insicuro. Pensavo di non essere abbastanza bravo e che avrebbero trovato qualcun altro".

Il debutto con i Foo Fighters

Dave Grohl racconta di come la morte di Kurt Cobain nel 1994 lo abbia colpito a tal punto dal non sentirsi certo di essere pronto a rimettersi in piedi e fare nuova musica: "Un sacco di persone mi chiamavano per chiedermi di suonare la batteria nella loro band ma non la consideravo un'opzione al tempo. Non volevo scrivere, registrare o ascoltare musica, figurarsi entrare in una nuova band. A un certo punto mi sono alzato e ho pensato a quanto mi piacesse registrare e scrivere canzoni da solo e, quindi, tutto ciò che mi serviva era lavorare da solo."

A proposito del debut album "Foo Fighters" che usciva il 4 luglio 1995, la dedica è tutta per i suoi compagni di band: "Lo dedicherei a Krist e Kurt perché ad oggi l'esperienza con i Nirvana è stata - non vorrei dirlo perché ho dei figli - la più importante della mia vita. Di sicuro posso dire che non sarei qui dove sono oggi se non fosse per gli anni trascorsi con i Nirvana e sono tante le lezioni che ho imparato da Kurt, così come da Krist. Per me è stato tanto un'onore far parte di quella band che quando tutto è finito mi sono sentito devastato".

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